Baldorie
Le baldorie sono una manifestazione folkloristica di origine religiosa[1] che si svolge a Viareggio nella notte tra il 7 e l'8 settembre fin dal 1854, consistente nell'accensione di falò.
Storia
modificaFin dalla seconda metà del XVII secolo è attestata a Viareggio l'usanza di accendere fuochi per la festa del santo patrono, che all'epoca era Sant’Antonio da Padova[2][3][4]. Anche l'inizio della rivolta antigiacobina del maggio 1799 fu data da grandi fuochi accesi la notte[2][4]. Esiste inoltre un decreto del 14 agosto 1826 con il quale il Governatore di Viareggio, Sebastiano Brancoli, stabilì che “non potranno più aver luogo le così dette Baldorie di Pinugli, Frasche o canapugli in qualunque parte della Città”[5].
Le baldorie nacquero però nel 1854, come segno di religiosità popolare. Infatti, nel luglio di quell’anno si diffuse in gran parte della Toscana un'epidemia di colera, che giunse a Viareggio da Genova o da Livorno[6]. Si stima che l'epidemia causò circa 500 morti in città[2] e ingenti danni all'economia locale[7]. La popolazione era assistita da Sant’Antonio Maria Pucci, Padre Angelico Bargellini e da suor Giuliana Lenci, fondatrice delle Suore serve di Maria Santissima Addolorata[2]. All'inizio di settembre[8], padre Pucci invitò la popolazione a radunarsi in preghiera davanti all'edicola della Madonna Bambina, lungo il canale Burlamacca, presso il Ponte di Pisa, e a pregare per la fine dell'epidemia, cosa che successe[2].
Così, alla vigilia della festa della Natività di Maria la popolazione organizzò un falò proprio davanti alla stessa edicola come forma di ringraziamento alla Vergine[2], che andò avanti per tutta la notte[4]. Da allora, per ringraziamento per la grazia ricevuta[4] e per tramandare la memoria degli eventi, viene organizzato ogni anno nella stessa data un grande falò, chiamato baldorie[9]. In origine il falò era composto da aghi di pino (pinugliori in dialetto viareggino) ma, nel corso del tempo, sono stati entrodotti anche altri materiali[10]. Era usanza muovere il fuoco affinché producesse scintille, chiamate “mi' nonne” in dialetto viareggino[2].
Con la crescente urbanizzazione della città, per motivi di sicurezza, la tradizione ha rischiato di scomparire[11]. Oggi è stata invece recuperata e si è passati da fuochi improvvisati a eventi ufficiali controllati[12][13][14].
Impatto culturale
modificaNel 2017 in Piazza Viani è stato realizzato un monumento alle baldorie[15].
Note
modifica- ^ La “Baldoria” a Viareggio: una tradizione di fede e comunità per scongiurare il colera, su noitv.it.
- ^ a b c d e f g Gabriele Levantini, Le Baldorie – antica tradizione viareggina da salvare, su Welcome2Lucca.com.
- ^ L’antica tradizione delle baldorie e quel legame di Viareggio con il fuoco, su iltirreno.it.
- ^ a b c d L’epidemia di colera e il grazie alla Madonna: così Viareggio si riunì attorno alle Baldorie, su Il Tirreno. URL consultato l'8 settembre 2025.
- ^ Bollettino delle leggi della Provincia lucchese, su google.it.
- ^ Dalla peste del 1528 al colera del 1854, le tante epidemie prima del coronavirus, su Il Tirreno. URL consultato l'8 settembre 2025.
- ^ Viva Associazione Culturale, Domani a Viareggio, le baldorie faranno da contorno alla tradizionale festa dedicata alla Madonna | News, su Viareggino. URL consultato l'8 settembre 2025.
- ^ Una storia lunga centosettanta anni. Da un atto di devozione al folclore, su lanazione.it.
- ^ Uniti attorno al fuoco delle baldorie, su lanazione.it.
- ^ Fuochi delle Baldorie, su itstuscany.com.
- ^ Le baldorie a Viareggio, una tradizione che va a morire, su viareggino.com.
- ^ La notte delle baldorie: la tradizione viareggina si rinnova, su noitv.it.
- ^ Tornano i fuochi delle baldorie. Tradizione a Viareggio da oltre 100-anni, su versiliatoday.it.
- ^ Uniti attorno al fuoco delle baldorie. Si accende una notte senza tempo. Nata per fede e diventata di comunità, su La Nazione, 7 settembre 2025. URL consultato l'8 settembre 2025.
- ^ Viareggio, un monumento alla baldoria in piazza Viani, su luccaindiretta.it.
Bibliografia
modifica- Francesco Berganmini, Le mille e una notizia di viata viareggina 1169/1940, Pezzini Editore, 1995, ISBN 9788888522814.
- Gabriele Levantini, Storie d'una Viareggio insolita e sconosciuta, 2021, ISBN 9788892377745.
- Gabriele Levantini, Le Baldorie – antica tradizione viareggina da salvare, su Welcome2Lucca.com.
- Le Baldorie. La tradizione dei grandi fuochi, su viareggiocomera.it.