Bihruz Hanim
Bihruz Hanım (turco ottomano: خانم بهروز, lett. "successo"; nota anche come Bihruz Kadın e nata Mihrimah Hanım; İzmit, 24 maggio 1903 – Istanbul, 1955) è stata una nobildonna ottomana, quarta e ultima consorte di Abdülmecid II, ultimo califfo ottomano.
Bihruz Hanım | |
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Consorte Imperiale | |
In carica | 21 maggio 1921 – 1º novembre 1922 |
Nome completo | Mihrimah Hanım (alla nascita) |
Nascita | İzmit, 24 maggio 1903 |
Morte | Istanbul, 1955 (51-52 anni) |
Dinastia | Ottomana (matrimonio) |
Consorte di | Abdülmecid II (1921-1944, ved.) |
Religione | Islam sunnita |
Biografia
modificaBihruz Hanım nacque, col nome di Mihrimah, il 24 maggio 1903 a Izmit, anche se non ne è nota la famiglia di origine[1][2][3].
A un certo punto entrò a servizio alla corte ottomana di Istanbul, dove attirò l'attenzione di Şehzade Abdülmecid, e il 21 marzo 1921, nel Palazzo Çamlıca, divenne la sua quarta e ultima consorte. Il matrimonio rimase senza figli[2][3].
Il 1º novembre 1922, il Sultanato fu abolito e Mehmed VI, cugino di Abdulmecid, deposto. Tuttavia, Abdülmecid fu scelto come califfo, sebbene con un ruolo puramente religioso-simbolico. Da questo momento, sebbene non ne avesse tecnicamente diritto in quanto titolo sultanale, Bihruz sue mogli iniziarono a essere chiamate col titolo di Kadin[3], e l'intera famiglia si trasferì a Palazzo di Dolmabahçe[4]. Meno di un anno dopo, il 29 ottobre 1923, venne decretata anche l'abolizione del califfato e il 3 marzo 1924 venne emanato il decreto di espulsione per tutti i membri della dinastia ottomana, che dovevano lasciare il Paese entro pochi giorni. Quella sera stessa, funzionari del governo scortarono Abdülmecid e la sua famiglia alla stazione di Çatalca, dove furono consegnate loro 2.000 sterline e visti per la Svizzera[4].
Dalla Svizzera, in ottobre si trasferirono poi a Nizza, in Francia, dove si erano riuniti molti dei membri della dinastia[5]. Abdülmecid morì nel 1944 e, quattro anni dopo, a Bihruz fu permesso rientrare a Istanbul, dove morì nel 1955[1][3].
Note
modifica- ^ a b Açba 2007, p.216
- ^ a b Alderson 1956, p.177
- ^ a b c d Sakaoğlu 2015, p.713
- ^ a b Küçük 1988, p.263; Hoiberg 2010, p.23; Açba 2007, p.210
- ^ Küçük 1988, p.264
Bibliografia
modifica- The Structure of the Ottoman Dynasty (PDF), su ia801500.us.archive.org.
- Harun Açba, Kadınefendiler: (1839 - 1924) ; [son dönem Osmanlı padişah eşleri], collana Profil İnceleme - araştırma, 1. baskı, Profil Yayıncılık, 2007, ISBN 978-975-996-109-1.
- Abdülmecid II, in The New Encyclopædia Britannica: in 32 volumes, 15. ed, Encyclopaedia Britannica, Inc, 2010, ISBN 978-1-59339-837-8.
- Abdülmecid Efendi (PDF), su cdn.islamansiklopedisi.org.tr.
- Necdet Sakaoğlu, Bu mülkün kadın sultanları: valide sultanlar, hatunlar, hasekiler, kadınefendiler, sultanefendiler, collana Oğlak bilimsel kitaplar, Oğlak Yayıncılık ve Reklamcılık, 2015, ISBN 978-975-329-623-6.