Birnir

rapper islandese

Birnir Sigurðarson, noto semplicemente come Birnir (28 aprile 1996), è un rapper islandese.

Birnir
NazionalitàIslanda (bandiera) Islanda
GenereHip hop[1]
Periodo di attività musicale2017 – in attività
EtichettaSony Iceland, Sticky, Les Frères Stefson, Sony Denmark A/S, Alda
Album pubblicati4
Studio4
Sito ufficiale

Biografia

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Cresciuto a Kópavogur,[2] è salito alla ribalta nel 2017 attraverso la sua partecipazione come artista ospite alla hit Joey Cypher di Joey Christ, che è stato il 6º singolo più venduto in Islanda nel corso del 2017 con 9 949 unità (equivalenti a 994 960 stream)[3] e che ha trionfato all'Íslensku tónlistarverðlaunin, il principale riconoscimento musicale nazionale, nella categoria di canzone dell'anno – rap/hip hop.[4] Nel medesimo anno ha inciso i brani Ekki switcha e Já ég veit, che anch'essi hanno riscosso successo poiché sono stati riprodotti su Spotify almeno 514 819 volte ciascuno fra gli utenti islandesi,[3] e ha ottenuto due ulteriori candidature all'ÍSTÓN.[4]

L'anno successivo è stato messo in commercio l'album in studio di debutto del rapper Matador per mezzo dell'etichetta Les Frères Stefson, parte della divisione islandese della Sony Music, che ha fatto il proprio ingresso direttamente in vetta alla Tónlistinn e che è stato uno dei dischi più consumati a livello nazionale per tre anni consecutivi,[5] totalizzando 3 362 unità e venendo certificato platino dalla Félag Hljómplötuframleiðenda.[6][7][8][9] La popolarità riscontrata dall'album gli ha fruttato due candidature nell'ambito dell'Íslensku tónlistarverðlaunin del 2019.[10]

Nel 2021 ha conquistato la sua prima numero uno nella hit parade dei singoli grazie a Spurningar, una collaborazione con Páll Óskar.[11] La hit è contenuta nel secondo disco Bushido, numero uno nella Tónlistinn, l'11º più venduto dell'anno e certificato platino;[12][13][14] l'LP ha generato quattro nomination all'Íslensku tónlistarverðlaunin, guadagnandosi due vittorie.[15][16]

Nel maggio 2024 viene presentato 1000 orð, disco collaborativo con Bríet,[17] nonché secondo progetto al numero uno del rapper.[18] È stato riconosciuto con l'ÍSTÓN all'album hip hop o elettronico dell'anno.[19]

LXS, diffuso nel marzo 2025,[20] ha segnato la sua seconda numero uno e la prima da solista nella Tónlistinn;[21] esso ha anticipato l'uscita del quarto LP Dyrnar, costituito da ventuno tracce e anch'esso numero uno in Islanda.[22][23] Diciotto dei brani hanno fatto l'entrata nella top 40 simultaneamente; inoltre, LXS è ritornato alla vetta per una terza settimana non consecutiva.[24]

Discografia

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Album in studio

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  • 2018 – Matador
  • 2021 – Bushido
  • 2024 – 1000 orð (con Bríet)
  • 2025 – Dyrnar
  • 2019 – Moodboard (con Lil Binni)

Singoli

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  • 2017 – Sama tíma
  • 2017 – Ekki switcha
  • 2017 – Já ég veit (con Herra Hnetusmjör)
  • 2017 – Út í geim
  • 2018 – Dúfan mín (con Logi Pedro)
  • 2018 – OMG (con Floni e Joey Christ)
  • 2020 – BRB Freestyle (con Lil Binni)
  • 2021 – Spurningar (feat. Páll Óskar)
  • 2021 – Racks
  • 2021 – F.C.K (feat. Aron Can)
  • 2023 – Bakka ekki út (con Aron Can)
  • 2023 – 400 mg
  • 2024 – Win Win
  • 2025 – Hjörtu (con Daniil)
  • 2025 – Bleikur Range Rover (con Aronkristinn)
  • 2025 – LXS
  • 2025 – Englar
  • 2025 – Far
  • 2025 – SOS (con Alaska1867)

Collaborazioni

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  • 2017 – Joey Cypher (Joey Christ feat. Herra Hnetusmjör, Aron Can & Birnir)
  • 2017 – Tveggja sæta (Geisha Cartel feat. Birnir)
  • 2018 – Lágmúlinn (Emmsjé Gauti feat. Birnir)
  • 2018 – Dimma (Bleache feat. Prince Fendi & Birnir)
  • 2020 – Vandamál (Emmsjé Gauti feat. Birnir)
  • 2020 – I Don't Care (La Melo feat. Bussines & Birnir)
  1. ^ (EN) Hannah Jane Cohen, Track By Track: 'Psychoplasmics' By Psychoplasmics, su The Reykjavík Grapevine, 1º febbraio 2019. URL consultato il 1º maggio 2021.
  2. ^ (EN) Douglas Greenwood, 10 ICELANDIC RAPPERS YOU NEED TO KNOW, su Highsnobiety, 21 marzo 2018. URL consultato il 1º maggio 2021.
  3. ^ a b (IS) Upplagseftirlit 2017 (PDF), su Félag Hljómplötuframleiðenda. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2021).
  4. ^ a b (IS) Atli Þór Ægisson, Íslensku tónlistarverðlaunin – samantekt, su Ríkisútvarpið, 14 marzo 2018. URL consultato il 1º maggio 2021.
  5. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – Vika 36, 2018, su Plötutíðindi. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2018).
  6. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2018, su Plötutíðindi. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  7. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2019, su Plötutíðindi. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2021).
  8. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2020, su Plötutíðindi. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2021).
  9. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR, su Plötutíðindi. URL consultato il 9 aprile 2025 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2025).
  10. ^ (IS) Davíð Roach Gunnarsson, Íslensku tónlistarverðlaunin 2019, su Ríkisútvarpið, 13 marzo 2019. URL consultato il 1º aprile 2021.
  11. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG - Vika 10, 2021, su Plötutíðindi. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2021).
  12. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG - Vika 42, 2021, su Plötutíðindi. URL consultato il 25 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2021).
  13. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2021, su Plötutíðindi. URL consultato l'11 maggio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2022).
  14. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG, su Félag Hljómplötuframleiðenda. URL consultato il 26 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2025).
  15. ^ (IS) Oddur Þórðarson, Tilnefningar til Íslensku tónlistarverðlaunanna, su Ríkisútvarpið, 17 marzo 2022. URL consultato il 19 marzo 2022.
  16. ^ (IS) Júlía Margrét Einarsdóttir, FLOTT, Birnir og Bríet sigursæl, su Ríkisútvarpið, 30 marzo 2022. URL consultato il 31 marzo 2022.
  17. ^ (IS) Ólafur Björn Sverrisson, Birnir og Bríet gefa saman út plötu, su Vísir.is, 22 maggio 2024. URL consultato il 17 agosto 2024.
  18. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR, su Plötutíðindi. URL consultato il 17 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2024).
  19. ^ (IS) Anna María Björnsdóttir, Djass, popp, rokk og ról á Íslensku tónlistarverðlaununum, su Ríkisútvarpið, 12 marzo 2025. URL consultato il 14 marzo 2025.
  20. ^ (IS) Birnir frumflytur lagið LXS, su Vísir.is, 20 marzo 2025. URL consultato il 12 aprile 2025.
  21. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG, su Plötutíðindi. URL consultato il 12 aprile 2025 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2025).
  22. ^ (IS) Óvænt útspil hjá Birni, su Morgunblaðið, 27 maggio 2025. URL consultato il 4 giugno 2025.
  23. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR, su Plötutíðindi. URL consultato il 4 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2025).
  24. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG, su Plötutíðindi. URL consultato il 6 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2025).

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN19158979148955792877 · ISNI (EN0000 0004 8383 2610