Boemondo di San Severo
Boemondo di San Severo (1290 circa – Napoli, 15 aprile 1327) è stato un religioso italiano appartenente all'Ordine dei frati minori. Accusato di eresia dal Tribunale dell'Inquisizione, fu condannato ad essere flagellato a morte.
Biografia
modificaLe notizie sulla sua vita sono poche e incerte: si suppone che sia nato intorno al 1290. Divenuto frate francescano nel 1325, due anni dopo fu denunciato all'Inquisizione per le sue dottrine: riteneva infatti che l'uomo non è stato creato da Dio ma si è generato spontaneamente dal suolo per un libero impulso della materia. Per questo è considerato un precursore dell'evoluzionismo.
Bersaglio principale dell'accusa è il passo che chiude il II libro dell'opuscolo De creatione Adami: rielaborando variamente la dottrina agostiniana delle rationes seminales, Boemondo sottrae di fatto la potentia creandi a Dio per attribuirla alla materia.
«L'uomo dunque, nella sua condizione originaria e primordiale, era immerso quasi in una miscela di elementi, ed è venuto alla luce casualmente, come [scrive] Agostino nei libri Della Trinità: per questa ragione Dio è chiamato unicamente Conditor ac Administrator, perché l'uomo non è sorto dal fango della terra per volontà di Dio. Per questo anche i salmi dicono che l'uomo è nato dalla terra. Dunque, così gli uomini discendono dagli uomini come Dio discende da Dio.»
La sua vicenda, rimasta a lungo sconosciuta, fu portata alla luce nel 1903, quando furono pubblicati gli atti del suo processo, rinvenuti nell'Archivio di Stato di Napoli.
Bibliografia
modifica- Gianluca Furnari, La vita religiosa nella Napoli del XIII secolo, Livorno, Raffaello Giusti Editore, 1903.
Collegamenti esterni
modifica- Quotidiano di Bari, Boemondo di San Severo fustigato a morte, 20.02.2014