Bozza:Adolfo Micheletti

Adolfo Micheletti (Borghetto Lodigiano, 6 marzo 1942Travagliato, 27 aprile 2022) è stato un attore, regista e direttore artistico italiano.

Formatosi nei Carri di Tespi, è stato erede di tre generazioni di teatranti.[1]

Adolfo Micheletti

Biografia

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Terzo figlio del capocomico Pietro Luigi, detto Piero, e di Natalina Zampieri, detta Lina (figlia di Giuseppe, anch’egli capocomico) insieme ai suoi fratelli (Luciano, Luisa e Loris) ha vissuto l’apprendistato direttamente in palcoscenico, secondo i metodi usuali delle Famiglie d’arte del teatro cosiddetto all'antica italiana.[2][3]

Gli esordi col teatro nomade (1942-1965)

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Fin da giovanissimo recita nel repertorio canonico delle compagnie “di giro”, che si muovevano in teatri mobili, ovvero padiglioni lignei che venivano costruiti ad hoc sulla pubblica piazza alla maniera degli chapiteaux del circo: per circa quaranta giorni di seguito la stessa compagnia proponeva decine di titoli del repertorio popolare, cambiando spettacolo ogni sera. Infine, smontava il "Carro di Tespi" e si muoveva verso una nuova piazza.[4]

Micheletti inizia il proprio percorso artistico nelle compagnie capocomicali "Grandi Spettacoli" e "Teatro Popolare" del padre Pietro Luigi, attive negli anni Quaranta soprattutto nelle province lombarde di Brescia, Mantova, Cremona, Bergamo, Como, Lecco e Sondrio.[5] Tra il 1951 e il 1955 è scritturato insieme alla madre Lina nel Teatro Mobile Nazionale di Osvaldo Buonocore a Roma[6]. Negli anni successivi è in Toscana con la Compagnia Enzo Rispoli poi in Emilia Romagna con Mimmo Carrara. Negli anni Sessanta è scritturato come "primo attore" da Raimondo Rampini, attore e impresario della compagnia "Carro di Tespi" che lavora nelle province romagnole, toscane e liguri.

Il repertorio dei "Carri di Tespi"

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«Il repertorio è del tutto particolare, dettato dalle caratteristiche specifiche e dagli orientamenti della società cui si rivolge. Abbondano i drammoni a carattere crudamente popolare, lavori cruenti che solleticano gli istinti più liberi da un raziocinante controllo e le corde di una facile emotività, opere a carattere religioso, commedie naturalistiche, drammi patriottici, e non manca il classico, specialmente shakespeariano.»

Micheletti si forma come attore su un vasto catalogo di esempi ottecenteschi e primonovecenteschi. Di esso facevano parte drammi di Pietro Cossa (Nerone), Felice Cavallotti (I pezzenti), Francesco Dall’Ongaro (Il fornaretto di Venezia), i lavori lacrimosi e fortunatissimi di Adolph d'Ennery (Una causa celebre, La sepolta viva) o di Georges Ohnet (Il padrone delle ferriere). A questi si aggiungono autori come Gerolamo Rovetta (Romanticismo), Paolo Giacometti (La morte civile), Sem Benelli (La cena delle beffe), Nino Berrini (Il beffardo), Dario Niccodemi (La nemica, La maestrina, Scampolo), Aldo De Benedetti (Due dozzine di rose scarlatte, Non ti conosco più), Giuseppe Giacosa (Come le foglie, Una partita a scacchi), Victorien Sardou (Fedora, Tosca). Non mancavano autori romantici, veristi o decandenti quali Alexandre Dumas (La signora dalle camelie), Victor Hugo (I miserabili, Il re si diverte, Lucrezia Borgia, Angelo tiranno di Padova), Emile Zola (Teresa Raquin), Edmond Rostand (Cyrano de Bergerac), Giovanni Verga (Cavalleria rusticana), Gabriele D’Annunzio (La fiaccola sotto il moggio, La figlia di Jorio).[7] A questo elenco si devono aggiungere almeno i grandi classici elisabettiani,Christopher Marlowe (La dannazione di Faust) e William Shakespeare (Otello, Amleto, Romeo e Giulietta), oltre ad alcuni titoli scelti dalle opere di Carlo Goldoni (La locandiera, Un curioso accidente).

La Compagnia Teatrale I Guitti (1975-2022)

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L’esperienza del teatro girovago, a metà degli anni Sessanta, è ormai ampiamente superata[8]. Il padre Piero muore nel 1964 e, pochi mesi dopo, Adolfo si ritira dalle scene per qualche tempo, continuando solo occasionalmente l'attività di attore, raggiungendo la madre Lina ancora in attività.

Nel 1975 non decide di fondare, insieme alla moglie Nadia Buizza, la Compagnia teatrale I Guitti[9] la quale, riallacciandosi idealmente alla linea artistico-dinastica delle antiche formazioni popolari, nasce sotto il segno della temperie sperimentale degli anni Settanta col proposito di offrire un'originale rilettura del repertorio classico. Dalla sua fondazione, Micheletti è direttore della Compagnia e lo rimarrà fino alla morte, affiancato da Nadia Buizza e dai figli Marco, Stefano e Luca Micheletti.[10]

Fra i sodalizi artistici più rilevanti, quello col regista Giacomo Colli, che firma molte produzioni degli anni Ottanta e Novanta.[11]

Attore e regista

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Come attore, nei “Guitti”, si confronta con generi diversi, ma i due autori più amati e frequentati saranno Molière (al quale lo avvicina non solo la vocazione attoriale ma anche l'avventura umana[12]) e Luigi Pirandello, di cui si dimostrerà un interprete devoto e originale. Dell'autore francese reciterà otto titoli (Il matrimonio per forza, Il medico volante, Il malato immaginario, Il borghese gentiluomo, Le furberie di Scapino, Il medico per forza, La scuola delle mogli eTartufo). Di Pirandello si farà interprete (sia come attore sia come regista) degli atti unici L’uomo dal fiore in bocca, La patente, Cecè, Bellavita, del dramma Il berretto a sonagli e di un fortunato adattamento de Il fu Mattia Pascal, più volte ripreso come vero e proprio "cavallo di battaglia".

In un repertorio molto vasto e diversificato, una spiccata verve comica lo porta a frequentare preferenzialmente sia la commedia classica di Plauto(Aulularia, Càsina), Machiavelli (Mandragola) e Goldoni (La locandiera, Un curioso accidente, Gl’innamorati, La donna vendicativa); sia la tradizione del vaudeville fin de siècle (Vi amo e sarete mia di Louis Verneuil, Niente scherzi con l’amore, Mio marito va a caccia, Il gatto in tasca, La fortuna si diverte, Il sistema Ribadier di e da Georges Feydeau, Il viaggio di nozze di Maurice Hennequin).[13]

Il personaggio che però ne ha meglio definito lo spessore attoriale, dotato di una voce profonda e di una sensibilità moderna capace di grande pathos[14], è stato il protagonista di Cyrano de Bergerac di Rostand, allestito nel 1999 con la regia di Nadia Buizza e più volte ripreso nei due decenni a seguire.[15]

Il suo ultimogenito, Luca Micheletti[16], attore e regista a sua volta, oltre che cantante lirico di fama internazionale, lo dirigerà in più di venti titoli, classici e contemporanei[17][18]. Insieme a Luca, nel 2009, condivide anche la sua unica esperienza nel teatro a finanziamento pubblico: sono infatti entrambi tra i protagonisti di Sallinger di Bernard-Marie Koltès al Teatro di Roma per la regia di Claudio Longhi, significativamente nei ruoli di un padre e di un figlio.[19]

Memoria

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Dal 2025, il Teatro Comunale di Travagliato, già dedicato a Pietro Micheletti, padre di Adolfo, è intitolato a "Pietro e Adolfo Micheletti".[20]

Bibliografia

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  • Sergio Tofano, Il teatro all'antica italiana, Rizzoli, Milano, 1965
  • Vito Pandolfi, Antologia del grande attore, Laterza, Bari, 1954
  1. ^ Costanzo Gatta, Addio ad Adolfo Micheletti, il capocomico dei Guitti, su Corriere della Sera, 28 aprile 2022. URL consultato il 4 ottobre 2025.
  2. ^ Compagnia Teatrale i Guitti, su www.iguitti.com. URL consultato il 4 ottobre 2025.
  3. ^ Sergio Tofano, Il teatro all'antica italiana.
  4. ^ Il carro di Tespi – Alberto Angelini, su albertoangelini.it. URL consultato il 5 ottobre 2025.
  5. ^ Compagnia Teatrale i Guitti, su www.iguitti.com. URL consultato il 5 ottobre 2025.
  6. ^ Achille Mango, Lo spettacolo della piazza, in Il Dramma, 287-288 (1960).
  7. ^ Compagnia Teatrale i Guitti, su www.iguitti.com. URL consultato il 4 ottobre 2025.
  8. ^ Il Carro di Tespi, su Centro Nazionale Teatrale. URL consultato il 4 ottobre 2025.
  9. ^ Compagnia Teatrale i Guitti, su www.iguitti.com. URL consultato il 4 ottobre 2025.
  10. ^ Gregorio Moppi, Luca Micheletti, da attore girovago a cantante: con la sua voce incanta New York, su la Repubblica, 15 marzo 2025. URL consultato il 4 ottobre 2025.
  11. ^ Giacomo Colli, in Wikipedia, 22 febbraio 2024. URL consultato il 5 ottobre 2025.
  12. ^ Società Editrice Athesis S.p.A, Micheletti onora Molière «Sono 15 anni di amore», su Bresciaoggi.it, 2018.09.24T02:48:52+0200. URL consultato il 5 ottobre 2025.
  13. ^ Compagnia Teatrale i Guitti, su www.iguitti.com. URL consultato il 5 ottobre 2025.
  14. ^ Società Editrice Athesis S.p.A, Adolfo Micheletti: addio all’inimitabile patriarca dei Guitti, su Bresciaoggi.it, 2022.04.28T02:30:30+0200. URL consultato il 5 ottobre 2025.
  15. ^ Addio ad Adolfo Micheletti: erede di tre generazioni di teatranti e capocomico dei Guitti, su Prima Brescia, 28 aprile 2022. URL consultato il 5 ottobre 2025.
  16. ^ Gian Luca Bauzano, Luca Micheletti: «Andai in scena a 4 anni mio padre mi inventò un ruolo nel Malato immaginario», su Corriere della Sera, 30 giugno 2023. URL consultato il 4 ottobre 2025.
  17. ^ Compagnia Teatrale i Guitti, su www.iguitti.com. URL consultato il 5 ottobre 2025.
  18. ^ Valerio Cappelli, Luca Micheletti, cantante lirico, attore, regista :«Sto sempre sul palcoscenico», su Corriere della Sera, 10 ottobre 2022. URL consultato il 4 ottobre 2025.
  19. ^ Omaggio a Kolt, su old.teatrodiroma.net. URL consultato il 4 ottobre 2025.
  20. ^ Redazione, Travagliato, il teatro Comunale intitolato (anche) ad Adolfo Micheletti, su QuiBrescia, 3 ottobre 2025. URL consultato il 4 ottobre 2025.