Bozza:Anselm Roehr

Anselm Roehr (Francoforte sul Meno, 1941Brescia, 2010) è stato un artista, illustratore e vetraio tedesco. [1]

Biografia

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Anselm Roehr è nato nel 1941 a Francoforte sul Meno, Germania. Il padre Erich Roehr era un professore universitario di Antropologia, prima a Gent in Belgio, e successivamente a Francoforte. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la famiglia si era rifugiata in Slesia da alcuni parenti, per spostarsi poi a Marburg, nel nord di Francoforte. Nell’autunno del 1942 il padre morì sotto un bombardamento a Berlino[2].

Il periodo della Seconda Guerra Mondiale e del dopoguerra fu particolarmente duro per la famiglia, incontrando grosse difficoltà economiche. Nonostante questo, il giovane Anselm riesce a studiare presso la Waldorfschule di Rudolf Steiner, dove ottiene il titolo di Maestro Artigiano in pittura su vetro. La famiglia Roehr dava grande importanza alla formazione artistica: una delle due sorelle di Anselm era violinista, mentre l’altra era scultrice, tra i nipoti si annoverano ancora oggi diversi musicisti. In seguito, studiò presso la Scuola Superiore Statale di arti figurative a Kassel e presso l’Accademia Reale di Arte e Figurazione di S’-Hertogenbosch nei Paesi Bassi[2].

Verso la fine degli anni 50, Anselm Roehr partecipa al progetto dell’architetto Egon Eiermann per la costruzione della Ludwig-Windthorst-Gedächtniskirche di Berlino, con il ruolo di maestro vetraio, facendo da intermediario con la ditta Gabriel Loire di Chartres, Francia: il progetto richiedeva l’inserimento di una grande vetrata policroma. All’inizio degli anni Sessanta, Roehr accetta un lavoro a Ravensburg, nella regione di Baden-Württenberg, dove diventa maestro di Glasmalerei, pittura su vetro[2].

Tra il 1965 e il 1968 si sposta a Monaco di Baviera per lavorare presso una ditta che produceva vetro tecnico utilizzato per grattaceli ed esperimenti scientifici. Negli anni Settanta decide di avviare a Monaco una propria attività: la Technisches un Künsterisches Glas am Bau[3]. In questi anni lavora con diversi architetti realizzando svariate tipologie di vetro, tra cui un particolare vetro isolante utilizzato per le cabine di regia, vetrate per ospedali e per laboratori nucleari. Contemporaneamente, l’artista inizia a soffrire di problemi polmonari causati dalle polveri respirate durante la lavorazione e la colorazione del vetro[2].

Roehr non abbandona l’arte figurativa: in questi anni egli realizza anche diverse vetrate dipinte per case private, combinando “l’estetica con la tecnica”[4].

Nel 1967 Roehr conosce Viola con Alvensleben[5], una giovane gallerista ed esperta d’arte, con cui si sposa l’anno successivo. Nel 1985 i coniugi si recano per la prima volta sul Lago di Garda, decidono di acquistare un immobile nel paese di Tremosine, per poi spostarsi a Gardone Riviera, a pochi passi dal Vittoriale degli Italiani di Gabriele D’Annunzio.

Negli ultimi anni della sua vita, Anselm Roehr si dedica completamente al disegno, iniziando a progettare interi cicli di disegni: a questo periodo risalgono i cicli dei Martiri, dei Santi Ausiliatori e quelli della Via Crucis. Si dedica poi all’illustrazione della Divina Commedia, delle vite di Gioele e di Giobbe, della Morte di Virgilio, ed il ciclo incompiuto sulla Genesi.

Nei primi anni trascorsi in Italia, Roehr si era dedicato all’illustrazione di alcuni racconti di D’Annunzio, Ernest Theodor Hoffman e Paul Johann Ludwig von Heyse, cimentandosi anche nella realizzazione di piccole raccolte di disegni dai temi più semplici, come quello dedicato ad una cornacchia[2]. Pur non parlando bene la lingua, Roehr riesce ad inserirsi nell’ambiente culturale bresciano: frequenta lo scrittore tedesco Otto Enrich Hartleben, anch’egli residente sul Garda e fondatore dell’Accademia Alcionica, realizzandone il logo.

Verso la metà del 2007 i coniugi si legano al Museo Diocesano di Brescia. Nel 2008 viene organizzata una mostra dedicata alle sue illustrazioni sulla Divina Commedia. Poco prima di morire, l’artista decide di donare la maggior parte della sua produzione artistica al Museo, dove ancora oggi viene conservata[6]. Anselm Roehr muore a Brescia nel 2010.

La sua prima attività nel campo artistico fu la produzione e decorazione del vetro, che dovette abbandonare per motivi di salute.

Negli ultimi capitoli della sua vita produce cicli di disegni su temi tratti sia da libri di racconti che da testi religiosi.

Un amico lo accusò di dedicarsi esclusivamente a temi “troppo tristi”: di risposta realizza un ciclo di disegni dedicato alla Coppa del Mondo di Calcio - Fussball e uno intitolato Afghanistan[7]. Le opere sono realizzate utilizzando esclusivamente inchiostro di china nero, senza impiego di colore, raffigurando concetti astratti con pochi tratti.

Illustrazioni della Divina Commedia

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Il ciclo di disegni sulla Divina Commedia realizzato da Anselm Roehr prende forma tra il 2006 e il 2007. L’artista completò le illustrazioni relative all’Inferno e al Purgatorio nel 2006, mentre nel 2007 concluse quelle dedicate al Paradiso e a ulteriori canti purgatoriali. Il corpus comprende 87 disegni a china, realizzati su fogli di carta mesticata di formato uniforme. Ogni disegno è accompagnato da una velina autografa che riporta i versi danteschi in italiano e in tedesco. A questi si aggiungono tre tavole di dimensioni maggiori, prive di velina, probabilmente concepite dall’autore come frontespizi per ciascuna delle tre cantiche. L’intero progetto consta quindi di 90 opere[8][9].

Roehr si accostò al poema dantesco tramite la traduzione tedesca di Karl Vossler, che lesse integralmente[10]. Per i versi in lingua originale si basò sull’edizione Rusconi del 2005, curata da Francesco De Sanctis[8][11].

Nel 2008, l'editore tedesco Ulrich Keicher pubblicò una tiratura limitata della Divina Commedia illustrata da Roehr, articolata in tre volumi in formato A3. Ogni tomo include la trascrizione delle veline, seguita dalle riproduzioni in alta definizione dei disegni. L’edizione si apre con due testi introduttivi: un estratto dalla Vita di Dante di Giovanni Boccaccioe uno dalla Divina Mimesis di Pier Paolo Pasolini[10].

Nello stesso anno, l’intero ciclo fu esposto al Museo Diocesano di Brescia all’interno della mostra Quasi un visibile parlare. Dalla poesia all’immagine sulle tracce di Dante e della Commedia[12]. L’esposizione accostava i disegni di Roehr a rari incunaboli e manoscritti, tra cui una copia della Commedia commentata da Cristoforo Landino, provenienti dalla Biblioteca Queriniana.

Tra il 2012 e il 2014 le opere furono presentate, cantica per cantica, presso la Galleria dell’Associazione U.C.A.I., nella chiesa di San Zenone all’Arco a Brescia, nel contesto della rassegna Comedia - Tra la perduta gente, accompagnata da incontri di approfondimento e letture pubbliche del testo dantesco[13][14].

Nel gennaio 2014 una selezione di quindici opere fu esposta nella Galleria d'Arte Sacra dei Contemporanei di Villa Clerici a Milano, nella mostra Anselm Roehr illustra la Divina Commedia, curata da Irene Tirloni[8].

Nel biennio 2021–2022, in occasione dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, tre disegni del ciclo furono inclusi nella mostra L’onor di quell’arte: settecento anni di immaginario figurativo, organizzata dall’Istituto di Italianistica dell’Università di Basilea. L’iniziativa collocava il lavoro di Roehr nel panorama degli illustratori del poema dantesco, accanto a figure storiche e contemporanee[8].

L’idea di illustrare la Divina Commedia nacque, oltre che dalla lettura personale del testo, dall’interesse per precedenti celebri come le incisioni di Gustave Doré e i disegni di Sandro Botticelli conservati nei Musei Statali di Berlino. A partire dal 2006, Roehr iniziò quindi a rappresentare i canti che più avevano colpito la sua sensibilità, seguendo la sequenza originale dell’opera: per ogni disegno selezionava i versi da illustrare, che poi trascriveva in italiano e tedesco su velina[8].

La distribuzione numerica dei disegni non è uniforme tra le cantiche: 39 sono dedicati all’Inferno, 25 al Purgatorio e 23 al Paradiso. Alcuni canti sono rappresentati da più tavole, mentre altri – anche noti – non sono stati inclusi, a conferma di un criterio selettivo fortemente soggettivo[10].

Come sottolineato da Giuseppe Fusari in un saggio pubblicato sulla rivista tedesca Marginalien, Roehr non può essere considerato un illustratore in senso tradizionale: i suoi disegni non si configurano come semplici commenti visivi, ma piuttosto come interpretazioni autonome del testo, che si distaccano dalle convenzioni iconografiche, puntando a evocare atmosfere e stati interiori. La linearità e l’essenzialità del tratto, unite a un senso di “non finito”, lasciano spazio all’immaginazione dello spettatore[15].

Nel 2025, la Divina Commedia reinterpretata da Anselm Roehr è diventata il punto di partenza per quattro video realizzati dagli studenti dell'Accademia Santa Giulia di Brescia. Ciascun video ripercorre un canto della Commedia, traendo ispirazione dall'opera dell'artista tedesco[16].

Divina Commedia

  • Quasi un visibile parlare. Dalla poesia all’immagine sulle tracce di Dante e della Commedia, Museo Diocesano di Brescia, Brescia, 2008.
  • Comedia - Tra la perduta gente, Associazione U.C.A.I. Brescia, chiesa di San Zenone all'Arco, Brescia, 2012-2014.
  • Anselm Roehr illustra la Divina Commedia, a cura di Irene Tirloni, Villa Clerici, Milano, 2014.
  • L’onor di quell’arte: settecento anni di immaginario figurativo, a cura di Istituto di Italianistica dell' Università di Basilea, Palazzo Vecchio, Firenze, 2021-2022.

Giobbe - Hiob

  • Il buio della preghiera. Giobbe-Hiob, Biblioteca Queriniana, Brescia, 2009.

Via Crucis

  • Il ciclo di disegni viene esposto in occasione della Via Crucis organizzata all'interno del Museo Diocesano di Brescia, 5 aprile 2017[17].
  1. ^ (DE) Manfred Neureiter, Lexikon der Exlibriskünstler, herausgegeben von Manfred Neureiter, 6 settembre 2018, ISBN 978-3-96409-034-8. URL consultato il 23 luglio 2025.
  2. ^ a b c d e Irene Tirloni (a cura di), La Divina Commedia illustrata da Anselm Roehr, Silvana Editoriale, 2021, pp. 265-267.
  3. ^ Sito web dell'azienda fondata da Roehr, su glasbau-roehr.de.
  4. ^ Viola von Alvensleben, moglie dell'artista, in intervista rilasciata nell'ottobre del 2013 a Irene Tirloni, in Irene Tirloni (a cura di), La Divina Commedia illustrata da Anselm Roehr, Silvana Editoriale, 2021.
  5. ^ Nata a Dresda nel 1937, Viola Roehr von Alvensleben diresse per dodici anni la sede di Monaco della milanese Galleria del Levante, espandendo opere della corrente del Nuovo Realismo e della Nuova Oggettività. Dal 1978 dirige una propria galleria dove espone opere del Bauhaus e di giovani artisti provenienti dall'allora DDR. Nota presente in Irene Tirloni (a cura di), La Divina Commedia illustrata da Anselm Roehr, Silvana Editoriale, 2021.
  6. ^ Sito web ufficiale del Museo, su museodiocesano.brescia.it.
  7. ^ Irene Tirloni (a cura di), La Divina Commedia illustrata da Anselm Roehr, Silvana Editoriale, 2021, p. 268.
  8. ^ a b c d e Irene Tirloni (a cura di), La Divina Commedia illustrata da Anselm Roehr, Silvana Editoriale, 2021, pp. 13-19.
  9. ^ Link al sito del Museo che conserva ed espone le opere, su museodiocesano.brescia.it.
  10. ^ a b c Dante Alighieri, Divina Commedia / Göttliche Komödie, 87 Zeichnungen / Disegni von Anselm Roehr 2007. Die ausgewählten Texte im Original und in der deutschen Übertragung von Karl Vossler, Verlag Ulrich Kescher Warmbronn, 2008.
  11. ^ Dante Alighieri, La Divina Commedia: Inferno-Purgatorio-Paradiso, a cura di Francesco De Sanctis, Rusconi Libri, 2005.
  12. ^ Articolo sulla mostra, su centrodantesco.it.
  13. ^ Articolo sulla mostra, su arte.it.
  14. ^ Articolo sulla mostra, su bresciaoggi.it.
  15. ^ G. Fusari, Das Bild und der Text. Zum zeichnerischen Werk Anselm Roehrs  (aus dem Italienischen übersetzt von Claudia Steinhardt-Hirsch), in "Marginalien. Zeitschrift für Buchkunst und Bibliophilie", I (2012) n.205, pp. 22-29.
  16. ^ Articolo sul progetto, su quibrescia.it.
  17. ^ Articolo sull'evento, su lavocedelpopolo.it.

Collegamenti esterni

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Articoli non digitalizzati

  • A. Mazza, La Commedia illustrata, in Bresciaoggi, 1º maggio 2008, p. 52.
  • F. Lorenzi, "Quasi un visibile parlare" intorno alla Commedia, in Giornale di Brescia, 22 maggio 2008, p. 32.
  • M. Zick, Zeichnungszyklus zu Dantes "Göttlicher Komödie", in Leonberger Kreiszeitung, 27 maggio 2008, p. 6.
  • F. Gardenato, Dante Alighieri e la Divina Commedia, in La voce del popolo, 30 maggio 2008, p. 37.
  • A. Mazza, Anselm Roehr e il "mistero" del dolore, in Bresciaoggi, 21 marzo 2009, p. 46.
  • A. Mazza, Inaugurata la mostra di Anselm Roehr, in Bresciaoggi, 26 aprile 2011, p. 31.