Bozza:Anselm Roehr
Anselm Roehr (Francoforte sul Meno, 1941 – Brescia, 2010) è stato un artista, illustratore e vetraio tedesco.
Biografia
modificaIl padre, Erich Roehr, era uno stimato professore universitario di Antropologia, prima a Gent in Belgio, e successivamente a Francoforte dove ottenne la cattedra. La famiglia, durante la guerra, si era rifugiata in Slesia da alcuni parenti, per spostarsi poi a Marburgo, a nord di Francoforte. Nell'autunno del 1942 il padre morì sotto un bombardamento a Berlino.
Il periodo della guerra e del dopoguerra fu particolarmente duro per la famiglia, incontrando grosse difficoltà economiche. Nonostante ciò, il giovane Anselm riuscì a studiare presso la Waldorfschule di Rudolf Steiner, dove acquisì il titolo di Maestro Artigiano in pittura su vetro. La famiglia Roehr dava grande importanza alla formazione artistica: una delle due sorelle di Anselm era violinista, l'altra era scultrice, mentre tra i nipoti si annoverano ancora oggi diversi musicisti. In seguito, studiò presso la Scuola Superiore Statale di arti figurative a Kassel e presso l'Accademia Reale di Arte e Figurazione di S'-Hertogenbosch nei Paesi Bassi.
Verso la fine degli anni 50, il neodiplomato Anselm prese parte in qualità di maestro vetraio al progetto dell'architetto Egon Eiermann per la costruzione della Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche di Berlino, facendo da intermediario con la ditta Gabriel Loire di Chartres, Francia. Il progetto richiedeva l'inserimento di una grande vetrata policroma.
All'inizio degli anni Sessanta, Roehr accetta un lavoro a Ravensburg , nella regione di Baden-Württemberg, dove divenne maestro in uno studio di "glasmalerei", pittura su vetro.
Tra il 1965 e il 1968 si sposta a Monaco di Baviera per lavorare presso una ditta che produceva vetro tecnico, utilizzato per grattaceli ed esperimenti scientifici.
Negli anni Settanta, invece, decide di avviare a Monaco una propria attività: la Technisches un Künsterisches Glas am Bau[1], divenendo molto conosciuto sia per le competenze tecniche maturate durante le esperienze in ditte specializzate, ma anche per le sue abilità artistiche. In questi anni lavorò molto con diversi architetti, realizzando svariate tipologie di vetro, per esempio vetri isolanti utilizzati per le cabine di regia, vetrate per ospedali e per laboratori nucleari.
Roehr avvertiva da sempre l'urgenza di esprimersi attraverso l'arte figurativa: in questi anni, infatti, egli realizzò anche diverse vetrate dipinte per case private, combinando “l'estetica con la tecnica”[2]. Contemporaneamente, l'artista iniziò a soffrire di problemi polmonari, causati dalle polveri respirate durante la lavorazione e la colorazione del vetro: in quegli anni non venivano ancora adottate le opportune misure di protezione per gli operatori di questo specifico settore.
Nel 1967 Roehr conobbe Viola con Alvensleben[3], una giovane gallerista ed esperta d'arte, con cui si sposò l'anno successivo. Nel 1985 i coniugi Roehr si recano per la prima volta sul lago di Garda e decidono di acquistare un immobile nel piccolo paese di Tremosine. Il clima della zona non era adatto ai problemi respiratori di Anselm, per cui decisero di spostarsi a Gardone Riviera, a pochi passi dal Vittoriale degli Italiani di Gabriele D'Annunzio. Decidono quindi di ritirarsi gradualmente dalle attività a Monaco e di trascorrere la maggior parte dell'anno in Italia.
Negli ultimi anni della sua vita Anselm Roehr decide di dedicarsi completamente al disegno, iniziando a progettare interi cicli: a questo periodo risalgono le opere grafiche dedicate ai Martiri, ai Santi Ausiliatori e alla Via Crucis. Si dedicò poi all'impresa illustrativa della Divina Commedia, delle vite di Gioele e di Giobbe, della Morte di Virgilio, fino al ciclo incompiuto sulla Genesi.
Nei primi anni trascorsi in Italia, Roehr si era dedicato all'illustrazione di alcuni racconti di D'Annunzio, Ernest Theodor Hoffman e Paul Johann Ludwig von Heyse, cimentandosi anche nella realizzazione di piccole raccolte di disegni dai temi più semplici, come quello dedicato ad una cornacchia. Pur non parlando bene la lingua, Roehr riesce ad inserirsi nell'ambiente culturale bresciano divenendo un personaggio molto amato.Frequentò lo scrittore tedesco Otto Enrich Hartleben, anch'egli residente sul Garda e fondatore dell'Accademia Alcionica, realizzandone il logo.
Verso la metà del 2007 i coniugi si legarono con il Museo Diocesano di Brescia; il direttore del museo di allora, don Giuseppe Fusari, attento storico dell'arte, manifestò il proprio entusiasmo per i cicli di disegni dell'artista. Nel 2008, infatti, viene organizzata una mostra dedicata alle sue illustrazioni sulla Divina Commedia. Poco prima di morire, l'artista decide di donare la maggior parte della sua produzione al Museo, insieme ai contenitori su misura che fece realizzare appositamente per la conservazione delle opere[4].
Anselm Roehr muore a Brescia nel 2010.
Opere
modificaCome si evince dalla sua biografia, la sua prima attività è quella della produzione e decorazione del vetro, dalla quale dovette allontanarsi per questioni di salute provocate dalle polveri di questa pratica artistica.
Negli ultimi capitoli della sua vita ha prodotto i cicli di disegni di Giobbe, della Via Crucis, di Gioele, ma anche la Morte di Virgilio di Hermann Broch, trattando temi provenienti sia da libri di racconti che da testi religiosi.
Tutte le opere di Roehr derivano da un'urgenza intima, legata soprattutto alla sua esperienza di dolore e malattia, mitigata dalla sua capacità di autoironia. Un amico lo accusò di dedicarsi esclusivamente a temi “troppo tristi”[2]: di risposta egli realizzò un ciclo di disegni dedicato alla Coppa del Mondo di Calcio.
Tra il 2006 e il 2007, Anselm Roehr si concentra sull'illustrazione della Divina Commedia. Utilizzando esclusivamente la china e senza impiego di colore, riesce a raffigurare concetti astratti come le figure delle anime dei dannati, condensate in pochi tratti fugaci.
Illustrazioni della Divina Commedia
modificaIl ciclo di disegni sulla Divina Commedia fu realizzato tra il 2006 (Inferno e Purgatorio) e il 2007 (Paradiso e alcune tavole del Purgatorio).
Si tratta di un notevole corpus comprendente ottantasette disegni a china su fogli di carta mesticata tutti di egual misura, corredati da veline autografe riportanti in italiano e in tedesco i versi illustrati dall'artista. A questi ottantasette disegni sono da aggiungere altri tre esemplari di dimensioni più grandi, concepiti dall'artista come frontespizi per ognuna delle cantiche. In totale produsse, quindi, novanta disegni dedicati al poema dantesco, un lavoro che impegnò Roehr per un anno e mezzo circa.
L'artista tedesco ha interpretato La Divina Commedia attraverso uno sguardo lineare ed essenziale, lasciando nei suoi disegni un senso di “non finito”, uno spazio aperto quasi invitando l'osservatore a riflettere e immaginare cosa potrebbe esserci oltre[5]. Roehr aveva letto interamente la Divina Commedia nella traduzione tedesca di Karl Vossler.
Il successo dell'opera fu immediato, tanto che nel 2008 l'editore tedesco Ulrich Keicher realizzò una tiratura limitata di un'edizione speciale della Commedia illustrata da Roehr[6]. Il volume, suddiviso in tre tomi di formato A3, comprende la trascrizione delle veline di Roher, seguita dalle fotografie in alta definizione degli 87 disegni. A introduzione del libro furono collocati due brevi estratti, il primo dalla Vita di Dante di Giovanni Boccaccio (circa 1357/1361)[7], il secondo dalla Divina Mimesis di Pier Paolo Pasolini (1975)[8].
Nello stesso anno dell'edizione di Keicher, l'intero ciclo fu esposto presso il Museo Diocesano di Brescia nell'ambito di una mostra dal titolo Quasi un visibile parlare. Dalla poesia all'immagine sulle tracce di Dante e della Commedia. In tale occasione le 90 chine furono accostate ad alcuni preziosi incunaboli e codici, tra cui spiccava la Commedia commentata da Cristoforo Landino, proveniente dalla Biblioteca Queriniana di Brescia.
Dal 2012 al 2014, ogni cantica illustrata da Roehr fu ospitata presso la Galleria dell'associazione U.C.A.I., nella chiesa di San Zenone all'arco a Brescia in una rassegna intitolata Comedia, mirata all'approfondimento dello studio del poema dantesco con conferenze e letture collettive.
Nel gennaio 2014, inoltre, una serie di quindici opere è stata esposta presso la Galleria d'Arte Sacra dei Contemporanei, presso la nota sede di Villa Clerici a Milano, in una mostra curata da Irene Tirloni, intitolata Anselm Roehr illustra la Divina Commedia.
Nel marzo del 2015, alcuni disegni della Commedia e l'edizione Keicher vengono esposti a Verona in occasione della mostra "Artisti per Dante", tenutasi presso la Sala della Loggia in Piazza Dante.
Nel 2021-2022, in occasione dei settecento anni dalla morte di Dante, tre disegni sono stati esposti nella mostra commemorativa L'onor di quell'arte: settecento anni di immaginario figurativo, organizzata dall'Istituto di italianistica dell'Università di Basilea, un riconoscimento che inserisce definitivamente il nome di Roehr accanto a quello di celebri illustratori del presente e del passato.
L'idea di illustrare il poema dantesco fu ispirata all'artista, oltre che dall'appassionata lettura della Commedia, dalla visione della celebre edizione illustrata da Gustave Doré e delle illustrazioni di Sandro Botticelli conservate presso i Musei statali di Berlino[5].
Il numero dei disegni non è uniformemente distribuito tra le cantiche: l'artista privilegiò l'Inferno, cui dedicò ben trentanove disegni, contro i venticinque del Purgatorio e i ventitré del Paradiso. La scelta dei canti illustrati fu dettata interamente dalla sensibilità dell'artista. Alcuni canti celebri risultano omessi, altri, meno conosciuti a livello popolare, sono invece compiutamente illustrati. Diversi canti, inoltre, sono protagonisti di più di un disegno, poiché l'artista intendeva porre l'accento su alcuni precisi momenti.
Come sottolinea anche Giuseppe Fusari, in un denso articolo comparso sulla rivista tedesca “Marginalien”, Roehr non può essere definito pittore illustrativo nel senso più banale del termine: i suoi disegni non sono infatti mero commento visivo al testo, ma trasposizioni in immagine o meglio ancora traduzioni visive, staccandosi dalla tradizione iconografica[9]. L'artista tedesco ha interpretato la Divina Commedia attraverso uno sguardo lineare ed essenziale, lasciando nei suoi disegni un senso di “non finito”, uno spazio aperto quasi invitando l'osservatore a riflettere e immaginare cosa potrebbe esserci oltre[5].
Bibliografia
modifica- ^ Sito web dell'attività dei coniugi Roehr, su glasbau-roehr.de.
- ^ a b Viola von Alvensleben, moglie dell'artista, in un'intervista rilasciata nell'ottobre del 2013 a Irene Tirloni, in Irene Tirloni (a cura di), La Divina Commedia illustrata da Anselm Roehr, Silvana Editoriale, 2021
- ^ Nata a Dresda nel 1937, Viola Roehr von Alvensleben diresse per dodici anni la sede di Monaco della milanese Galleria del Levante, esponendo opere della corrente del Nuovo Realismo e della Nuova Oggettività. Dal 1978 dirige una propria galleria dove espone opere del Bauhaus e di giovani artisti provenienti dall'allora DDR. Nota presente in Irene Tirloni (a cura di), La Divina Commedia illustrata da Anselm Roehr, Silvana Editoriale, 2021
- ^ Sito web ufficiale del museo, su museodiocesano.brescia.it.
- ^ a b c Irene Tirloni (a cura di), La Divina Commedia illustrata da Anselm Roehr, Silvana Editoriale, 2021, pp. 13-19.
- ^ Alighieri, D., Divina Commedia/Göttliche Komödie. Ausgewählte Texte im Original und in der deutschen Übertragung von Karl Vossler. Disegni/Ziechnungen Anselm Roehr 2007, Verlag Ulrich Kescher Warmbronn, Leonberg, 2008
- ^ Boccaccio, G., Vita di Dante, Moretti & Vitali, 2001; in tedesco Boccaccio, G., Das Leben Dantes, Insel Verlag, 1987
- ^ Pasolini, P.P., La Divina Mimesis, Mondadori, 2006; in tedesco Pasolini, P.P., Barbarische Erinnerungen - La Divina Mimesis, Verlag Klaus Wagenbach, Berlino, 1983
- ^ Fusari, G., Das Bild und der Text. Zum zeichnerischen Werk Anselm Roehrs (aus dem Italienischen übersetzt von Claudia Steinhardt-Hirsch) in "Marginalien. Zeitschrift für Buchkunst un Bibliophilie", I, 2012, n.205, pp. 22-29.
Collegamenti esterni
modifica- https://www.bresciaoggi.it/argomenti/cultura/cultura/anselm-roehr-paradossi-a-china-1.4689102
- https://www.lavocedelpopolo.it/eventi/anselm-roehr-al-museo-diocesano
- https://www.bresciaoggi.it/argomenti/cultura/cultura/la-commedia-illustrata-1.9026796
- https://www.lavocedelpopolo.it/diocesi/via-crucis-2017
- https://www.bresciaoggi.it/argomenti/cultura/cultura/le-chine-di-roehr-dall-inferno-al-paradiso-1.4201250