Bozza:Battaglia di Lavis (1796)
La Battaglia di Lavis fu combattuta il 5 settembre 1796, nel contesto della campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte. La battaglia vide le truppe francesi, guidate dal generale Claude Henri de Belgrand de Vaubois, sconfiggere le forze austriache trincerate a difesa del borgo di Lavis. La vittoria aprì ai francesi la strada per la conquista di Trento, che avvenne il giorno stesso.
Battaglia di Lavis parte della Guerra della prima coalizione | |||
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Data | 5 settembre 1796 | ||
Luogo | Lavis | ||
Esito | Vittoria francese | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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Voci di battaglie presenti su Wikipedia | |||
Contesto storico
modificaA seguito delle schiaccianti vittorie francesi nell'estate del 1796, che avevano portato alla conquista di quasi tutta l'Italia settentrionale, la fortezza di Mantova rimaneva l'ultimo baluardo austriaco nella pianura Padana. L'alto comando asburgico organizzò un secondo tentativo per liberare la città dall'assedio. Il piano prevedeva un'offensiva a tenaglia: mentre il feldmaresciallo Dagobert von Wurmser scendeva lungo la valle del Brenta con il grosso dell'esercito, un corpo d'armata secondario al comando del generale Paul Davidovich doveva tenere impegnate le forze francesi in Tirolo, proteggendo così le linee di comunicazione austriache.
Napoleone, intuita la manovra, decise di agire con audacia: lasciò una parte delle sue forze a mantenere l'assedio di Mantova e marciò con il resto dell'esercito per intercettare e sconfiggere separatamente le due armate nemiche. Affidò al generale Claude Henri de Belgrand de Vaubois il compito di attaccare Davidovich in Tirolo, mentre lui stesso si sarebbe occupato di Wurmser.[1]
L'offensiva francese in Tirolo
modificaLa divisione del generale Vaubois, forte di circa 10.000 uomini, iniziò la sua avanzata verso nord. Gli austriaci di Davidovich, in netta inferiorità numerica di truppe regolari ma supportati da numerose compagnie di Schützen tirolesi[2], si attestarono in una posizione difensiva strategica a Lavis. Il torrente Avisio rappresentava un formidabile ostacolo naturale. Gli austriaci si trincerarono sulla sponda settentrionale, distruggendo parzialmente il ponte che collegava le due rive e fortificando gli edifici del borgo, in particolare la Chiesa di Sant'Udalrico e il giardino dei Ciucioi, trasformandoli in capisaldi difensivi.[3] Il loro obiettivo era rallentare il più possibile l'avanzata francese.[4]
La battaglia
modificaAll'alba del 5 settembre 1796, le truppe di Vaubois arrivarono in vista delle posizioni austriache. La battaglia iniziò con un intenso cannoneggiamento francese per indebolire le difese nemiche. Successivamente, la fanteria francese si lanciò all'assalto.
Lo scontro fu particolarmente violento presso il ponte sull'Avisio. Nonostante il fuoco nemico e la strenua resistenza, i genieri francesi riuscirono a gettare delle passerelle sulle arcate danneggiate, permettendo alla fanteria di attraversare il torrente e di ingaggiare il nemico in un combattimento ravvicinato all'interno del borgo di Lavis. Contemporaneamente, altre unità francesi guadarono il fiume più a monte, aggirando le difese austriache.
Sopraffatte dall'impeto francese e minacciate di accerchiamento, le truppe di Davidovich furono costrette a una ritirata disordinata verso nord, in direzione della Piana Rotaliana e della Chiusa di Salorno. La vittoria francese fu netta e costò agli austriaci pesanti perdite in uomini e materiali, inclusi 25 pezzi d'artiglieria.
Conseguenze
modificaLa vittoria nella battaglia di Lavis ebbe immediate e importanti conseguenze strategiche.
- Occupazione di Trento: Sgomberata la via, le truppe francesi entrarono a Trento nel pomeriggio dello stesso 5 settembre, accolte da una parte della popolazione con favore.
- Sicurezza del fianco: Vaubois aveva neutralizzato la minaccia rappresentata dal corpo di Davidovich, assicurando il fianco nord dell'Armata d'Italia e permettendo a Napoleone di concentrarsi sul suo obiettivo principale, il feldmaresciallo Wurmser.
- Preludio a Bassano: Con il fronte tirolese al sicuro, Napoleone poté inseguire Wurmser lungo la Valsugana, sconfiggendolo pesantemente nella Battaglia di Bassano tre giorni dopo.
Note
modifica- ^ L'Adige: Napoleone ed Hofer visti da sud (PDF), su associazioneculturalelavisana.it.
- ^ Schutzen nelle guerre napoleoniche, su ilmondodeglischuetzen.eu.
- ^ La chiesa della Madonna di Loreto, su hoferpoints.it.
- ^ La battaglia al ponte di Lavis, su ilmulo.it.
Bibliografia
modifica- (EN) Boycott-Brown, Martin, The Road to Rivoli: Napoleon's First Campaign, Londra, Cassell & Co, 2001, ISBN 0-304-35305-1.
- (EN) Chandler, David G, The Campaigns of Napoleon, New York, Scribner, 1966, ISBN 978-0-02-523660-8..
- (EN) Smith, Digby, The Napoleonic Wars Data Book, Londra, Greenhill Books, 1998, ISBN 1-85367-276-9..
- (EN) Fiebeger, G. J, The Campaigns of Napoleon Bonaparte of 1796–1797, West Point, US Military Academy Printing Office, 1911.