Bozza:Cesare Benaglia

Cesare Benaglia (Valbrembo, 1932) è un pittore e scultore italiano.Noto per le sue opere che combinano pittura, scultura e installazioni con un forte legame alla natura e all’uso di materiali organici.

Biografia

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Cesare Benaglia nasce nel 1932 a Valbrembo, in provincia di Bergamo, da Alfredo Benaglia e Lucia Pedrali. Trascorre l’infanzia a Valbrembo e, terminata la scuola elementare, lavora nella falegnameria del nonno materno Mosè Pedrali, acquisendo competenze nella lavorazione del legno e nella gestione di commesse.

Negli anni Sessanta si avvicina alla pittura, frequentando corsi serali di disegno presso l’Accademia Carrara di Bergamo e partecipando a concorsi di pittura estemporanea in Lombardia e in altre regioni italiane. Nel 1969 ottiene il primo premio al concorso nazionale di pittura Giorgio Oprandi di Bergamo, decidendo di dedicarsi professionalmente all’attività artistica.

A partire dagli anni Settanta concentra la sua produzione su temi naturalistici ed ecologici. Parallelamente riprende la lavorazione del legno in chiave scultorea, realizzando opere con materiali naturali. Negli anni Ottanta fonda il Gruppo Artistico Valbrembo 77, attivo nell’organizzazione di mostre e corsi.

Negli anni Novanta realizza progetti come Specchio di clima (1992) e I Campi della Capra (1996), sviluppando la tecnica denominata Tarsimie, che combina legno, sabbie, semi e altri materiali naturali. Ha esposto in gallerie e istituzioni in Italia e all’estero, tra cui la Columbia University di New York (1988) e la Staat- und Universitätsbibliothek di Amburgo (1986). Nel 2010 il Museo di Scienze Naturali di Bergamo ospita la mostra Cesare Benaglia e gli insetti – scolpire la natura. Nel 2024 viene pubblicato il docufilm Abbecedario naturale di Luca Catò e Gianni Canali, dedicato alla sua attività artistica.

Stile e tematiche

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Benaglia sviluppa un linguaggio artistico che unisce competenze artigianali e ricerca creativa. Le sue opere utilizzano legno, pietre, foglie e altri materiali naturali e sono spesso legate alla memoria e al riuso. Il lavoro riflette un’attenzione costante ai cicli vitali e ai temi ambientali.

La critica ha definito la sua arte come un «discorso sulla natura e della natura», dove forme organiche e materiali naturali diventano strumenti per esplorare cicli della vita e metamorfosi naturali. In molte opere, Benaglia lascia che i processi naturali trasformino la materia, come ad esempio i tarli che scavano il legno, le segature e le polveri che diventano superfici pittoriche. Nei suoi tarsimie, riquadri materici di sabbie, depositi e materiali organici, l’artista riproduce simbolicamente la variabilità del creato. Complessivamente, la sua opera rappresenta una sintesi tra natura, scultura e pittura, radicata nella tradizione artigiana bergamasca ma con un approccio visionario e creativo.

Mostre personali selezionate

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  • 1988 – Galleria della Columbia University, New York
  • 1992 – Specchio di clima, Valbrembo
  • 2010 – Cesare Benaglia e gli insetti – scolpire la natura, Museo di Scienze Naturali di Bergamo
  • 2025 – Sala Virgilio Carbonari, Seriate

Filmografia

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  • Trasfigurazioni ecologiche (1979)
  • Specchio di clima (1992)
  • Alito di tempo (1996)
  • Il bosco e la visione (1999)
  • Legni & Legni (2002)
  • Abbecedario naturale (2024)[1]

Bibliografia

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Bibliografia

  • Domenico Montalto, Cesare Benaglia: un’autobiografia, Silvia Editrice, 2004
  • Domenico Montalto, Trittici, vita arte e natura, Silvia Editrice, 2008
  • AA.VV., Cesare Benaglia - Catalogo digitale ASAV, ASAV, 2025

Fonti esterne consigliate per citazioni: Fondazione Cesare Benaglia, Eco di Bergamo, Bergamo News, Papale Papale, Roberto Colleoni.

  1. ^ AA.VV., Cesare Benaglia - Catalogo digitale ASAV, ASAV, 2025, p. 23-24.

Collegamenti esterni

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