Bozza:Donato Frisia jr
Donato Frisia Jr. (Bengasi, 12 febbraio 1940 – Merate, 30 novembre 2024) è stato un pittore italiano. Attivo tra Brianza e Milano, ha esordito nella pittura di paesaggio, sviluppando dalla fine degli anni'80 il ciclo dei "Riflessi", legato all’osservazione del fiume Adda e, dal 2000, una ricerca progressivamente più incentrata sull'astratto.
Biografia
modificaDonato Frisia Jr. nasce a Bengasi da Margherita Rogora e Bruno Frisia, sergente maggiore della Regia Aeronautica allora di stanza in Libia. Rientra in Italia poche settimane dopo la nascita e, prima di stabilirsi a Milano, soggiorna con i genitori a Capua, Ravenna, Ferrara e Reggio Emilia. In seguito ai bombardamenti sulla casa di piazza Firenze, la famiglia si rifugia a Olgiate Comasco. In quegli anni si intensifica il rapporto con il nonno paterno, il pittore Donato Frisia (1883–1953).
La casa milanese del nonno in via Castel Morrone, luogo di incontro di artisti quali Adriano Spilimbergo, Carlo Carrà e Mario Cortiello, offre al bambino l’occasione di assistere a conversazioni d’arte e di osservare il lavoro dei pittori. Secondo testimonianze di famiglia, Frisia Jr. viene ricordato per schiettezza di giudizio e decisione nelle scelte artistiche, tratti che impara in quell’ambiente e che accompagneranno anche in seguito la sua attività. Nel 1953, poco dopo il trasferimento stabile a Merate, la scomparsa del nonno segna per lui l’impegno a proseguire lo studio quotidiano della pittura.
Frequenta i corsi di pittura presso la Scuola del Castello Sforzesco e l’Accademia Cimabue di Milano; dal 1962 al 1964 è allievo presso la Società di Mutuo Soccorso di Merate, dove in seguito insegnerà per un periodo. Tra i primi riconoscimenti sono indicati: Premio Paderno d’Adda (1954), Premio Colonnina d’Oro a Como (1957 e 1958), Premio Villa Mainoni a Erba e Premio Croce di Malta a Lecco (1959), Premio dell’Angelo a Milano (1960). Nel 1958 conosce Ennio Morlotti in occasione della premiazione della Colonnina d’Oro; l’artista lecchese lo vorrebbe portare con sé a Parigi, ma la famiglia non acconsente. Negli anni successivi Frisia Jr. frequenta comunque lo studio di Morlotti, approfondendo la propria pratica pittorica.
Tra il 1961 e il 1963 presta servizio negli Alpini a Silandro, continuando a dipingere e vendendo alcuni lavori agli ufficiali. È spesso impiegato come autista degli ufficiali; realizza ritratti e schizzi per i ragazzi del posto. Ricorda un episodio in cui, avvisato da una giovane dell’Alto Adige di un imminente attentato a una caserma in quota, contribuì a evitare vittime. Con il ricavato delle vendite in quel periodo partecipa, insieme al padre, alla costruzione della casa di famiglia, dove vivrà per il resto della sua vita.
Nel 1964 sposa Anna Maria Zanatta; nascono Elena (1965) e Luca (1967). Nel 1967 la famiglia si trasferisce nella nuova casa di Merate, dove al piano terreno ha sede l’azienda di lampadari “Arte Luminosa Briantea”. Frisia Jr. interrompe l’insegnamento e lavora con il padre come rappresentante. Nel 1969 si trasferisce con la famiglia a S. Eusebio, frazione di Roasio (Vercelli) e prosegue l’attività di rappresentante in proprio. Nel 1973 si sposta a Maggianico (Lecco), decide di non fare più concorrenza al padre e lascia il lavoro di rappresentante per dedicarsi alla pittura; nel 1975 si trasferisce a Somana, frazione di Mandello del Lario (Lecco). Nel 1979 rientra a Merate e prosegue l’attività di pittore a tempo pieno.
Fino ai primi anni Ottanta lavora prevalentemente sul paesaggio, spesso en plein air, con frequenti viaggi in Italia e in Europa. In viaggio porta una macchina fotografica caricata con rullini a diapositive; in studio proietta le diapositive e, a partire da quelle immagini vissute, realizza molti paesaggi mantenendo il riferimento ai luoghi e alle condizioni di luce. Lo stesso metodo supporta la sua produzione di ritratti, per i quali preferisce incontrare e fotografare personalmente i soggetti. In questi anni compaiono anche primi studi sulla musica ispirati a brani dei Pink Floyd.
Dal 1986 al 1993 conduce per il Comune di Imbersago lo storico traghetto sull’Adda progettato da Leonardo da Vinci. L’osservazione dell’acqua e delle immagini specchiate avvia nel 1988 il ciclo dei Riflessi. Nel dicembre 1991 il traghetto si ferma; nel 1992 Frisia acquista una barca con cui effettua escursioni turistiche tra Olginate e Paderno d’Adda, attività che prosegue fino al 1996. Nel 1995 inizia anche una serie di opere ispirate alla musica.
Dallo studio sui Riflessi riprende e sviluppa il filone astratto, già affacciato tra anni Ottanta e Novanta. Dal 2000 l’astrazione diventa prevalente; progressivamente abbandona sia il figurativo sia i Riflessi. Negli ultimi anni concentra il lavoro sull’astratto con un passaggio d’ispirazione musicale dalla classica al rock.
Donato Frisia Jr. muore nella sua casa di Merate il 30 ottobre 2024, all'età di 84 anni.