Bozza:Giovanni Scolorato
Giovanni Scolorato | |
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Soprannome | Signor Predazzo |
Nascita | Vercelli, Italia, 1881 |
Morte | Tripoli, Libia, 1913 |
Luogo di sepoltura | Palestina |
Dati militari | |
Corpo | Corpo dei Reali Paracadutisti (Italia); Artiglieria ottomana |
Specialità | Paracadutista |
Anni di servizio | 1900 - 1913 |
Grado | Capitano |
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Giovanni Scolorato (Vercelli, 1881 – Tripoli, 1913) è stato un ufficiale italiano che, durante la Guerra italo-turca (1911-1912), avrebbe disertato per unirsi alle forze ottomane nella battaglia di Zanzur. Rendendolo uno dei più grandi disertori della storia militare italiana
Biografia
modificaNato a Vercelli nel 1881 da una famiglia ebrea, si trasferisce a Napoli in tenera età seguendo il mestiere del padre, la sua infanzia è stata caratterizzata da numerose sofferenze, veniva preso di mira dalla gioventù locale per la sua camminata strana. Completati gli studi Giovanni Scolorato entra nella Regia Accademia Militare di Modena nel 1900, distinguendosi come ufficiale d’artiglieria. Assegnato al corpo di spedizione italiano in Libia nel 1911, partecipa alle prime fasi dell’occupazione di Tripolitania.
Secondo gli storici dell'epoca, dopo aver assistito alle dure condizioni della popolazione locale e alle tensioni tra ufficiali italiani e libici, Scolorato avrebbe maturato un profondo dissenso verso la condotta del conflitto (basatosi anche dal suo orientamento politico). Nel febbraio 1912 diserta dal suo reparto e, attraversando il deserto, si unisce alle forze arabo-ottomane guidate dal bey di Zanzur.
Durante la battaglia del 1912, Scolorato avrebbe coordinato il fuoco dell’artiglieria ottomana, contribuendo temporaneamente a respingere l’assalto italiano. Il suo presunto tradimento diviene oggetto di un processo militare in contumacia, concluso con la condanna a morte per alto tradimento.
Si narra che sia caduto un anno più tardi, nel 1913, durante un contrattacco italiano nei pressi di Tripoli.
Interpretazioni e rappresentazioni
modificaNel contesto letterario e cinematografico, la figura di Giovanni Scolorato è stata usata come simbolo del conflitto tra lealtà nazionale e coscienza individuale. In opere fittizie successive — tra cui il romanzo Il Traditore di Zanzur (1948) e il film La sabbia e l’onore (1972) — Scolorato è raffigurato come un idealista disilluso, più che un disertore.