Bozza:Guillaume Gregory

Guillaume Gregory fu un canonico e cronista della seconda metà del XV secolo, morto probabilmentente nel 1530. Pierre Debongnie lo identifica come l'autore di un'anonima cronaca della riforma del clero di Francia messa in atto, tra 1496 e 1499, da Jan Standonck, intitolata Liber de origine congregationis canonicorum regularium reformatorum in regno Franciae anno Christi 1496.

Il Liber de origine congregationis canonicorum regularium reformatorum in regno Franciae

modifica

L'opera è anonima. Il suo testo è tramandato, sulla base delle conoscenze attuali, da alcuni manoscritti conservati a Parigi, in particolare il ms. Paris, Bibliothèque Sainte-Geneviève, 574 e 618-619, descriptus del precedente, e Paris, Bibliothèque nationale de France, 15049, che presenta un testo rimaneggiato rispetto al ms. 574 di Sainte-Geneviève.

La cronaca ha come nucleo centrale il racconto della riforma del clero gallicano con le missioni dei canonici regolari di Windesheim presso l'abbazia di Saint-Séverin a Château-Landon, a San Vittore a Parigi, a Livry e infine a Cysoing. Il testo è tuttavia ricco di interventi personali dell'autore, che, oltre a risultare testimone diretto di molti eventi, si abbandona frequentemente a divagazioni di carattere spirituale.

L'opera è fonte di primaria importanza su Jan Standonck e sulla missione dei canonici regolari di Windesheim in Francia, che ebbe un forte impatto sui circoli religiosi e accademici della Francia e dei Paesi Bassi di fine Quattrocento.

L'attribuzione del Liber de origine a Guillaume Gregory

modifica

L'attribuzione dell'opera a Guillaume Gregory si deve a Pierre Debongnie, che la sostenne in un articolo del 1924[1], e la confermò in una monografia del 1928[2].

Secondo Debongnie, l'autore del Liber fu uno dei missionari inviati da Windesheim a Château-Landon. Certamente fu testimone dell'opera di Jan Standonck, e forse suo stesso discepolo, dato che egli racconta e testimonia in dettaglio molte sfaccettature della vita e dell'opera del riformatore fiammingo, che l'anonimo chiama magister noster. Questa definizione fa pensare che l'autore sia stato un membro della comunità di Standonck al Collège de Montaigu e che da lì sia poi stato inviato a Château-Landon nel 1497, insieme a due altri compagni, per sostenere i missionari di Windesheim dopo il loro difficile inserimento nella comunità di Saint-Séverin.

Debongnie deduce da elementi interni al Liber che il suo anonimo autore non possa essere di origine gallica, ma piuttosto di una delle nazionalità che egli nomina quando elenca la provenienza degli altri compagni di missione: Normandia, Gran Bretagna o i territori bogognoni dei Paesi Bassi. Dal testo della cronaca si dedurrebbe inoltre che l'anonimo avrebbe soggironato a Saint-Séverin, poi a Cysoing e infine a Melun, ma non a Livry, sulla riforma della cui abbazia sa fornire ben pochi dettagli di prima mano, rifacendosi a fonti esterne.

Sappiamo che a Cysoing fu inviato, verso la metà di giugno del 1499, Renier Koetken insieme a un giovane professo. L'anonimo autore del Liber di essere ben versato nell'amministrazione delle comunità religiose.

Il nome di Gregory è presente nel necrologio di Sain-Séverin, dove viene menzionato come scotus natione, ovvero scozzese. Debongnie afferma l'esistenza di numerose lettere di Gregory, dalle quali emergerebbe il suo legame con Montaigu, anche dopo la partenza per Saint-Séverin e le altre abbazie, dovuto molto probabilmente all'appartenenza alla comunità degli studenti poveri che fu trasformata in congregazione da Standonck in forma definitiva nel 1499 e approvata ufficialmente nel 1503. Un lettera di Philippe Hodoart del 20 maggio 1499 informa che Guillaume Gregory avrebbe ricevuto gli ordini minori e la tonsura di lì a poco. Doveva pertanto essere professo da circa un anno a quella data, secondo le abitudini di Windesheim. Renier Koetken, infine, descrive in una lettera l'attività del suo compagno Guillaume Gregory a Cysoing, luogo dal quale lo stesso Gregory avrebbe scritto numerose lettere di cui parecchie conservate, secondo quanto poté documentare Debongnie.

Lo studioso francese menziona anche il fatto che Guilluame Gregory ebbe un cugino omonimo, suo condiscepolo a Montaigu, che però divenne carmelitano. infine afferma che l'anonimo autore del Liber morì a Melun nel giugno del 1530.

Questa combinazione di elementi, unita ad altri dettagli minori, spinge Debongnie a sostenere che l'autore del Liber coincida con Guillaume Gregory, di origine scozzese.

Il valore della testimonianza di Guillaume Gregory

modifica

Se si accetta l'identificazione di Guillaume Gregory con l'autore del Liber de origine, l'attivtà missionaria di Gregory a fianco dei canonici di Windesheim fece di lui la fonte più importante per la ricostruzione di una pagina della storia religiosa di Francia densa di implicazioni nella cultura teologica del primo Cinquecento, dato l'intreccio culturale e spirituale tra i Fratelli della vita comune e gli ambienti religiosi e accademici di Parigi e di Lovanio[3].

  1. ^ Pierre Debongnie, Le chroniqueur de Saint-Séverin, in Revue d'Histoire Ecclésiastique, 20/3 (1924), p. 465-476.
  2. ^ Pierre Debongnie, Jean Mombaer de Bruxelles, Abbé de Livry, ses écrits et ses réformes, Leuven - Touluse, Librairie Universitaire - Éditions de la Revue d'ascétique et de mystique, 1928, p. 337.
  3. ^ Paolo Sartori, Frans Titelmans, the Congregation of Montaigu and Biblical Scholarship, in Biblical Humanism and Scholasticism in the Age of Erasmus, ed. by E. Rummel, Leiden, Brill, 2008, pp. 215-223;
    Paolo Sartori, “Indocti sine bibliis coelum caecis aperiunt”: Frans Titelmans e l’eredità spirituale di Jan Standonck, in Università, umanesimo, Europa. Giornata di studio in ricordo di Agostino Sottili, ed. by S. Negruzzo, Milano, Cisalpino, 2007, pp. 207-267.