Bozza:Luigi Mannetti

Luigi Mannetti (L'Aquila, 14 aprile 1875Antrodoco, 18 marzo 1954) è stato un medico, filantropo e politico italiano.

Figura di rilievo nella storia sociale della Valle del Velino, è ricordato come «medico dei poveri» per la dedizione pluridecennale alla cura gratuita dei bisognosi.[1][2]

«Luigi Mannetti, medico. Credeva nella parola del Vangelo. Ebbe fede nella libertà e nella giustizia sociale. Visse più per gli altri che per sé.»
Epigrafe incisa sul monumento di Antrodoco.[3]

Biografia

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Origini familiari e formazione

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Nacque a L'Aquila nel 1875[4] da Giuseppe Mannetti e Teresa Blasetti.

Il padre, originario di Antrodoco (1834), fu sindaco dal 1861 al 1864 e deputato per il collegio di Cittaducale in quattro legislature (1865–1876); in seguito divenne presidente del consiglio provinciale dell’Aquila.[5]

Luigi ebbe almeno due fratelli: Nicola, ingegnere, e Paolo, giudice.[6]

Il contesto familiare rifletteva correnti politiche diverse: il padre nella Sinistra liberale, il fratello Nicola in ambienti moderati. La scelta di Luigi di aderire al socialismo fu quindi autonoma. Rimasto orfano di padre nel 1901, completò gli studi classici e si iscrisse alla facoltà di Medicina, consolidando ideali di libertà e giustizia sociale.

La professione come missione: «Il medico dei poveri»

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Dopo la laurea tornò ad Antrodoco ed esercitò nei paesi limitrofi, in un contesto rurale segnato dalla povertà. Visitava gratuitamente gli indigenti e, secondo testimonianze locali, lasciava denaro per l’acquisto dei farmaci.[7]

Questa pratica, radicata nei suoi ideali socialisti, lo rese una figura di riferimento per la comunità della Valle del Velino.[8]

Impegno politico e antifascismo

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Con Licurgo Castrucci fondò la sezione socialista locale e due cooperative, una agricola e una di consumo.[9] Secondo lo storico Enrico Cavalli, si trattava della sezione del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani.[10]

Nel primo dopoguerra ebbe contatti con Giacomo Matteotti, ma rifiutò una candidatura parlamentare, scegliendo di rimanere ad Antrodoco. La sua personalità, descritta come schiva e riservata, lo portava a concepire la politica come servizio alla comunità più che come carriera personale.

Durante l’occupazione nazifascista fu membro del CLN locale, assumendo rischi concreti per la sua attività antifascista.[7]

Servizio durante le guerre mondiali

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Nella prima guerra mondiale fu ufficiale medico nei campi di prigionia di Avezzano, distinguendosi per avere fornito, a proprie spese, cibo a prigionieri cecoslovacchi, contravvenendo agli ordini militari. Subì un periodo di arresti, ma il suo gesto venne riconosciuto dalle autorità cecoslovacche, che gli conferirono un’onorificenza per meriti umanitari.[7]

Nella seconda guerra mondiale continuò ad assistere malati e feriti senza distinzione di schieramento, curando anche prigionieri inglesi e americani. Partecipò al CLN locale; in un’occasione fu rastrellato dalle truppe tedesche e costretto a lavori manuali.[11]

Sindaco della ricostruzione

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Nel 1944 succedette a Licurgo Castrucci come secondo sindaco del dopoguerra di Antrodoco.[12]

Il suo primo impegno fu quello di promuovere la riconciliazione civile, scoraggiando rappresaglie contro chi si era compromesso con il fascismo, in un contesto nazionale spesso segnato da vendette.

Ultimi anni e morte

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Nonostante una malattia cardiaca, continuò a visitare i malati fino agli ultimi giorni. Morì il 18 marzo 1954 nella sua casa di Antrodoco.[7]

Un documento parrocchiale descrive la sua stanza «di francescana semplicità», con un letto in ferro battuto e, sul comodino, I promessi sposi di Alessandro Manzoni, una raccolta di massime morali e biografie di santi.[13]

Eredità e riconoscimenti

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La rilevanza di Mannetti è testimoniata da numerosi riconoscimenti istituzionali e commemorativi:

Riconoscimenti pubblici a Luigi Mannetti
Tipo Dettagli Fonte
Istituto scolastico Istituto comprensivo "Luigi Mannetti", confluito nell'Istituto Comprensivo Valle del Velino. Chi siamo, su Istituto Comprensivo Valle del Velino. URL consultato il 31 agosto 2025.
Odonomastica Via Luigi Mannetti (Antrodoco), sede degli edifici scolastici. Allegato 6.0 – Edifici sensibili, su Comune di Antrodoco, 2014. URL consultato il 31 agosto 2025.
Monumento Monumento a Luigi Mannetti, opera di Sotero Sciubba (1984), recante l’epigrafe riportata in apertura. Il cuore... in ogni passo, su chiaredizioni.it, Chiare Edizioni. URL consultato il 31 agosto 2025.
Lapide commemorativa Facciata della casa in via Amiterno 70: «QUI ABITÒ LUIGI MANNETTI». Scheda epigrafe, su Chieracostui.com. URL consultato il 31 agosto 2025.

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Bibliografia

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  • Olivio Ridolfi, La storia della Direzione Didattica di Antrodoco (1958-2010), Format Rieti, 2010.
  • Lino Martini, Sulla battaglia di Rieti-Antrodoco 7-10 marzo 1821, Ri-Stampa Edizioni, 2021, ISBN 979-1280149107.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  1. ^ Olivio Ridolfi, La storia della Direzione Didattica di Antrodoco (1958-2010), Format Rieti, 2010.
  2. ^ Lino Martini, Sulla battaglia di Rieti-Antrodoco 7-10 marzo 1821, Ri-Stampa Edizioni, 2021.
  3. ^ Versione diplomatica:

    LUIGI MANNETTI
    MEDICO
    CREDEVA
    NELLA PAROLA DEL VANGELO
    EBBE FEDE
    NELLA LIBERTÀ E NELLA GIUSTIZIA SOCIALE
    VISSE PIÙ PER GLI ALTRI CHE PER SÉ
    1875 – 1954

  4. ^ Sulla data di nascita esistono discordanze: alcune fonti riportano solo l'anno 1875 ( Scheda di Luigi Mannetti, su Chieracostui.com. URL consultato il 31 agosto 2025.); una biografia locale redatta per conto del Comune di Antrodoco indica il 14 aprile 1875 ( Cenni biografici su Luigi Mannetti, su Sito istituzionale storico del Comune di Antrodoco (ora dismesso). URL consultato il 31 agosto 2025.); un opuscolo parrocchiale riporta il 23 agosto 1875 ( Opuscolo commemorativo (PDF), su parrocchiadiantrodoco.it, Parrocchia di Antrodoco, p. 40. URL consultato il 31 agosto 2025.). In voce si adotta il 14 aprile poiché più ricorrente nelle biografie specifiche.
  5. ^ Le carte della famiglia Blasetti donate all’Archivio di Stato, su Archivio Format Rieti, 2021. URL consultato il 31 agosto 2025.
  6. ^ Enrico Cavalli, Antrodoco. Dalla Battaglia Risorgimentale alla Guerra Mondiale, su Vox Militiae, 9 maggio 2022. URL consultato il 31 agosto 2025.
  7. ^ a b c d Cenni biografici su Luigi Mannetti, su Sito istituzionale storico del Comune di Antrodoco (ora dismesso). URL consultato il 31 agosto 2025.
  8. ^ Ridolfi, 2010.
  9. ^ Archivio Licurgo Castrucci – Inventario (PDF), su as-ri.cultura.gov.it, Archivio di Stato di Rieti, p. 7. URL consultato il 31 agosto 2025.
  10. ^ Enrico Cavalli, Quadro politico e socioeconomico di Antrodoco, su Assergi Racconta, 13 maggio 2022. URL consultato il 31 agosto 2025.
  11. ^ Martini, 2021.
  12. ^ Castrucci, Licurgo, su SIUSA – Archivi di personalità. URL consultato il 31 agosto 2025.
  13. ^ Opuscolo commemorativo (PDF), su parrocchiadiantrodoco.it, Parrocchia di Antrodoco, p. 40. URL consultato il 31 agosto 2025.