Bozza:Mamoru Takuma

Mamoru Takuma (宅間 守 (Takuma Mamoru?); 23 novembre 196314 settembre 2004) è stato un criminale giapponese, spree killer responsabile del massacro della Scuola Elementare di Ikeda, ad Ikeda, Prefettura di Osaka, l'8 giugno 2001, dove uccise otto bambini e ne ferì gravemente quindici.

Takuma aveva una lunga storia di disturbi mentali e comportamenti antisociali, oltre ad una sporca fedina penale che includeva una condanna per stupro. Fu condannato nel 2003 e giustiziato nel 2004.

Biografia

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Mamoru Takuma nacque il 23 novembre 1963 a Itami, nella Prefettura di Hyōgo. Fin dall'infanzia mostrò comportamenti antisociali: a tre anni si lanciò con il triciclo in autostrada, e da adolescente uccideva piccoli animali. Fu sia vittima che autore di bullismo.

Aveva un rapporto difficile con il padre, che lo picchiava. Tentò di accoltellarlo nel sonno[Mamoru o il padre?]. Nel 1981 si arruolò nell'Aeronautica delle Forze di autodifesa del Giappone, ma fu congedato nel 1983 per aver ospitato una minorenne in fuga.

Nel 1999 il fratello si suicidò tagliandosi la gola, e il padre fu ricoverato per alcolismo. La madre, affetta da disturbi mentali, morì nel 2016. Il padre nel 2020.

Il 21 novembre 1984, Takuma violentò una donna mentre riscuoteva affitti per una società immobiliare. Iniziò a contattare psichiatri, che gli diagnosticarono ansia e schizofrenia.

Nel gennaio 1985 tentò il suicidio gettandosi dal tetto dell'ospedale. Fu condannato a tre anni di carcere per stupro. Dopo il rilascio, confessò di aver causato due incidenti mortali come autista di camion, ma non fu mai incriminato.

Fu nuovamente arrestato nel 1993 per violenza sessuale. Nel 1999, sciolse del temazepam nel tè dei docenti della scuola dove lavorava, causando il ricovero di quattro insegnanti. Venne giudicato non imputabile per infermità mentale.

Nel 2001 fu arrestato per guida contromano sull'autostrada Hanshin, ma rilasciato per incapacità mentale. Pochi giorni prima del massacro si fece ricoverare volontariamente in un reparto psichiatrico, ma scappò il giorno dopo.

Il massacro

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L'8 giugno 2001, giorno della sua udienza per un'aggressione, Takuma entrò nella Scuola elementare di Ikeda armato di un coltello da cucina e attaccò bambini e insegnanti, uccidendo 8 studenti (sette bambine di otto anni e un bambino di sette) e ne ferì 15, tra cui due insegnanti[1].

Fu arrestato sul posto. Dichiarò: «Sono stanco di tutto. Ho provato più volte a uccidermi ma non ci sono riuscito. Volevo essere arrestato e condannato a morte.»

Aveva assunto dosi dieci volte superiori di Seroquel, Paxil e Lormetazepam, ma queste non causarono comportamenti psicotici[1].

Processo ed esecuzione

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Gli avvocati sostennero l'infermità mentale temporanea, ma fu diagnosticato con disturbo paranoide di personalità. Il 28 agosto 2003 fu condannato a morte.

Durante il processo si mostrò provocatorio, rifiutando di scusarsi, affermando: «Avrei dovuto usare la benzina per ucciderne di più.» La sua esecuzione avvenne il 14 settembre 2004, solo un anno dopo la condanna.

Influenza culturale

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Il caso Takuma ispirò altri assassini, come Kaoru Kobayashi, che uccise Kaede Ariyama nel 2004 e lo definì un "omicida carismatico"[1]. Disse: «Voglio essere condannato a morte e diventare il nuovo Tsutomu Miyazaki

  1. ^ a b c Dàgli allo squilibrato. Le stragi in Giappone non soffrono dei nostri tic, su www.ilfoglio.it. URL consultato il 23 aprile 2025.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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