Bozza:Mario Sonzini
Mario Sonzini (Oleggio, 5 aprile 1897 – Torino, 22 settembre 1920) è stato un militare e attivista italiano.
Volontario nella prima guerra mondiale e attivista dei Fasci italiani di combattimento nel primo dopoguerra, fu ucciso a Torino il 22 settembre 1920 durante gli scontri del biennio rosso.
Biografia
modificaNato a Oleggio (Novara) il 5 aprile 1897, Mario Sonzini partecipò volontario alla prima guerra mondiale come sottufficiale. Terminato il conflitto, si trasferì a Torino dove prese parte all’attività dei primi Fasci italiani di combattimento, formatisi in città nel 1919.
Nel clima di forte tensione sociale che accompagnò l’occupazione delle fabbriche e gli scioperi del settembre 1920, Sonzini venne aggredito e ucciso il 22 settembre 1920 a Torino. Il suo corpo fu rinvenuto nei pressi del Cimitero monumentale di Torino, a breve distanza dal luogo in cui fu trovato anche quello di Costantino Simula, ucciso nelle stesse circostanze[1] [2] [3].
Intitolazioni
modificaDurante il regime fascista la figura di Sonzini fu ricordata, insieme a quella di Simula, come esempio di “caduto” del primo movimento fascista torinese.
A Torino gli venne intitolato il tratto di corso Palermo oltre corso Giulio Cesare che in seguito venne dedicato a Renato Martorelli[4].
Voci correlate
modificaNote
modifica- ^ I drammatici particolari rivelati dall'indagine giudiziaria nell'assassinio dell'impiegato Sonzini e della guardia carceraria Simula, in La Stampa, 12 ottobre 1920. URL consultato il 26 ottobre 2025. «Dall'arresto di due commissari della Ditta Nebiolo per stabilire in quali precise circostanze era stato formalo e giudicato il Sonzini, da documenti rinvenuti, risultò che in quella tragica sera lo Simula e il Sonzini non furono i due soli individui arrestati dagli arditi rossi, ma vi furono altresì l'ufficiale di artiglieria pesante Giuseppe Ghersi e un vecchio signore svizzero, certo Zweifel Giovanni» (pagina 5).
- ^ Antonio Gramsci, editoriale Semplici riflessioni intorno a un processo, in "L'Ordine Nuovo", 3 marzo 1922, ora in: Id., Socialismo e fascismo. L'Ordine Nuovo 1921-1922, Torino, Einaudi, 1978 (settima edizione), p. 463: «Tutto l'apparecchio giornalistico borghese fu mobilitato per questo fine. Le elezioni municipali del novembre 1920 furono impostate dai blocchi reazionari sulla strage del Sonzini e del Simula: a Milano, a Bologna, a Roma, a Firenze, a Napoli, a Palermo, i muri furono tappezzati di manifesti clamorosi, in cui il bolscevico col coltello fra i denti fu esposto alla pubblica esecrazione, raffigurato com'era nell'atto di eseguire la carneficina dei due giovani.»
- ^ L'Ordine Nuovo, 3 marzo 1922, «L'inizio del processo Sonzini-Simula alla Corte d'Assise di Torino»
- ^ Politecnico di Torino - Database Epoca Fascista (foglio Toponomastica): «via Sonzini Mario (già corso Palermo, tratto oltre corso Giulio Cesare, oggi via Martorelli)»
Collegamenti esterni
modifica- Politecnico di Torino - Database Epoca Fascista (foglio Excel consultabile online), voce biografica e toponomastica
- Atlante di Torino - Sezione “Vanchiglia”, con l'articolo de La Stampa del 12 ottobre 1920 che descrive dettagliatamente le vicende della morte
- Campomarzio - Il centenario del duplice omicidio Simula-Sonzini, blog di storia locale