Bozza:Movimento federativo radicale

Il Movimento Federativo Radicale è stato un partito politico italiano di orientamento socialista libertario.[1]

Esso nacque nel 1982 a seguito del congresso di Bologna del Partito Radicale, dal quale fuoriuscì un gruppo di dissidenti capitanato da Giuseppe Rippa, Francesco Antonio De Cataldo, Silvio Pergameno, Gaetano Quagliariello e Valter Vecellio. I due principali motivi per cui avvenne questa scissione furono l'interesse prioritario di Marco Pannella per il tema della fame nel mondo rispetto a quelli riguardanti la politica nazionale e la volontà di intessere un'alleanza strategica con il Partito Socialista Italiano, rompendo quindi la tradizione radicale della solitudine politica e dell'opposizione ad oltranza a tutti gli altri partiti.[2]

Nel 1985 il Movimento Federativo Radicale confluì nel Partito Socialista Italiano, pur continuando ad esercitare una certa autonomia di pensiero e pubblicando la rivista Quaderni Radicali a tutt'oggi esistente.[3]

Nel 1994, con lo scioglimento del Partito Socialista Italiano, dei radicali ivi confluiti, Giuseppe Rippa e Valter Vecellio tornarono nel Partito Radicale, mentre Gaetano Quagliariello aderì a Forza Italia.[4]

  1. ^ Livio Ricciardelli, La scissione più inutile della storia, su Termometro Politico, 10 ottobre 2010. URL consultato il 10 agosto 2025.
  2. ^ Eventi organizzati da Movimento Federativo Radicale, su Radio Radicale. URL consultato il 10 agosto 2025.
  3. ^ Livio Ricciardelli, La scissione più inutile della storia, su Termometro Politico, 10 ottobre 2010. URL consultato il 10 agosto 2025.
  4. ^ La scissione più inutile della storia, su termometropolitico.it. URL consultato il 10 Agosto 2025.
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