Bozza:Museo della Forma Urbis

Il museo della Forma Urbis ospita i frammenti superstiti della grande planimetria di Roma (18x13m). La Forma era incisa su 150 lastre di marmo tra il 203 e il 211 d.C, a una scala media di circa 1:240, ed è oggi sovrapposta contro la Pianta Grande del Nolli. [1]

Il museo ha aperto il 12 gennaio 2025 all'interno del Parco Archeologico del Celio. Parco e Museo – la cui apertura si deve a una serie di interventi condotti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale – sono parte di un vasto progetto di valorizzazione dell’intera area del Celio, inquadrata in seno al più ampio programma di riqualificazione del Centro Archeologico Monumentale (CArMe) voluto da Roma Capitale[2].

Prima della creazione del Museo, l’ultima esposizione complessiva degli originali era stata realizzata tra il 1903 e il 1924 nel giardino del Palazzo dei Conservatori (attuale sede dei Musei Capitolini, della cui collezione i frammenti fanno parte dal 1742) e poi, fino al 1939 alcuni nuclei significativi erano visibili nell’Antiquarium del Celio[2].

  1. ^ Il Museo della Forma Urbis, su sovraintendenzaroma.it. URL consultato il 13 luglio 2025.
  2. ^ a b Nuovo Museo della Forma Urbis e Parco Archeologico del Celio, su sovraintendenzaroma.it. URL consultato il 13 luglio 2025.

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