Bozza:Pietrantonio Arminio
Pietrantonio Arminio (Bisaccia, 15 dicembre 1951 – Roma, 11 dicembre 2015) è stato uno scultore, pittore, docente e designer italiano[1].
Biografia
modificaPietrantonio Arminio nasce a Bisaccia nel 1951.[2] La sua attività artistica si sviluppa a partire dagli anni Ottanta, con una produzione che comprende scultura, pittura, interventi ambientali e design.[2] Insegna presso le Accademie di Belle Arti di Frosinone e Napoli.[2]
Nel 1997 realizza una serie di opere intitolate Sans Papiers, curate da Achille Bonito Oliva e pubblicate in una monografia edita da Segno, che riflettono sui temi dell’identità e della libertà.[3]
Nel 2014 partecipa al progetto VeneziArchiNature, presentato nell’ambito della Biennale di Architettura di Venezia, dedicato al dialogo tra arte, architettura e paesaggio.[4]
Negli ultimi anni trasforma la sua casa romana in uno spazio artistico permanente, in cui pittura, scultura e oggetti di design convivono all’interno dell’architettura originaria.[5][6]
Muore a Roma l’11 dicembre 2015.[2]
Stile
modificaL’approccio di Arminio si concentra sulla trasformazione fisica della materia come forma di riflessione sul tempo, la memoria e il mutamento. La sua ricerca spazia dalla scultura alla pittura, con un uso eterogeneo di materiali – tra cui terracotta, ferro, pietra, plastica e cellophane – scelti per le loro qualità tattili e per la capacità di conservare tracce del vissuto.[2]
Un elemento centrale della sua pratica è il rapporto tra opera e ambiente. In progetti site-specific come Opera Bosco Artemisia (2009–2012), l’artista adotta un approccio non invasivo, lasciando che il paesaggio naturale influenzi la composizione.[2] Alcune sculture in cellophane, ad esempio, esplorano la tensione tra trasparenza e opacità, rivelando un interesse per la relazione tra superficie e profondità.[2]
Anche nel design, Arminio sviluppa oggetti che interagiscono con lo spazio circostante, come dimostra la trasformazione della sua casa romana in un ambiente espositivo permanente. Secondo Open House Roma, si tratta di "un esempio di abitazione d’artista dove pittura, scultura e design convivono in equilibrio", con una stretta integrazione tra opere e architettura.[6]
Mostre selezionate
modifica- 1991 – La pietra e il mare, Riccione
- 1992 – Elementaria, Montemiletto
- 1997 – Sans Papiers, a cura di Achille Bonito Oliva[3]
- 2009–2012 – Opera Bosco Artemisia, Calcata[2]
- 2014 – VeneziArchiNature, Biennale di Architettura di Venezia[4]
- 2022 – Rifare l’orlo. Stati e moti del plasma, Castello Ducale, Bisaccia[7]
- 2023 – Rifare l’orlo, Belvedere di San Leucio, Caserta[8]
- 2024 – Rifare l’orlo, Complesso Monumentale San Lorenzo Maggiore, Napoli[9]
Note
modifica- ^ poliscritture, Ricordando Pietrantonio Arminio, su POLISCRITTURE, 17 dicembre 2024. URL consultato il 19 luglio 2025.
- ^ a b c d e f g h https://www.poliscritture.it/2024/12/17/ricordando-pietrantonio-arminio/
- ^ a b https://biblioteca.rivistasegno.eu/prodotto/sans-papiers/
- ^ a b https://www.artribune.com/mostre-evento-arte/veneziarchinature-nasce-e-rinasce/
- ^ https://www.vanityfair.it/viaggi-traveller/weekend/2018/05/10/open-house-roma-2018-architettura-da-scoprire
- ^ a b https://www.openhouseroma.org/extra/pdf/GUIDA_OHR2018.pdf
- ^ https://sistemairpinia.provincia.avellino.it/it/eventi/rifare-lorlo-stati-e-moti-del-plasma-bisaccia-la-mostra-dedicata-pietrantonio-arminio
- ^ https://www.comune.caserta.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_3032.html
- ^ https://www.artribune.com/mostre-evento-arte/rifare-lorlo/