Bozza:Valentino Catricalà

Valentino Catricalà (Roma, 1984) è un critico d'arte italiano. Curatore e studioso di arte contemporanea, è specializzato nel rapporto tra arte, tecnologia e media.[1]

Formazione

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Catricalà ha conseguito il dottorato di ricerca in Studi sui Media presso l’Università Roma Tre, con una ricerca incentrata sulla media art e le tecnologie digitali.[2] Ha svolto periodi di ricerca presso istituzioni internazionali, tra cui lo Zentrum für Kunst und Medien (ZKM) di Karlsruhe, la Tate Modern di Londra e l’Università di Dundee.[3]

Approccio curatoriale

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Il lavoro curatoriale di Catricalà si concentra sul rapporto fra innovazione tecnologica e linguaggi artistici. In interviste ha sottolineato la necessità di studiare i media non solo come strumenti, ma come soggetti critici capaci di trasformare l’esperienza estetica e il ruolo del pubblico.[4] La sua ricerca si muove tra arte contemporanea, media studies e innovazione tecnologica, con un approccio interdisciplinare che unisce attività accademica e curatela espositiva.[5]

Mostre e progetti

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Nel 2015 ha fondato il Media Art Festival, ospitato al MAXXI di Roma e promosso dalla Fondazione Mondo Digitale.[6] Tra i progetti curati figurano:

  • Euphoria – Art is in the Air (Roma, La Nuvola, 2024-2025), mostra dedicata alla inflatable art, con installazioni di artisti internazionali.[7]
  • Io dico Io – I say I (MAXXI, Roma, 2021), curatela della sezione digitale.[8]
  • Apocalypse (Galleria Nicola Pedana, Caserta, 2019).[9]
  • SODA Opening Exhibition presso la School of Digital Arts (Manchester, 2021).[10]

Ha inoltre collaborato con istituzioni come Palazzo delle Esposizioni (Roma), Museo Riso (Palermo), Hermitage (San Pietroburgo), Minnesota Street Project (San Francisco), Media Center (New York), Fondazione Stelline (Milano) e Istituti Italiani di Cultura all’estero.[11]

Ruoli istituzionali

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Catricalà è docente e curatore presso la School of Digital Arts (SODA) della Manchester Metropolitan University, dove dirige la Modal Gallery.[11] È art consultant per il Sony CS Lab di Parigi e curatore della sezione Arte di Maker Faire – The European Edition.[11] Nel 2024 è stato nominato membro del consiglio di amministrazione dello ZKM di Karlsruhe.[12] Nel 2025 è entrato nell’Advisory Board di ESEA Contemporary a Manchester.[13] Nello stesso anno è stato selezionato tra i dieci finalisti per la curatela del Padiglione Italia alla Biennale Arte di Venezia 2026.[14]

Pubblicazioni

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Catricalà è autore di volumi e saggi, tra cui:

  • Media Art. Prospettive delle arti verso il XXI secolo. Storie, teorie, preservazione, Mimesis, Milano 2016, ISBN 9788857534985.[15]
  • The Artist as Inventor. Investigating Media Technology Through Art, Rowman & Littlefield, Londra 2021.[11]
  • Art and Technology in the Third Millennium. Scenarios and Protagonists, Electa, Milano 2020.[11]
  • Le meraviglie dell’avanguardia. Arte e tecnologia all’inizio del Novecento, Carocci, Roma 2024, ISBN 9788829022526.[16]
  • Curatela del volume Quayola (con Nadim Samman), Skira, Milano 2021, ISBN 9788857246208.[17]

Bibliografia selezionata

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  • Valentino Catricalà, Media Art. Prospettive delle arti verso il XXI secolo. Storie, teorie, preservazione, Mimesis, Milano 2016.
  • Valentino Catricalà, The Artist as Inventor. Investigating Media Technology Through Art, Rowman & Littlefield, 2021.
  • Valentino Catricalà, Art and Technology in the Third Millennium. Scenarios and Protagonists, Electa, Milano 2020.
  • Valentino Catricalà, Le meraviglie dell’avanguardia. Arte e tecnologia all’inizio del Novecento, Carocci, Roma 2024.

Collegamenti esterni

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