CUS Trieste
L'ASD Centro Universitario Sportivo Trieste, più comunemente CUS Trieste, è una società polisportiva studentesca italiana, filiazione sportiva dell'Università di Trieste. Istituita nel 1929 come GUF Trieste, fu rifondata nel 1946 e affiliata al Centro Universitario Sportivo Italiano (CUSI) alla nascita di quest'ultimo organismo nel 1947.
CUS Trieste | |
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Colori sociali | blu · giallo |
Dati societari | |
Città | Trieste |
Paese | ![]() |
Federazione | FederCUSI |
Fondazione | 1929 |
Presidente | Michele Pipan |
Discipline | |
Sito web ufficiale | |
Tra gli atleti provenienti dal CUS Trieste che hanno rappresentato l'Italia a livello internazionale figurano il nuotatore Franco Del Campo e la giavellottista Elisabetta Marin.
Storia
modificaLa polisportiva traccia le sue origini ai primi mesi del 1929, quando a Trieste si formò il Gruppo universitario fascista Trieste[1] che già al debutto schierava importanti sezioni quali pallacanestro, tennis, calcio e scherma[1]. Pochi anni dopo giunse anche la sezione rugby, che nel 1935 iscrisse la propria squadra alla Divisione Nazionale, nome all'epoca del massimo campionato di tale disciplina[2].
Con la caduta del fascismo sopravvenne anche lo scioglimento dei GUF; dopo la guerra, a fine 1945 un gruppo di studenti si raggruppò nel Comitato Universitario Sportivo di Trieste sotto l'informale approvazione del rettore dell'ateneo giuliano[3], anche se non poté partecipare con una propria rappresentativa a una manifestazione nazionale universitaria organizzata a Pisa; Trieste decise quindi di farsi capofila di un'organizzazione nazionale unitaria di sport studenteschi, e dopo essersi costituita in C.U.S. nel 1946, fu la seconda polisportiva d'ateneo, dopo Padova, ad aderire al neonato CUSI[3].
La nuova polisportiva partì senza praticamente alcuna dotazione, in quanto tutto il materiale detenuto dal disciolto GUF Trieste risultava smarrito e irrintracciabile[3]; l'esordio del gruppo avvenne ai campionati universitari maschili di Bologna nell'agosto 1947 e i nazionali assoluti femminili di Merano nel settembre successivo; a seguire, diversi atleti del CUS rappresentarono l'Italia ai giochi mondiali studenteschi (progenitori delle Universiadi) a Parigi[3].
Con la trasformazione del CUSI in federazione sportiva, il CUS Trieste, al pari degli altri centri sportivi universitari, è divenuto una società sportiva autonoma ad essa affiliata, e dal 2003 porta la denominazione di Associazione Sportiva Dilettantistica "Centro Universitario Sportivo Trieste - C.U.S. Trieste" con un proprio statuto[3].
A livello agonistico il CUS Trieste presenta, al 2025, le squadre di pallavolo maschile e femminile, pallacanestro maschile e atletica leggera femminile nelle varie competizioni organizzate dalle rispettive federazioni di riferimento[4]; oltre alle citate discipline, organizza gare e corsi di beach volley, bowling, calcio, nuoto, scacchi e tennistavolo[5].
Diversi atleti cresciuti, o tesserati, per il CUS Trieste hanno gareggiato in varie competizioni internazionali: si citano, oltre ai menzionati in epigrafe Del Campo (primo nuotatore italiano a disputare, nel 1968 e 1972, due finali olimpiche) e Marin (portacolori azzurra ad Atene nel 2004), anche l'ostacolista Nicla Mosetti, argento nel 2022 ai Giochi del Mediterraneo e la velocista sammarinese Martina Pretelli, esponente della Repubblica sul Titano in varie edizioni dei campionati mondiali e alle Olimpiadi di Londra del 2012.
Note
modifica- ^ a b Lo sport al G.U.F., in Trieste sportiva, Lo sport fascista, vol. 6, n. 2, Milano, 1º giugno 1929, p. 72. URL consultato il 27 marzo 2025.
- ^ Il campionato di pallaovale, in il Littoriale, 21 dicembre 1935, p. 6. URL consultato il 27 marzo 2025.
- ^ a b c d e La storia, su cus.units.it, CUS Trieste. URL consultato il 27 marzo 2025 (archiviato il 10 agosto 2024).
- ^ Agonismo, su cus.units.it, CUS Trieste. URL consultato il 27 marzo 2025 (archiviato il 10 dicembre 2024).
- ^ Tornei e gare, su cus.units.it, CUS Trieste. URL consultato il 27 marzo 2025 (archiviato il 10 dicembre 2024).
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su cus.units.it.