Caleidociclo
Il caleidociclo è un anello[non chiaro] tridimensionale composto da tetraedri con la peculiare caratteristica di avere cerniere[non chiaro] flessibili che ne consentono il continuo ribaltamento verso l'interno. Il termine "caleidociclo" deriva dall'unione dalle parole greche "kalós" (bello), "eîdos" (figura) e "kŷklos" (anello).[1]

Esperimenti pratici hanno determinato che sei è il numero minimo di tetraedri necessari a comporre un caleidociclo.[2]
Oltre all'interesse matematico questi solidi hanno acceso l'interesse artistico, prestandosi, una volta decorati, alla realizzazione di oggetti mutevoli.[2] Antesignano in tali esercizi, è stato l'artista olandese Maurits Cornelis Escher che ha sfruttato la ciclicità di alcuni suoi lavori tentando di riprodurli su oggetti geometrici solidi volendo ottenere la continuità assoluta.[3] Tali tentativi sono stati coronati da successo solo dopo la morte dell'artista, con la scoperta delle proprietà dei caleidocicli.[4]
Note
modifica- ^ Schattschneider e Walker, p. 9.
- ^ a b Schattschneider e Walker, p. 10.
- ^ Schattschneider e Walker, p. 14.
- ^ Schattschneider e Walker, pp. 16-17.
Bibliografia
modifica- Doris Schattschneider e Wallace Walker, M. C. Escher. Caleidocicli, traduzione di Luciana Caglioti, Berlino, Taschen, 1990, ISBN 3-89450-181-2.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Caleidociclo