Capreomicina
La capreomicina è un composto chimico di formula C50H88N28O15[1] che in condizioni standard si presenta come una polvere amorfa, inodore, di colore bianco giallastra.[2]
Capreomicina | |
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Nome IUPAC | |
(3S)-3,6-diamino-N-[[(2S,5S,8E,11S,15S)-15-amino-11-[(4R)-2-amino-3,4,5,6-tetrahydropyrimidin-4-yl]-8-[(carbamoylamino)methylidene]-2-(hydroxymethyl)-3,6,9,12,16-pentaoxo-1,4,7,10,13-pentazacyclohexadec-5-yl]methyl]hexanamide; (3S)-3,6-diamino-N-[[(2S,5S,8E,11S,15S)-15-amino-11-[(4R)-2-amino-3,4,5,6-tetrahydropyrimidin-4-yl]-8-[(carbamoylamino)methylidene]-2-methyl-3,6,9,12,16-pentaoxo-1,4,7,10,13-pentazacyclohexadec-5-yl]methyl]hexanamide | |
Nomi alternativi | |
crepreomycine | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C50H88N28O15 |
Massa molecolare (u) | 668.706 g/mol |
Numero CAS | |
Codice ATC | J04 |
PubChem | 135483770 |
DrugBank | DBDB00314 |
SMILES | [H][C@@]1(CCN=C(N)N1)[C@]1([H])NC(=O)\C(NC(=O)[C@H](CNC(=O)C[C@@H](N)CCCN)NC(=O)[C@H](C)NC(=O)[C@@H](N)CNC1=O)=C/NC(N)=O.[H][C@@]1(CCN=C(N)N1)[C@]1([H])NC(=O)\C(NC(=O)[C@H](CNC(=O)C[C@@H](N)CCCN)NC(=O)[C@H](CO)NC(=O)[C@@H](N)CNC1=O)=C/NC(N)=O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Costante di dissociazione acida (pKa) a {{{Ka_temperatura}}} K | 10,62 |
Costante di dissociazione basica (pKb) a {{{Kb_temperatura}}} K | 10,3 |
Solubilità in acqua | 1,48 mg/mL |
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua | - 9,609 |
Dati farmacologici | |
Categoria farmacoterapeutica | anti micobatteri |
Teratogenicità | classe C |
Dati farmacocinetici | |
Metabolismo | renale |
Escrezione | renale |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | Topo: 514 mg/kg (sottocutanea) |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | --- |
Storia
modificaÈ stato isolato per la prima volta nel 1960.
Caratteristiche strutturali e fisiche
modificaSi tratta di un polipeptide ciclico, simile alla viomicina, formato da 4 anelli. Sotto forma di pirosolfato risulta solubile in acqua,[1] mentre è praticamente insolubile nella maggior parte dei solventi organici.[2][3]
Carica fisiologica | +3 |
N. di atomi pesanti | 93 |
N. di accettori di legami a idrogeno | 23 |
N. di donatori di legami a idrogeno | 27 |
N. di legami ruotabili | 19 |
N. di centri stereocentrici atomici | 12 |
N. di elementi sterogenici definiti | 2 |
Massa monoisotopica | 1.320,69839421 u |
Superficie polare | 737 Ų |
Rifrattività | 162,2 m3/mol |
Polarizzabilità | 65,97 Å3 |
Abbondanza e disponibilità
modificaViene prodotto naturalmente da S. capreolus.[1][5]
Reattività e caratteristiche chimiche
modificaIl composto risulta stabile in soluzione acquosa a pH 4 - 8 e instabile in soluzioni fortemente acide o fortemente basiche.[3]
Farmacologia e tossicologia
modificaFarmacocinetica
modificaNon viene assorbita in quantità significative dal tratto gastrointestinale e deve essere somministrata per via parenterale.[1] Dopo la somministrazione intramuscolare di una singola dose di 1 g di capreomicina in adulti sani, si raggiungono Cmax di capreomicina comprese tra 20 e 47 µg/mL entro 1-2 ore (in media 28 e 32 µg/mL rispettivamente a 1 e 2 ore).[6]
Le concentrazioni plasmatiche del farmaco sono in media di 10 µg/mL a 6 ore e inferiori a 1 µg/mL a 24 ore. Dopo la somministrazione di una singola dose di 1 g per via intramuscolare o per infusione endovenosa della durata di 1 ora, l'AUC era simile per entrambe le vie di somministrazione.[6]
Tuttavia, le concentrazioni massime di capreomicina nel siero dopo infusione endovenosa erano del 30% più alte rispetto a quelle dopo iniezione intramuscolare.[6] Il composto non diffonde nel liquido cefalorachidiano.[7]
L'emivita plasmatica della capreomicina nei pazienti con funzione renale normale è di 4-6 ore. Le concentrazioni plasmatiche di capreomicina sono più elevate e l'emivita è prolungata nei pazienti con funzionalità renale compromessa.[6]
La capreomicina viene escreta principalmente invariata nelle urine attraverso la filtrazione glomerulare.[7] Le concentrazioni urinarie erano in media di 1,68 mg/mL (volume urinario medio di 228 mL) durante le 6 ore successive alla somministrazione di una dose di 1 g.[8]
I risultati degli studi sugli animali suggeriscono che piccole quantità del farmaco possono essere anche escrete nella bile. Dopo la somministrazione intramuscolare di una singola dose di 1 g di capreomicina in adulti con funzione renale normale, circa il 52% della dose viene eliminato nelle urine entro 12 ore.[7]
Farmacodinamica
modificaSi sa poco sul meccanismo d'azione esatto della capreomicina, ma si ritiene che inibisca la sintesi proteica legandosi all'unità ribosomiale 70S. La capreomicina si lega anche a componenti della cellula batterica, causando la produzione di proteine anormali. Queste proteine sono necessarie per la sopravvivenza dei batteri, pertanto, la produzione di queste proteine anormali risulta essere fatale per i batteri.[1]
Effetti del composto e usi clinici
modificaÈ utilizzato come farmaco di 2° linea per il trattamento della tubercolosi.[1][9] Mostra resistenza crociata con alcuni aminoglicosidi (neomicina e kanamicina) e ne condivide alcune proprietà, motivo per cui viene generalmente inserita all'interno di questa classe di antibiotici[10][11][12] sebbene ne sia strutturalmente differente.[12]
Controindicazioni ed effetti collaterali
modificaPresenta come effetti collaterali nefrotossicità e ototossicità, similmente agli aminoglicosidi.[13][14]
Tossicologia
modificaIpokaliemia, ipocalcemia, ipomagnesiemia e un disturbo elettrolitico simile alla sindrome di Bartter sono stati segnalati in pazienti con tossicità da capreomicina.[1]
Note
modifica- ^ a b c d e f g h (EN) Capreomycin, su go.drugbank.com. URL consultato il 28 aprile 2025.
- ^ a b Remington's pharmaceutical sciences. XIII ed. Editor-in-Chief Eric W. Martin. Mack Publishing Co., Easton, Pa., 1965. xii + 1954 pp. 21 × 29 cm. Price $23.50, in Journal of Pharmaceutical Sciences, vol. 55, n. 9, 1966-09, pp. 993, DOI:10.1002/jps.2600550934. URL consultato il 28 aprile 2025.
- ^ a b The Merck Index: An Encyclopedia of Chemicals, Drugs, and Biologicals, 14th ed. Edited by Maryadele J. O'Neil (Editor), Patricia E. Heckelman (Senior Associate Editor), Cherie B. Koch (Associate Editor), and Kristin J. Roman (Assistant Editor). Merck and Co., Inc.: Whitehouse Station, NJ. 2006. 2564 pp. $125.00. ISBN 0-911910-00-X., in Journal of the American Chemical Society, vol. 129, n. 7, 6 gennaio 2007, pp. 2197–2197, DOI:10.1021/ja069838y. URL consultato il 28 aprile 2025.
- ^ (EN) PubChem, Capreomycin, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 28 aprile 2025.
- ^ Hawley's Condensed Chemical Dictionary, 15th ed By Richard J. Lewis, Sr. John Wiley & Sons, Inc.: Hoboken, NJ. 2007. x + 1380 pp. $150.00. ISBN 978-0-471-76865-4., in Journal of the American Chemical Society, vol. 129, n. 16, 20 marzo 2007, pp. 5296–5296, DOI:10.1021/ja0769144. URL consultato il 28 aprile 2025.
- ^ a b c d ASHP Practitioner Recognition Program—2008 Fellows of the American Society of Health-System Pharmacists, in American Journal of Health-System Pharmacy, vol. 65, n. 13, 1º luglio 2008, pp. 1284–1284, DOI:10.2146/sp080001. URL consultato il 28 aprile 2025.
- ^ a b c (EN) PubChem, Hazardous Substances Data Bank (HSDB) : 3211, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 28 aprile 2025.
- ^ DailyMed, su dailymed.nlm.nih.gov. URL consultato il 28 aprile 2025.
- ^ (EN) xPharm: The Comprehensive Pharmacology Reference, su ScienceDirect. URL consultato il 14 aprile 2023.
- ^ M. J. Brown e Pankaj Sharma, Clinical pharmacology., 11th ed., Churchill Livingstone, 2012, ISBN 978-0-7020-5113-5, OCLC 895046482. URL consultato il 7 maggio 2023.
- ^ Navneet Kumar, Textbook of neurology, 2015, ISBN 978-81-203-4243-9, OCLC 935462907. URL consultato il 7 maggio 2023.
- ^ a b Capreomycin, National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases, 2012. URL consultato il 7 maggio 2023.
- ^ (EN) Meenakshi R. Ramanathan, Crystal K. Howell e James M. Sanders, Chapter 28 - Drugs in tuberculosis and leprosy, collana A Worldwide Yearly Survey of New Data in Adverse Drug Reactions, vol. 41, Elsevier, 1º gennaio 2019, pp. 321-338, DOI:10.1016/bs.seda.2019.08.010. URL consultato il 7 maggio 2023.
- ^ (EN) Z. Ma, A. M. Ginsberg e M. Spigelman, 7.24 - Antimycobacterium Agents, Elsevier, 1º gennaio 2007, pp. 699-730, DOI:10.1016/b0-08-045044-x/00224-8, ISBN 978-0-08-045044-5. URL consultato il 7 maggio 2023.