Carmageddon: Reincarnation
Carmageddon: Reincarnation è un videogioco di guida e combattimento con le macchine sviluppato da Stainless Games e pubblicato nel 2015. Il gioco è un reboot della serie Carmageddon iniziata nel 1997. Si gioca correndo in circuiti e distruggendo veicoli e investendo pedoni o nemici per fare punti.[1][2][3][4]
| Carmageddon: Reincarnation videogioco | |
|---|---|
| Piattaforma | Microsoft Windows, PlayStation 4, Xbox One |
| Data di pubblicazione | Windows: Max Damage |
| Genere | Simulatore di guida |
| Origine | Regno Unito |
| Sviluppo | Stainless Games |
| Pubblicazione | Stainless Games |
| Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
| Periferiche di input | Gamepad, tastiera, DualShock 4, controller Xbox |
| Supporto | Download, Blu-ray Disc |
| Distribuzione digitale | Steam, PlayStation Network, Xbox Live |
| Fascia di età | ESRB: M · OFLC (AU): MA · PEGI: 18 |
| Serie | Carmageddon |
| Preceduto da | Carmageddon TDR 2000 |
Modalità di gioco
modificaIl gioco è simile agli altri della serie. Si possono fare le gare in tre modi: distruggere le macchine avversarie, investire tutti i pedoni o passare dai checkpoint.[1][2][3] Ci sono molti veicoli diversi e ognuno ha caratteristiche proprie e power-up sparsi nei livelli che fanno cose strane come congelare avversari, lanciare mine, respingere pedoni o usare oggetti strani tipo incudini.[1][2][3] Ci sono anche modalità nuove tipo Checkpoint Stampede e Pedestrian Hunt dove bisogna prendere punti seguendo pedoni o checkpoint e si possono rubare punti agli altri.[2][3] Alcune parti dei livelli però sono fatte male e possono far perdere il controllo della macchina per colpa di ostacoli messi a caso.[3]
Sviluppo
modificaLa serie Carmageddon è iniziata nel 1997 con un gioco sviluppato da Stainless Games e pubblicato con Sales Curve Interactive e Interplay.[4] Il gioco era già famoso per essere violento, perché bisognava investire pedoni in città e campagna e distruggere le macchine avversarie, questo creò scandalo e censura in vari paesi.[4] In Italia i pedoni vennero sostituiti con zombie o robot e il sangue diventò verde per poter vendere il gioco.[3] Nonostante questo molti critici e giocatori lo apprezzarono.[4] Dopo il primo gioco ci fu la espansione Splat Pack e la versione completa Max Pack con il gioco e l’espansione e anche alcune cose extra come guide e gadget.[4] Poi vennero Carmageddon II: Carpocalypse Now (1998) e Carmageddon TDR 2000 (2000) sviluppato dalla Torus, che mantenevano quasi tutto del primo gioco e aggiungevano la possibilità di riparare le macchine e potenziarle e un po' di IA migliorata dei nemici.[4] Dopo 15 anni dall’ultimo gioco, Stainless Games ha realizzato Carmageddon: Reincarnation finanziato su Kickstarter con un supporto della community e 3.5 milioni di dollari per fare anche le versioni per console nuove.[4] L’idea era di riportare lo spirito del gioco originale e aggiornare grafica e meccaniche senza cambiare troppo il gameplay.[1][2]
Aspetti tecnici
modificaIl gioco ha grafica migliore dei giochi vecchi con macchine dettagliate e danni visibili.[1][3] Però molte recensioni dicono che le macchine sembrano di plastica e le città o campi sono semplici e poco realistici.[3] Il gioco ha anche problemi di ottimizzazione con frame rate che scende e blocchi dell’immagine anche su computer potenti.[1][2][3]
Accoglienza
modificaLe recensioni sono miste. Alcuni apprezzano che il gioco sia come i vecchi, con il gameplay violento, i danni alle macchine e i power-up.[1][2][3] Altri criticano la grafica povera, IA dei nemici instabile, problemi di ottimizzazione e alcuni livelli frustranti.[1][2][3] Nonostante i problemi molti dicono che il gioco diverte ancora per le esplosioni e l’umorismo nero.[1][2][3]
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i Richie Shoemaker, Carmageddon: Reincarnation review, su Eurogamer, 29 maggio 2015. URL consultato il 30 settembre 2025.
- ^ a b c d e f g h i Rick Lane, Carmageddon: Reincarnation is still a bit of a mess - although it is a glorious one, su Eurogamer, 19 marzo 2015. URL consultato il 30 settembre 2025.
- ^ a b c d e f g h i j k l Simone Marcocchi, Carmageddon: Reincarnation - Killer racing, su Multiplayer.it, 27 maggio 2015. URL consultato il 30 settembre 2025.
- ^ a b c d e f g Simone Rampazzi, Carmageddon: Reincarnation, su GameSurf, 31 maggio 2015. URL consultato il 30 settembre 2025.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su carmageddon.com (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2016).
- (EN) Carmageddon: Reincarnation, su MobyGames, Blue Flame Labs.