Castello d'Eu
Il Castello d'Eu (in lingua francese: Château d'Eu) è un castello francese, situato di città di Eu, nel dipartimento di Senna Marittima e quindi nella regione di Normandia, che fu costruito originariamente tra il Medioevo ed il XVI secolo e poi ristrutturato tra il XVIII ed il XIX secolo. Inizialmente proprietà della famiglia Guisa, passò nelle mani di Anna Maria Luisa d'Orléans, che acquisto la contea d'Eu, così da allora il castello divenne possedimento della casa d'Orléans. Viene ricordato soprattutto per essere stato una delle residenze preferite del re dei Francesi, Luigi Filippo, che qui accolse la regina Vittoria del Regno Unito nel 1843 e due anni dopo, nel 1845. Il castello ospita il "Museo Luigi Filippo". Nel 1987, il castello, le sue dipendenze e il parco sono stati classificati monumento storico dal Ministero francese della cultura
| Castello d'Eu Château d'Eu | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | Normandia |
| Località | Eu |
| Coordinate | 50°02′58″N 1°25′01″E |
| Informazioni generali | |
| Condizioni | In uso |
| Costruzione | XVI - XVII secolo |
| Uso | municipio e museo |
| Realizzazione | |
| Architetto | Pierre Fontaine Eugène Viollet-le-Duc |
| Proprietario | città di Eu |
| Committente | Enrico di Guisa |
Storia
modificaOrigine
modificaL'origine del castello d'Eu risale al Medioevo, quando, sotto il nome di "castrum Auga", costituiva uno degli elementi essenziali per la difesa del ducato di Normandia al confine settentrionale, di fronte alla contea delle Fiandre. Il castello d'Eu è menzionato già nel 925 negli annali del chierico di Reims Flodoardo. Intorno al 1050, Guillaume Busac, conte di Eu, cugino del duca di Normandia, Guglielmo il Bastardo, tentò di ribellarsi all'autorità del duca, che assediò il luogo finché la guarnigione non si arrese. Nel 1475, re Luigi XI, avendo appreso che il conte di Eu aveva promesso di cedere il suo castello a Edoardo IV d'Inghilterra, ordinò la completa distruzione della fortezza, ed Eu fu incendiata. Cinque anni dopo, nel 1480, fu costruito da Giovanni di Borgogna una modesta rocca sulle rovine del vecchio castello; sarebbe trascorso un secolo intero prima della costruzione di un vasto e sontuoso castello[1].
Enrico I, detto "lo Sfregiato" (1550-1588), duca di Guisa, fu responsabile della costruzione del castello a forma di U nel 1578, aiutato dalla moglie Caterina di Clèves (1548-1633), la cui famiglia possedeva la contea di Eu. Nato nella potente famiglia dei Guisa, Enrico, crebbe alla corte francese, dove ebbe modo di conoscere i futuri re di Francia, Francesco II, Carlo IX ed Enrico III. Leader della potente Lega cattolica durante le guerre di religione, si oppose alla politica di Enrico III nei confronti dei protestanti, che considerava troppo timida. Dopo aver costretto il re e la sua corte a lasciare Parigi dopo il "Giorno delle Barricate" e a convocare gli Stati Generali a Blois, fu sospettato di essere un agente degli spagnoli e di voler prendere il potere. Enrico III lo fece assassinare al Castello di Blois.
Gli Orléans
modificaLa principessa Anna Maria Luisa d'Orléans (1627-1693), duchessa di Montpensier, nota come "la Grande Signora", acquistò la contea di Eu nel 1660 e intraprese rapidamente importanti lavori di ristrutturazione per migliorare e abbellire il castello di Eu: fece realizzare un giardino alla francese, con un piccolo castello nel parco, che divenne rapidamente il serraglio, e un padiglione che permetteva alla principessa di ammirare il mare. La sua ricca collezione di ritratti è uno dei contributi più significativi al castello. Anna Maria Luisa d'Orléans era figlia di Gastone d'Orléans e, come tale, cugina di Luigi XIV. Avendo ereditato numerosi beni e titoli alla morte della madre, Maria di Borbone-Montpensier, divenne una delle persone più ricche del regno. Dotata di un carattere forte e di un temperamento ribelle, questa principessa, nipote di Enrico IV di Borbone, visse in esilio nel suo castello di Eu dopo aver partecipato attivamente alla Fronda, dove fece sparare i cannoni contro le truppe reali[1][2].
Anna Maria Luisa, coinvolta in un'unione segreta con Antoine Nompar de Caumont, duca di Lauzun, non ebbe discendenza e così donò la contea di Eu a Luigi Augusto di Borbone, duca del Maine (1670-1736), il maggiore dei figli illegittimi di Luigi XIV di Francia e di Madame de Montespan, la sua favorita. Alla morte del duca, il castello passò al figlio Luigi Augusto di Borbone-Francia (1700-1755) e poi al fratello di quest'ultimo Luigi Carlo di Borbone (1701-1775), conte d'Eu, il quale, morto senza discendenti, designò come erede il primo cugino, Luigi Giovanni Maria di Borbone, duca di Penthièvre (1725-1793). Il duca si adoperò, dal 1775 al 1793, per il mantenimento della tenuta. Considerato l'uomo più ricco del suo tempo, il duca di Penthièvre sposò Maria Teresa Felicita d'Este, nel 1744. La coppia ebbe sette figli, ma solo due raggiunsero la vita adulta: Luigi Alessandro di Borbone (1747-1768), principe di Lamballe, morto all'età di 20 anni, che sposò Maria Teresa Luisa di Savoia-Carignano, passata alla storia come "la principessa di Lamballe", e Luisa Maria Adelaide di Borbone-Penthièvre, che divenne duchessa d'Orléans sposando Luigi Filippo II di Borbone-Orléans.
Il duca di Penthièvre fu rimase inncuo durante la Rivoluzione francese, ma subì le ripercussioni degli eventi che colpirono la sua famiglia, in particolare la terribile morte della nuora, la principessa di Lamballe, linciata durante i massacri di settembre del 1792. Morì nel marzo del 1793, vicino a Vernon, nel suo castello di Bizy, in Normandia. L'unica figlia che gli sopravvisse alla morte era Maria Adelaide, duchessa d'Orléans, costretta all'esilio nel 1797. Attraverso sua figlia, il duca di Penthièvre fu il nonno di Luigi Filippo, futuro re dei Francesi. Il Castello d'Eu fu sequestrato durante la Rivoluzione. All'inizio del Primo Impero, il castello d'Eu fu assegnato alla residenza senatoriale di Rouen e per un certo periodo fu abitato da Antoine-Guillaume Rampon. In questo periodo, l'ala rivolta a nord con vista sul fiume Bresle, che ospitava uno scalone d'onore, una galleria, una sala delle guardie e una cucina, fu demolita[1].
Nel 1811, il castello entrò a far parte del dominio della corona imperiale; l'architetto Pierre-François-Léonard Fontaine supervisionò alcuni dei lavori per conto di Napoleone Bonaparte. Durante la prima Restaurazione, nel 1814, i suoi possedimenti furono restituiti alla duchessa d'Orléans, che non arrivò a Eu fino al 1818. Alla sua morte, nel 1821, i possedimenti di Eu passarono a suo figlio, il duca d'Orléans, il futuro re Luigi Filippo. Sostenitore della Rivoluzione francese, Luigi Filippo (1773-1850), soprannominato "Philippe-Egalité" durante gli anni ribelli, prese parte alle battaglie di Valmy e Jemappes. Bandito dal governo rivoluzionario, Luigi Filippo andò in esilio e, dopo aver viaggiato in Svizzera, Scandinavia e Stati Uniti, nel 1809 sposò Maria Amelia delle Due Sicilie, figlia di Ferdinando I di Borbone, dalla quale ebbe dieci figli. Luigi Filippo tornò in Francia durante la Restaurazione e recuperò parte dei suoi beni. Ammiratore del regime britannico, che prese a modello, la Rivoluzione del 1830 lo portò al potere e Luigi Filippo infatti fu quindi proclamato re dei Francesi dalla Camera dei deputati e rimase sul trono fino ai moti del 1848. Durante la sua reggenza, Il castello d'Eu divenne una delle residenze preferite di re Luigi Filippo, difatti la tenuta subì numerose modifiche sotto la guida del sovrano. Appassionato di architettura e storia, fu sotto la sua guida che la tenuta conobbe il suo massimo sviluppo. Nel 1827, l'architetto Pierre-François-Léonard Fontaine iniziò i lavori di ristrutturazione per rendere il castello più confortevole. I dipinti ereditati dalla Grande Mademoiselle furono restaurati e importanti commissioni furono affidate alle migliori aziende dell'epoca per l'arredamento del castello. Prima di costruire gli edifici, furono acquistate e poi smantellate diverse case tra la collegiata e il castello. La demolizione dell'abbazia durante la rivoluzione lasciò inoltre spazio sufficiente all'architetto Pierre-Léonard Fontaine per realizzare il nuovo complesso. La costruzione iniziò nel 1827 e i lavori strutturali furono completati due anni dopo[1].
Nel 1844, Luigi Filippo completò le dipendenze del castello aggiungendo un nuovo gruppo di edifici dall'altro lato di Place Isabelle d'Orléans-Bragance. Questo complesso di edifici, che si estende lungo l'attuale Rue Jean Duhornay, fu venduto nel 1848, dopo la caduta della Monarchia di Luglio, prima nel 1852 e poi nel 1855 alla città di Eu. Il comune vi insediò il suo nuovo municipio. Oltre al municipio, al giudice di pace, al tribunale di commercio e alla scuola, il progetto prevedeva l'installazione di un teatro, ancora oggi esistente. Durante il suo regno, Luigi Filippo ricevette qui due volte la regina Vittoria del Regno Unito, dal 3 al 7 settembre 1843 e dall'8 al 10 settembre 1845[3], dando così inizio all'intesa cordiale tra Francia e Regno Unito. Nel 1845, al castello di Eu fu costruita una "Galleria Vittoria" per commemorare queste visite diplomatiche. Ospitava diverse opere dei pittori Winterhalter, Isabey, Morel-Fatio e Lami, che ripercorrevano le principali tappe dell'Intesa Cordiale. Questa galleria fu demolita negli anni 1870s durante i lavori di ristrutturazione.
Tuttavia, dopo i moti del 1848 e l'abdicazione di Luigi Filippo, la Casa d'Orléans fu costretta all'esilio e si ritirò oltre Manica, e la tenuta fu nuovamente sequestrata. Alla morte del padre, Ferdinando Filippo d'Orléans, Luigi Filippo Alberto (1838-1894), ricevette il titolo di conte di Parigi alla nascita e divenne così erede al trono di suo nonno, re Luigi Filippo. Rientrato in Francia nel 1871, il conte di Parigi prese possesso del suo castello d'Eu dopo la caduta di Napoleone III. Intraprese importanti lavori di ristrutturazione, diretti a partire dal 1872 dall'architetto Eugène Viollet-le-Duc, il quale lavorò a questo progetto dal 1874 al 1879. Dotò il castello di un nuovo sistema di illuminazione e di riscaldamento centralizzato. Disegnò anche gli arredi e alcuni dei mobili che ancora oggi compongono gli interni del Museo Louis-Philippe[1][2].
Il parco del Castello d'Eu fu poi arricchito con nuove strutture, in particolare per migliorare la circolazione e la qualità dell'acqua e per alimentare il castello con il gas. Strutture più antiche, come il "Padiglione Montpensier", progettato nel XVII secolo, la fontana del giardino alla francese e il tavolo di Guise, furono restaurate. La ricchezza e la coerenza di questo progetto sono rappresentative dell'opera di questa figura di spicco del XIX secolo, influenzata tanto dalla storia delle tecniche quanto dalle sue ricerche nel campo del restauro. Luigi Filippo, conte di Parigi, andò nuovamente in esilio nel 1886 a seguito dell'approvazione di una legge che obbligava i capifamiglia che avevano regnato in Francia e i loro figli maggiori a lasciare il paese. Il conte di Parigi morì in Inghilterra e, a causa della legge sull'esilio, il suo corpo non fu sepolto nella cappella Reale di Dreux fino al 1958.
XIX secolo
modificaL'11 novembre 1902, un incendio distrusse quasi tutta la parte meridionale del castello. Isabella di Braganza, erede al trono imperiale del Brasile, figlia dell'imperatore Pietro II, e suo marito Gastone d'Orléans, conte d'Eu e nipote di Luigi Filippo, acquistarono il castello d'Eu nel 1905 dal loro cugino, Luigi Filippo Roberto, duca d'Orléans, figlio del conte di Parigi. I nuovi proprietari portarono a termine i lavori di restauro del castello. Questo gravoso compito fu proseguito dal loro figlio maggiore, il principe Pietro d'Orléans-Braganza, principe di Grão-Pará, padre della defunta contessa di Parigi, Isabella d'Orléans-Braganza, deceduta nel 2003; lei, insieme ai suoi fratelli e sorelle, fu l'ultima proprietaria del castello. La coppia Orléans-Braganza avviò una campagna di restauro dell'edificio, riportandolo al suo antico splendore, senza tuttavia ripristinare tutte le antiche decorazioni interne. A quel tempo, la famiglia Orléans possedeva anche la foresta di Eu, fino al 1913, quando questa importante tenuta fu acquisita dallo Stato francese per 9/10 e dal dipartimento della Senna-Inferiore per 1/10. Il conte d'Eu, Gastone, ormai vedovo, morì nel 1922 durante un viaggio in Brasile per celebrare il centenario dell'indipendenza del Paese[1].
Gli oggetti e i cimeli dei conti d'Eu portati con sé dal Brasile costituirono la base delle collezioni extraeuropee del Museo Louis-Philippe. Il loro figlio, Pietro d'Orléans-Braganza continuò i lavori di restauro del Castello d'Eu fino alla sua morte, avvenuta nel 1940. Il castello fu occupato dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale e fu infine messo in vendita nel dopoguerra, nel 1954, dagli eredi del principe, la contessa di Parigi e i suoi fratelli. Dopo molte vicissitudini, la città di Eu lo acquisì nel 1964. Dopo l'acquisizione del castello, nel 1973 il comune vi stabilì il municipio nella parte sud, mentre in quella nord fu creato il "Museo Luigi Filippo", che ospita, tra le altre cose, numerosi cimeli della Casa d'Orléans. Nel 1987, il castello, le sue dipendenze e il parco sono stati classificati monumento storico dal Ministero francese della cultura[4][1][2].
Parco
modificaLa presenza dei conti e le contesse d' Eu ha plasmato in larga misura il territorio circostante il castello. Il parco, la cui visione oggi è troppo spesso ridotta a un giardino alla francese, è stato per lungo tempo la testa di ponte di una vasta tenuta. Quest'ultima, sebbene non sia più così estesa come un tempo, rimane un elemento fondamentale del patrimonio di Eu. I dintorni del castello sono eccezionali. I terreni che lo circondano offrono l'opportunità di numerose passeggiate. Sebbene il parco debba molto alla Grande Mademoiselle, Anna Maria Luisa d'Orléans, il XIX secolo è comunque il periodo in cui la tenuta subì probabilmente il maggior numero di modifiche. Anna Maria Luisa (1627-1693) divenne proprietaria della tenuta di Eu nel 1660. Molti dei miglioramenti apportati su sua richiesta sono ancora visibili.
Il cuore di questo spazio, il giardino alla francese, circondato da possenti mura di arenaria, fu creato in quest'epoca. Situato ai piedi del giardino, il lungo laghetto risale probabilmente anch'esso all'epoca della Grande Mademoiselle. Nel XIX secolo, la tenuta subì numerosi cambiamenti sotto la guida di Luigi Filippo (1773-1850). Il suo atteggiamento nei confronti del parco del castello fu lo stesso che osservò per il suo patrimonio personale: recuperare pezzo per pezzo un'eredità dispersa dalla Rivoluzione e ampliarla. Luigi Filippo conservò il più possibile l'eredità lasciata dalla Grande Mademoiselle, ma vi aggiunse appezzamenti trattati in stile inglese. All'epoca di moda, questo approccio fu caratterizzato dall'abbandono del rigore desiderato per il giardino alla francese a favore di un layout più flessibile, più vicino alla natura. Arricchì inoltre il parco con numerose costruzioni come la ghiacciaia, vari ponti e abitazioni per i dipendenti del parco. Nel 1872, la tenuta di Eu divenne proprietà del nipote di Luigi Filippo, Luigi Filippo Alberto d'Orléans, conte di Parigi. Questo periodo fu segnato dai lavori avviati dal grande architetto Viollet-le-Duc e dai suoi collaboratori. Il parco fu poi arricchito con nuove strutture, in particolare per migliorare la circolazione e la qualità dell'acqua e per alimentare il castello con il gas. Strutture più antiche, come il "Padiglione Montpensier", progettato nel XVII secolo, la fontana del giardino alla francese e la Table des Guises, furono restaurate. La presenza dei conti d'Eu, dal 1905 in poi, non alterò significativamente l'assetto del parco. Le cartoline dell'epoca mostrano uno spazio sempre più paesaggistico e rivolto alla natura[5].
Note
modifica- ^ a b c d e f g (FR) Histoire du château Eu (76), su www.routes-touristiques.com. URL consultato il 26 agosto 2025.
- ^ a b c (FR) Le château - musée Louis-Philippe, su Ville de Eu. URL consultato il 26 agosto 2025.
- ^ (EN) Queen Victoria's Journals. RA VIC/MAIN/QVJ (W) 3 to 7 September 1843; 8 to 10 September 1845 (Princess Beatrice's copies). Accesso: 24 maggio 2013.
- ^ (FR) Ministero francese della Cultura Monumento storico
- ^ Le Château d'Eu - Musée Louis-Philippe, su www.chateau-eu.fr. URL consultato il 26 agosto 2025.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su castello d'Eu
Collegamenti esterni
modifica- Musée Louis-Philippe, website of the Association des Amis du Musée Louis-Philippe (FR)
- Le Château d'EU, su chateau-eu.fr.
- Ville d'EU, su ville-eu.fr.
