Castello di Gernstein
Il castello di Gernstein, noto anche come castel Tina (in tedesco Schloss Gernstein) è un castello che si trova nel comune di Chiusa (BZ) in Alto Adige.
Castello di Gernstein Schloss Gernstein | |
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Ubicazione | |
Stato attuale | ![]() |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Città | Chiusa |
Coordinate | 46°39′52.31″N 11°32′33.35″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello |
Inizio costruzione | XII secolo |
Condizione attuale | Privato |
Visitabile | No |
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Il luogo
modificaIl castello sorge nella Tinnetal, proprio sopra lo scorrere del rio Tina, lungo la strada che collega Chiusa a Latzfons.
Storia
modificaIl castello venne edificato verso la fine del XII secolo, da Heinrich Garre (o Gerro, ministeriale di Bressanone), dal quale prese il nome di Gerrenstein. Il suo scopo era non solo quello di sorvegliare l'antica via di comunicazione che da Bressanone portava attraverso le montagne della val d'Isarco, ma era posto anche a protezione delle miniere di rame di Villandro e della zona circostante. Venne menzionato per la prima volta in un documento scritto nell'anno 1215.
Dopo l'estinzione della famiglia dei Garre, fu concesso in feudo dal principe vescovo di Bressanone alla famiglia dei signori von Voitberg che mutarono in suo riferimento il proprio cognome in von Garnstein. Nel 1356 questa casata si ribellò al proprio padrone e, a seguito della loro sconfitta in un assedio mosso dal principe-vescovo Matthäus an der Gassen, persero il feudo e anche il fortilizio. Nel 1373 il vescovo Johann Ribi von Lenzburg infeudò il castello a suo nipote, Johann von Segesser, assieme a tutti i beni che erano stati espropriati a suo tempo ad Hans von Garrenstein (il castello, la signoria di Garrenstein e la corte di Latzfons), ma la fortezza bruciò in un rovinoso incendio poco prima del 1389.
Dato i danni ingenti subiti dal castello, venne concesso questa volta non più come feudo ma come pegno ai signori di Villandro a partire dal 1389 che ne mantennero il controllo per il successivo secolo e mezzo.
Nel 1550 il castello, tornato nel frattempo nelle disposizioni del vescovo di Bressanone, venne concesso dal cardinale Cristoforo Madruzzo in feudo ai conti von Heydorf, perdendo però d'importanza già qualche tempo dopo e cadendo definitivamente in rovina a partire dal XVI secolo.
Nel 1607 divenne di proprietà di Ludwig Lindner, maestro di camera dei vescovi di Bressanone, e dei suoi discendenti che per questo assunsero il predicato nobiliare "von Gerrenstein".
Nel 1880 il castello, ormai ridotto a rovina, fu acquistato dal tenente generale prussiano Friedrich von Gerstein-Hohenstein che lo ricostruì con l'aspetto attuale in stile neoromanico. Egli voleva un castello che portasse il nome della sua famiglia, anche se in realtà non c'era nessuna relazione con quella che lo aveva fondato. Da allora venne quindi chiamato Gernstein.
Nel 1919 fu requisito dallo Stato italiano in quanto bene di proprietà tedesca e nel 1970 fu rivenduto a privati.
Non è attualmente visitabile.
Bibliografia
modifica- Caminiti, M., Castelli dell'Alto Adige, Trento, Manfrini Editori, 1985.
Altri progetti
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