Castello di Ravendel
Il castello di Ravendel o Ravanda (dal nome arabo Ruwandan)[1] durante il Medioevo era sito a guardia della strada tra Antiochia di Siria ed Edessa. Eretto nell'XI secolo, di esso restano solo alcune rovine presso la città turca di Polateli.
Castello di Ravendel | |
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Stato | ![]() |
Regione | Provincia di Kilis |
Città | Polateli |
Coordinate | 36°52′23.43″N 37°03′13.31″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello |
Inizio costruzione | XI secolo |
Primo proprietario | Turchi selgiuchidi |
Condizione attuale | In rovina |
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Storia
modificaIl castello sorgeva su una collina sovrastante il fiume Afrin, punto altamente difendibile che già gli Ittiti avevano sfruttato a scopi militari. Non è invece certo quando sia stato costruito il castello di Ravendel, poiché almeno durante l'età antica non è ricordato tra le fortificazioni di confine tra impero bizantino e impero sasanide.[2]
Il castello dovette essere eretto all'incirca nell'XI secolo, poiché la sua prima menzione certa è del 1097, quando risulta in possesso dei turchi selgiuchidi, che lo usavano come base per lanciare razzie in Siria e Anatolia. In quell'anno tuttavia fu attaccato dall'armata crociata di Baldovino di Boulogne, che lo conquistò facilmente, facendone la propria base per stabilire la contea di Edessa, Stato del quale Ravendel fece parte per il mezzo secolo successivo.[2]
Dopo la caduta di Edessa nel 1144, Ravendel divenne una delle poche roccaforti ancora in mano crociata, ma nel 1150 fu venduta ai bizantini e persa poco dopo in favore dei turchi selgiuchidi, che tornarono a controllarla.[2] Poco dopo si sottomise al condottiero Norandino, mentre nel 1176 passo sotto il controllo di Saladino, venendo tenuta dagli ayyubidi fino alla metà del XIII secolo. Fu poi conquistata dai Mongoli e infine dai Mamelucchi, gli ultimi a sfruttare difensivamente il castello.[2]
Alla fine del XVI secolo Ravendel fu conquistata dagli Ottomani, che tuttavia non vi vedevano ulteriori necessità strategiche avendo unificato buona parte del Medio Oriente. Ravendel quindi fu lasciata andare in rovina, e ciò che ne resta si trova ad alcuni chilometri dalla città di Polateli. Le rovine di Ravendel sono accessibili, anche se la zona è pericolosa per via del terreno instabile, sotto al quale giacciono le cisterne e i sotterranei della fortezza, che tuttavia sono ad alto rischio di crollare.[2]
Note
modifica- ^ Steven Runciman, Storia delle crociate, traduzione di A. Comba e E. Bianchi, Einaudi, 2005, p. 176, ISBN 978-88-06-17481-1
- ^ a b c d e (EN) Ravanda Castle, su castles.nl.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Visita interattiva del castello di Ravendel, su 360tr.com.