Cecilio di Cartagine
Cecilio, o Ceciliano (fl. III secolo), è stato un presbitero cartaginese, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
San Cecilio | |
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Santo | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | pre canonizzazione |
Ricorrenza | 3 giugno |
Biografia e culto
modificaQuesto santo è attestato unicamente dalla vita di san Cipriano, scritta dal suo biografo, il diacono Ponzio. Secondo questa fonte, Cecilio era un prete cartaginese, che convertì alla fede cristiana Cipriano, futuro vescovo di Cartagine, teologo e scrittore ecclesiastico.[1][2]
Tuttavia, nella biografia di Ponzio questo presbitero non è chiamato Cecilio, ma Ceciliano. Probabilmente la modifica del nome fu dovuta ad un errore di san Girolamo, che nel suo De viris illustribus lo chiamo appunto Cecilio. Da qui è sorta l'identificazione, sostenuta da alcuni autori, di Cecilio di Cartagine con Cecilio Natale, di cui parla Marco Minucio Felice nel suo Octavius.[1][2]
Non sembra che Cecilio/Ceciliano abbia goduto di culto pubblico nell'antichità.[1] Con il nome di Cecilio fu inserito nel Martirologio Romano, che lo ricorda con queste parole:
Note
modificaBibliografia
modifica- Ireneo Daniele, Cecilio prete di Cartagine, santo, Bibliotheca Sanctorum, vol. III, col. 1088
- (LA) De S. Caecilio presbytero, Carthagine in Africa, in Acta Sanctorum Junii, vol. III, Parigi, 1867, pp. 264-265
- (FR) Auguste Audollent, 1. Caecilianus presbyter, Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. XI, Paris, 1949, col. 125
Collegamenti esterni
modifica- San Cecilio di Cartagine, Sacerdote, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato il 3 luglio 2025.