Chiesa cattolica in Uzbekistan

Chiesa cattolica

La Chiesa cattolica in Uzbekistan è parte della Chiesa cattolica universale, sotto la guida spirituale del Papa e della Santa Sede.

Chiesa cattolica in Uzbekistan
Anno2006
Cattolici5.000
Popolazione25 milioni
Nunzio apostolicoGiovanni d'Aniello
CodiceUZ

Benché il Cristianesimo in queste terre sia stato presente fin dal IX secolo, e nonostante il papato avesse fondato una diocesi a Samarcanda nel XIV secolo, la presenza delle circoscrizioni ecclesiastiche della Chiesa cattolica nel Paese è abbastanza recente e risale al momento dell'indipendenza della nazione, nel 1991.

Nel XIX secolo, durante la penetrazione dell'Impero Russo in Asia Centrale, si svilupparono i primi insediamenti cattolici nel territorio dell'attuale Uzbekistan, composti soprattutto da militari e coloni di origine polacca, lituana e tedesca. La prima cappella cattolica a Taškent fu consacrata nel 1883 dal cappellano militare p. Ferdinand Senčikovskij, anche se la sua presenza fu temporanea. A partire dal 1902, il lituano mons. Justinas Bonaventūra Pranaitis poté esercitare stabilmente il ministero cattolico, promuovendo la costruzione di chiese a Taškent, Samarcanda e Fergana, come quelle di Aşgabat e Kyzyl-Arvat nell'attuale Turkmenistan.[1]

Durante il periodo sovietico, la vita religiosa cattolica venne fortemente repressa. Tuttavia, negli anni '30 e '40 del Novecento, numerosi cattolici – in particolare polacchi e tedeschi del Volga – furono deportati in Uzbekistan e in altri territori dell’Asia centrale, contribuendo così a mantenere vivo il cattolicesimo, seppur in modo clandestino. Tra i protagonisti di questa pastorale nascosta si ricordano p. Michael Köhler, p. Józef Świdnicki e p. Boleslav Rutenis. Nel 1942 il vescovo militare polacco Józef Gawlina riuscì a esercitare brevemente il proprio ministero tra le truppe e i civili polacchi nel Paese[2].

Dopo l’indipendenza dell’Uzbekistan (1991), la Santa Sede stabilì relazioni diplomatiche il 17 ottobre 1992 e la presenza cattolica poté così riorganizzarsi. Papa Giovanni Paolo II ha affidato la comunità cattolica uzbeka all'Ordine dei Frati Minori Conventuali e il 29 settembre 1997 ha eretto una missione sui iuris con giurisdizione sull'intero territorio uzbeko; nel 2005 la missione sui iuris è diventata amministrazione apostolica e comprende alcune parrocchie e centri pastorali distribuiti in tutto il Paese, tra cui Bukhara, Samarcanda, Fergana e Urgench[3].

Organizzazione ed istituzioni

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Nel 2008 la Chiesa cattolica è presente sul territorio con l'amministrazione apostolica dell'Uzbekistan, di rito romano.

Alla fine del 2005 la Chiesa cattolica in Uzbekistan contava:

  • 5 parrocchie;
  • 9 preti;
  • 9 suore religiose;
  • 0 istituti scolastici;
  • 3 istituti di beneficenza.

A questa si aggiunge una circoscrizione di rito bizantino: l'amministrazione apostolica del Kazakistan e dell'Asia Centrale.

La popolazione cattolica ammontava a 4.000 cristiani, pari allo 0,016% della popolazione cioè circa ad un cittadino uzbeko su 6.000.

Da settembre 2021 l'episcopato locale fa parte della conferenza episcopale dell'Asia centrale che riunisce i vescovi delle Chiese cattoliche presenti in Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Turkmenistan e Kazakistan.[4]

Nunziatura apostolica

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La nunziatura apostolica in Uzbekistan è stata istituita nel 1994.

Nunzi apostolici

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  1. ^ SPINATO Nicola, Chiesa in rinascita sulla via della seta, avanguardia ecumenica e interreligiosa. Le attività cattoliche in Uzbekistan durante il pontificato di Giovanni Paolo II, in: MIKRUT Jan (ed.), Giovanni Paolo II e la Chiesa cattolica in Unione Sovietica e nei Paesi sorti dalla sua dissoluzione. Nel centenario della nascita di Karol Wojtyła 1920-2020 (Storia della Chiesa in Europa centro-orientale), Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano 2021, pp. 999-1003 [1].
  2. ^ SPINATO Nicola, Chiesa in rinascita sulla via della seta, avanguardia ecumenica e interreligiosa. Le attività cattoliche in Uzbekistan durante il pontificato di Giovanni Paolo II, in: MIKRUT Jan (ed.), Giovanni Paolo II e la Chiesa cattolica in Unione Sovietica e nei Paesi sorti dalla sua dissoluzione. Nel centenario della nascita di Karol Wojtyła 1920-2020 (Storia della Chiesa in Europa centro-orientale), Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano 2021, pp. 1003-1007.
  3. ^ SPINATO Nicola, Chiesa in rinascita sulla via della seta, avanguardia ecumenica e interreligiosa. Le attività cattoliche in Uzbekistan durante il pontificato di Giovanni Paolo II, in: MIKRUT Jan (ed.), Giovanni Paolo II e la Chiesa cattolica in Unione Sovietica e nei Paesi sorti dalla sua dissoluzione. Nel centenario della nascita di Karol Wojtyła 1920-2020 (Storia della Chiesa in Europa centro-orientale), Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano 2021, pp. 1007-1042.
  4. ^ Asia, costituita una nuova Conferenza internazionale con i vescovi di cinque Paesi - Vatican News, 6 ottobre 2021. URL consultato il 30 luglio 2025.

Bibliografia

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  • Guida delle missioni cattoliche 2005, a cura della Congregatio pro gentium evangelizatione, Roma, Urbaniana University Press, 2005
  • Annuario pontificio 2006.

Voci correlate

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Altri progetti

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