Chiesa della Badia di Sant'Agata

chiesa del comune italiano di Catania

La chiesa della Badia di Sant'Agata è una chiesa di Catania affacciata sulla via Vittorio Emanuele II, nel quartiere Duomo di Catania o Terme Achilliane - Piano di San Filippo.[1]

Chiesa della Badia di Sant'Agata
La facciata della Badia di Sant'Agata, Catania
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneSicilia
LocalitàCatania
Coordinate37°30′11.2″N 15°05′17.3″E
Religionecattolica
Arcidiocesi Catania
ArchitettoGiovanni Battista Vaccarini
Stile architettonicobarocco
Sito webbadiasantagata.wordpress.com
Stemma della Città di Catania
Via Vittorio Emanuele II

Descrizione

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Esterno

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La chiesa si trova di fronte al fianco nord della cattedrale di Sant'Agata e occupa, insieme all'annesso monastero (oggi di proprietà comunale), l'intero isolato delimitato da via Raddusa, via Santa Maria del Rosario e via Sant'Agata.

L'edificio è uno dei principali monumenti barocchi della città, opera di Giovanni Battista Vaccarini[2].

L'edificio poggia sulle rovine dell'antica chiesa e del convento del 1620, su progetto di Erasmo Cicala e dedicati a Sant'Agata, poi crollati a causa del terremoto del 1693.

Interno

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La chiesa ha impianto a croce greca, con ingressi e cappelle disposti lungo i lati di un ottagono regolare. Altari e rivestimenti degli ambienti sono in marmo giallo di Castronovo; sui piedistalli posti sulle mense sono collocate statue di stucco lucido, che raffigurano in senso orario San Benedetto, l'Immacolata Concezione, Sant'Agata, San Giuseppe e Sant'Euplio. Le statue in stucco marmorizzato furono realizzate nel 1782 ad opera di Giovan Battista Marino, Mario Biondo e Giovan Battista Amato.

Emiciclo destro

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  • Cappella di Sant'Euplio. Altare dedicato a Sant'Euplio, diacono e martire del IV secolo sotto Diocleziano.
  • Cappella del Santissimo Crocifisso.
  • Cappella di San Giuseppe.

Emiciclo sinistro

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  • Cappella di San Benedetto. Altare dedicato a San Benedetto.
  • Ingresso laterale sinistro.
  • Cappella dell'Immacolata Concezione.

Cappellone di Sant'Agata e altare maggiore.

Monastero

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Monastero femminile dell'Ordine benedettino sotto il titolo di «Sant'Agata», dal secondo dopoguerra ceduto dalla Curia al Comune, per decenni ha ospitato la tipografia del quotidiano Espresso sera e dal 1991 è stata la sede del Centro sociale occupato Auro, oltre ad accogliere la sede del quotidiano I Siciliani da un paio di anni dopo dell'occupazione.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Pagina 541, Francesco Ferrara, "Storia di Catania sino alla fine del secolo XVIII" [1], Catania, 1829.
  2. ^ Francesco Sacco, Dizionario geografico del Regno di Sicilia, Archiviato il 12 giugno 2018 in Internet Archive., volume I, Palermo, Reale Stamperia, 1800, p. 155.

Bibliografia

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  • Giuseppe Rasà Napoli, Guida alle Chiese di Catania, a cura di Lucio Cammarata, Catania, Tringale Editore, 1984, SBN MOD0403137.
  • Leonardo Di Mauro, Catania, l’Etna e Taormina, Milano, Touring Club Italiano, 1994, ISBN 88-365-0635-6.
  • Maria Teresa Di Blasi e Concetta Greco Lanza, Il Cicerone. Storia, itinerari, leggende di Catania, 2ª ed., Catania, Edizioni Greco, 2007, ISBN 978-88-7512-060-3.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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