Cimitero paleocristiano di Pécs
Il cimitero paleocristiano di Pécs è un sito archeologico risalente al IV secolo. La necropoli contiene molte tombe decorate, mausolei e cappelle funerarie del periodo paleocristiano; si trova nel centro della città ungherese di Pécs, l'antica Sopianae romana.[1] Si tratta di uno dei cimiteri romani più significativi al di fuori dell'Italia.[2]
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cimitero paleocristiano di Pécs (Sopianae) | |
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Tipo | Culturali |
Criterio | (iii) (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2000 |
Scheda UNESCO | (EN) Early Christian Necropolis of Pécs (Sopianae) (FR) Scheda |
Cimitero paleocristiano di Pécs | |
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Tipo | civile |
Confessione religiosa | cattolicesimo |
Stato attuale | dismesso |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Comune | Pécs |
Costruzione | |
Periodo costruzione | IV secolo |
Mappa di localizzazione | |
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Nel 2000 il cimitero paleocristiano di Pécs è diventato patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.[1]
Storia
modificaNel I secolo d.C., quella che sarebbe diventata l'Ungheria occidentale fu incorporata nell'Impero Romano come parte della provincia di Pannonia.[3] Poco dopo, la città di Sopianae, dove sorge l'odierna Pécs, fu fondata da coloni provenienti dall'ovest che si erano sposati con il popolo illirico-celtico locale.[3] Nel IV secolo, la città era diventata prospera grazie alla sua posizione all'incrocio di molteplici rotte commerciali. A nord della città fu costruito un cimitero, utilizzato per le sepolture cristiane fino alla dissoluzione dell'Impero Romano.
La prima delle camere fu scoperta e scavata nel 1782, dopo la demolizione di un palazzo di epoca rinascimentale.[2] Ulteriori scavi nel XX secolo guidati da Otto Szőnyi e dall'architetto István Möller hanno portato alla luce altre tombe.[2][3]
Descrizione
modificaIn totale, la necropoli contiene 20 monumenti scavati e oltre 500 tombe più modeste raggruppate intorno ai monumenti principali.[3] Rappresenta una delle più grandi e dense collezioni di monumenti funerari nelle province romane settentrionali e occidentali.[1] I monumenti erano per le famiglie benestanti di Sopianae e servivano sia come luogo di sepoltura che come luogo delle cerimonie di sepoltura.[3] La necropoli si sviluppa su due piani: una rete di camere sotterranee, catacombe e cripte costruite in pietra calcarea dove i morti venivano sepolti in sarcofagi o tombe in mattoni, e cappelle e mausolei fuori terra costruiti in cima.[1]
Le camere funerarie sono riccamente decorate con murales raffiguranti scene del cristianesimo (tra cui immagini degli Apostoli, Giona e Sadrac, Mesac e Abednego), oltre a motivi floreali e geometrici. In alcune delle camere, i ritratti dei sepolti fiancheggiano le pareti.[3]
Il sito si estende sotto tutta l'area della piazza antistante la cattedrale di Santo Stefano (Szent Istvan ter). Gli scavi, iniziati nel 1870 e tuttora in corso, hanno portato alla scoperta di 16 cappelle funerarie. Fra queste risultano particolarmente significative due cappelle, una trichora, sul lato sinistro della piazza, scoperta nel 1922 (non visitabile); ed una septichora sul lato destro della piazza, scoperta nel 1913. In questa ultima in particolare, dal 2002 sono iniziati nuovi scavi, che hanno portato a scoperte di grande importanza.
Di grande interesse è la camera sepolcrale dell'anfora (o brocca), scoperta nel 1938, che prende il nome dall'anfora per il vino dipinta in una nicchia.
Note
modifica- ^ a b c d (EN) Early Christian Necropolis of Pécs (Sopianae), in UNESCO World Heritage Convention, United Nations Educational Scientific and Cultural Organization. URL consultato il 14 maggio 2023.
- ^ a b c (EN) Gábor Sarnyai, The Early Christian Necropolis of Pécs, su hungarytoday.hu, 10 aprile 2018. URL consultato il 14 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2023).
- ^ a b c d e f (EN) ICOMOS evaluation: Pecs (Hungary) - No. 853 Rev, in ICOMOS. URL consultato il 14 maggio 2023.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul cimitero paleocristiano di Pécs
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito Pecs sul cimitero paleocristiano, su pecs.hu. URL consultato il 21 luglio 2007 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2007).
- (EN) Scheda UNESCO, su whc.unesco.org.
- (EN) Sito su scavi e ricerche sulla cella Septichora, su septichora.hu. URL consultato il 21 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).