Claude Bastian

politico savoiardo (1799-1872)

Claude-Marie Bastian, italianizzato come Claudio Bastian (Frangy, 15 aprile 1799[1]Vichy, 21 agosto 1872[1]), è stato un politico e proprietario fondiario francese.

Claude-Marie Bastian

Deputato del Regno di Sardegna
Durata mandatonovembre 1848 –
fine 1848
PredecessoreRaymond d'Humilly de Serraval
LegislaturaI
Collegiocollegio di Saint-Julien
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studiolaurea
Professioneavvocato, proprietario fondiario

Biografia

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Origini e famiglia

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Claude-Marie Pie Amédée Bastian nacque il 15 aprile 1799 (26 germinale dell'anno VII), a Frangy[1][2], una città allora compresa nel dipartimento del Lemano. Il ducato di Savoia era stato annesso dalla Francia rivoluzionaria con il decreto del 27 novembre 1792. Era figlio di Claude-François Bastian (1764-1838)[3], che fu deputato del Mont-Blanc durante i cento giorni, e di Hélène Chaumontet, figlia dell'avvocato del Senato di Savoia François-Marie Chaumontet[4].

Apparteneva a un ramo di una famiglia di notabili, la famiglia Bastian, originaria di Boneville che aveva avuto dei problemi giudiziari ad Annecy prima di trasferirsi nel Genevese[5] Anche il cugino François-Marie Bastian (1790-1855), fu deputato al parlamento del Regno di Sardegna, per i collegi di Bonneville e di Taninges.

Si sposò con Georgine de Pelly nel 1824[6]. Ebbero cinque figli, tra cui Claude-François (1825-1890).

Carriera politica

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Proprietario fondario, era considerato come uno dei più importanti del Genevese[1]. Ereditò la maggior parte dei beni che il padre aveva ottenuto nel corso dell'occupazione francese del ducato.

Fu nominato sindaco di Frangy, oltre che consigliere della provincia del Genevese, all'indomani della restaurazione del Ducato di Savoia nel 1815.

La promulgazione dello Statuto Albertino nel 1848 aprì nuove prospettive politiche e la Savoia partecipò a questi cambiamenti con l'invio dei rappresentanti al parlamento del Regno di Sardegna a Torino. Claude-Marie Bastian fu scelto il 19 novembre 1848, da parte nel collegio di Saint-Julien per rappresentare la Savoia alla I legislatura del Regno di Sardegna[1][7], succedette a Raymond d'Humilly de Serraval che, eletto nell'aprile 1848, si era dimesso il 28 ottobre dello stesso anno[1][7].

Si candidò, ma senza successo, alle successive elezioni, tenutesi nel 1849 per la II, III e IV legislatura, sempre nel collegio di Saint-Julien[7].

Al momento del dibattito per l'avvenire della Savoia nel 1859, si dichiarò favorevole all'unione della Savoia alla Francia del Secondo impero. In particolare era a favore dell'estensione della zona franca al Chiablese e al Faucigny (cf. trattato di Torino del 1816). Era anche componente della delegazione di 41 savoiardi guidata dal conte Amédée Greyfié de Bellecombe che doveva incontrare l'imperatore Napoleone III[8].

All'indomani dell'annessione, diventò sindaco di Frangy (1860-1871) oltre che consigliere generale del Cantone di Frangy (1861-1872)[1][9][10].

Fu nominato cavaliere della Legion d'onore (marzo 1864)[1][2] In precedenza era stato nominato, nel 1850, cavaliere dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro[2].

Claude-Marie Bastian morì il 21 agosto 1872, a Vichy[1].

  1. ^ a b c d e f g h i (FR) François Miquet, Les représentants de la Savoie au Parlement sarde (TXT), in Revue savoisienne, XI - série II, n. 36, 1895, pp. 171-178 e 250-270. URL consultato il maggio 2019..
  2. ^ a b c DB Leonore, su www2.culture.gouv.fr..
  3. ^ (FR) François Croisollet, Histoire de Rumilly. Supplément, Rumilly, A. Ducret, 1882, pp. 77, 313. URL consultato il maggio 2019.
  4. ^ Jean de Senarclens, Bastian, Claude-François, in Dizionario storico della Svizzera, 2 maggio 2002.
  5. ^ (PDF) (FR) Dominique Bouverat, Un document sur la vente des biens nationaux dans la région du Vuache en 1793 (PDF), in Le Bénon, n. 60, aprile 2008, pp. 14-15. URL consultato il 1º agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2017)..
  6. ^ (FR) Bergeron Louis, Chaussinand-Nogaret Guy e Palluel-Guillard André, Grands notables du Premier Empire : notices de biographie sociale, 2, Mont-Blanc Léman, Centre national de la recherche scientifique, 1978, p. 50, ISBN 978-2-222-02203-9..
  7. ^ a b c Storia, p. 567.
  8. ^ (FR) Régine Boisier, Adrien: Fils de paysan, appelé l'aristo, La Fontaine de Siloé, 2003, pp. 190, 217, ISBN 978-2-84206-213-2..
  9. ^ (FR) André Palluel-Guillard, L'Aigle et la Croix: Genève et la Savoie 1798-1815, Chambéry, éditions Cabédita, 1999, pp. 217, 585, ISBN 978-2-88295-260-8..
  10. ^ Danièle Nicoud, sous la direction d'Elisabeht Rabut, directeur des Archives départementales de la Haute-Savoie, Inventaire des archives de la préfecture relatives aux plébiscites et élections (XML), su site des Archives départementales de la Haute-Savoie - archives.cg74.fr, 2011. URL consultato il maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2015)..

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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