Coatlicue

dea azteca del fuoco e della fertilità.

Coatlicue (letteralmente "veste di serpenti"), secondo la mitologia azteca, era la dea del fuoco e della fertilità, madre delle stelle del sud. Non solo: è considerata una forza creatrice e insieme distruttiva. La sua figura incarna, infatti, un dualismo reso evidente dalle immagini che la rappresentano: il suo volto è formato da due serpenti zannuti e la sua gonna da serpenti intrecciati (i serpenti notoriamente simboleggiano la fertilità, e spiega etimologicamente il nome); i suoi seni sono flaccidi (esausti per aver nutrito molti); la sua collana è formata da mani, cuori umani e un teschio (perchè si nutre di cadaveri, come la terra che consuma tutto ciò che muore); le sue dita e i suoi piedi sono artigli. E' una raffigurazione che per certi versi incute timore e rimanda alla concezione sacrificale della cultura azteca.

Statua della dea Coatlicue, esposta presso il Museo nazionale di antropologia di Città del Messico

Si capisce allora che il ruolo attribuito a questa divinità azteca è complesso e molteplice. [1]

Era sorella di Chimalman e Xochitlicue[2]. Coatlicue fu resa feconda da una sfera piumata. I suoi figli (compresa Coyolxauhqui) la uccisero, ma Huitzilopochtli (il figlio che aveva in grembo) fuoriuscì dal suo ventre. Huitzilopochtli uccise i suoi fratelli e sorelle, compreso Coyolxauhqui. A seconda delle fonti, il padre di Huitzilopochtli sarebbe Mixcoatl. Secondo una versione del mito, Coatlicue partorì da vergine Quetzalcoatl e Xolotl; secondo un'altra versione, Quetzalcoatl sarebbe invece figlio di Chimalman[3].

Il 13 agosto 1790, nella piazza principale di Città del Messico, fu rinvenuta una statua della dea in ottime condizioni. Oggi questo reperto è custodito presso il Museo nazionale di antropologia di Città del Messico.

  1. ^ Artesplorando, Dea Coatlicue | storia dell'arte in pillole, 2 aprile 2020. URL consultato il 6 luglio 2025.
  2. ^ Otilia Meza, El Mundo Mágico de Los Dioses del Anáhuac, Editorial Universo México, 1981
  3. ^ David Carrasco, Quetzalcoatl and the Irony of Empire, The University of Chicago Press, 1982

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