Conferenza ispanica del Congresso
La Conferenza ispanica del Congresso (CHC) è un caucus sponsorizzato dal Partito Repubblicano statunitense. Oggi conta 20 membri. Il CHC è stato fondato nel 2003[1].
La spinta alla creazione della Conferenza fu il dibattito sulla nomina dell'avvocato conservatore Miguel Estrada alla Corte d'Appello del distretto di Washington e le differenze ideologiche all'interno del Congressional Hispanic Caucus, il quale era composto maggiormente da membri Democratici[2][3].
Nel 2024 la Conferenza aveva 15 membri nella Camera, 2 membri nel Senato e 3 membri non votanti,
Storia
modificaDalla metà alla fine degli Anni 90, i membri repubblicani del Congressional Hispanic Caucus - Henry Bonilla, Ileana Ros-Lehtinen e Lincoln Díaz-Balart - avevano lasciato il Caucus per protesta, perché aveva migliorato le relazioni con Cuba[4].
Sentendo il bisogno di una nuova Conferenza ispanica, Mario Díaz-Balart ha cominciato ad organizzare nel 2002 un caucus per i Repubblicani ispanici. Il 17 marzo 2003, Díaz-Balart ha rivelato la creazione della Conference in una lettera aperta pubblicata al The Wall Street Journal[2]. Si uniscono Bonilla, Ros-Lehtinen e suo fratello Lincoln, Devin Nunes, successivamente anche Richard Pombo e Patrick Toomey.[4]
La Conferenza ha supportato George W. Bush e la sua lotta al terrorismo e la Zona di libero scambio delle Americhe (FTAA).
Anche Mel Martinez, primo senatore cubano-americano, si è unito al gruppo poco dopo la sua elezione nel 2004.
Note
modifica- ^ About the CHC, su hispanicconference-mariodiazbalart.house.gov. URL consultato il 13 maggio 2025.
- ^ a b (EN) Henry Bonilla, Lincoln Diaz-Balart, Mario Diaz-Balart, Devin Nunes, and Ileana Ros-Lehtinen, We the (Hispanic) People . . ., in Wall Street Journal, 17 marzo 2003. URL consultato il 13 maggio 2025.
- ^ ww25.adelantesi.com, http://ww25.adelantesi.com/Archive/Apr03/congresspeople_eng.htm?subid1=20250514-0434-2159-a1fe-cc0675ee00c6 . URL consultato il 13 maggio 2025.
- ^ a b "Hispanic Republicans Form Interest Group", su hispanicbusiness.com.