David e Betsabea

film del 1951 diretto da Henry King
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David e Betsabea[1] (titolo orig. David and Bathsheba) è un film epico in Technicolor del 1951, diretto da Henry King. Prodotto da Darryl F. Zanuck, con la sceneggiatura di Philip Dunne e la fotografia di Leon Shamroy.

David e Betsabea
Davide (G. Peck) e Betsabea (S. Hayward)
Titolo originaleDavid and Bathsheba
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1951
Durata116 min
Dati tecniciTechnicolor
Generestorico
RegiaHenry King
SoggettoLibri di Samuele
SceneggiaturaPhilip Dunne
ProduttoreDarryl F. Zanuck
FotografiaLeon Shamroy
MontaggioBarbara McLean
MusicheAlfred Newman
ScenografiaGeorge W. Davis, Lyle R. Wheeler, Thomas Little e Paul S. Fox
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

David ben Iesse (i.e., figlio di Iesse), il secondo re d'Israele, torna a Gerusalemme dopo una vittoria militare sui Filistei. Durante il tragitto, un carro con l'Arca dell'Alleanza rischia di capovolgersi. Uzzà, un capitano dell'esercito di Davide, tenta di impedire la caduta dell'Arca e muore improvvisamente toccandola. Mentre il profeta Natan dichiara che si tratta della volontà di Dio, uno scettico Davide afferma che si tratta di cause naturali. Davide è attratto da Betsabea, moglie del suo capitano Uria l'Ittita.

L'attrazione è reciproca, sebbene entrambi sappiano che una relazione traditrice violerebbe la legge di Mosè. Quando Betsabea rimane incinta, Davide manda a chiamare Uria, sperando che il tempo trascorso con Betsabea possa nascondere la gravidanza di lei. La moglie di Davide, Michal, a conoscenza della relazione, dice a Davide che Uria non è tornato a casa; ha dormito al castello, in segno di lealtà al suo re. Davide ordina a Uria di andare in prima linea mentre ritira le sue truppe, lasciandolo morire. Davide manda a Betsabea la notizia della morte del marito e i due progettano il loro matrimonio.

Natan informa Davide che gli Israeliti sono insoddisfatti della sua leadership; vogliono che siano i figli di Davide a governare. Natan dice che Davide ha dimenticato di essere il servo del Signore. Poco dopo che Davide ha sposato Betsabea, una siccità colpisce Israele e il figlio neonato della coppia muore. Natan torna per dire a Davide che Dio è scontento di lui. Tuttavia, non morirà come prevede la legge, ma sarà punito con la sventura familiare. Davide si assume la piena responsabilità, insistendo sul fatto che Betsabea è innocente, ma il popolo la vuole uccisa. Davide progetta di salvare Betsabea, ma lei gli dice che sono entrambi colpevoli allo stesso modo.

Davide si ricorda del Signore e cita il Salmo 23 mentre suona l'arpa. Davide dice a Betsabea che non morirà; accetta la giustizia di Dio per sé. Davide, pentito, in cerca di sollievo dalla siccità e di perdono, entra nel Sancta Sanctorum, dove viene custodita l'Arca. Implora Dio di non punire Israele per i suoi peccati. Davide tocca l'Arca in un tentativo di suicidio. Si sente un tuono, seguito dal flashback della giovinezza di Davide, che rivede la sua unzione da parte del profeta Samuele, con la profezia di diventare re d'Israele avveratasi dopo il suo scontro col gigante Golia. Le sue preghiere sono accolte dall'Onnipotente, che manda finalmente una pioggia provvidenziale e salvifica su Israele.

Produzione

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La prima versione della sceneggiatura fu rifiutata dalla censura nella prima metà del 1950 per la scabrosità di certi dettagli riguardanti l'adulterio consumato da David e Betsabea, perché la loro relazione adulterina non era sufficientemente punita, e per il cinismo del personaggio di David nei confronti della religione. La versione definitiva fu approvata alla fine dello stesso mese. Per contribuire al lancio pubblicitario del film, l'attrice Susan Hayward lasciò il 10 agosto 1951 le proprie impronte nel cemento del Grauman's Chinese Theatre. Alcuni esponenti della Chiesa di Cristo organizzarono un picchetto davanti a un cinema di Los Angeles per protestare contro alcuni aspetti del film che ritenevano irriverenti verso la religione e accusarono l'attore Gregory Peck e lo sceneggiatore Philip Dunne di essere due noti comunisti. Il film ottenne un clamoroso successo di cassetta. Gregory Peck e Susan Hayward tornarono a far coppia l'anno seguente, nuovamente diretti da Henry King, nel film Le nevi del Chilimangiaro, ispirato a un racconto di Ernest Hemingway.

Distribuzione

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Fu distribuito in home video come Davide e Betsabea.

Critica

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«Il film ha una cadenza lenta e grave quale si conviene all'argomento; e anche nei colori, smorzati e come antichi, rivela uno studio d'austerità. L'abitudine a romanzeggiare è però troppo inveterata nel cinema americano, da non entrare a guastare qua e là i buoni propositi; e allora riaffioravano, in questo mondo biblico, toni e movenze quotidiane, diciamo un fare alla DeMille. Ma per lunghi tratti e in tutto il finale una nobile commozione è raggiunta. Gregory Peck è un David di dolorosa intensità, sobrio quanto efficace e Susan Hayward è la sua intelligente compagna.»
««Adattato per Io schermo» David viene fuori come un pacifico «ranchero», grande campione di fionda, l'uomo che batté Golia, un altro grande campione di questo vecchio e ingenuo sport. David cammina con l'andatura di un aitante cow-boy e s'innamora di Susan Hayward, famosa vamp, coi capelli alla Rita Hayworth. Tutto ciò narrato con l'ampolloso linguaggio che piace ad Hollywood, che vuole essere poetico, moderno e aulico nello stesso tempo, come il linguaggio dei drammi storici di Maxwell Anderson. Nel dialogo possono essere colti questi fiori: David — «Ero piuttosto bravo con la fionda. Adesso sono fuori esercizio». Betsabea — «David, hai veramente ucciso Golia?». Tutto ciò, naturalmente, in Technicolor. Gregory Peck ricorda troppo i film western e Susan Hayward - fin dalla sua prima apparizione - evoca le scolorite fotografie appiccicate nell'interno dei grandi autotreni. Il pubblico entra nel cinema ricco di speranza e ne esce avvilito e insonnolito.»

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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