Dichiarazione di indipendenza e sovranità della Padania
La dichiarazione di indipendenza e sovranità della Padania (o dichiarazione d'indipendenza padana) è una dichiarazione senza nessun valore legale rilasciata il 15 settembre 1996[1] a Venezia da Umberto Bossi, allora leader della Lega Nord a termine di una manifestazione sul Po [2] e successivamente accantonata nel 2000 dallo stesso Bossi [3], in seguito eliminata nello Statuto della Lega per Salvini Premier [4].

La dichiarazione si può dividere in: un preambolo, in cui vengono citate tutte le nazioni padane e viene rimarcato il diritto di autodeterminazione dei popoli; una lunga descrizione dei torti che, secondo la Lega, le nazioni padane hanno subito da parte delle autorità italiane, e infine la vera e propria dichiarazione d'indipendenza.
Conseguenze
modificaIl 25 maggio del 1997 si tenne un referendum autoconvocato dalla lega Nord con il quesito "Volete Voi che la Padania diventi una Repubblica Federale indipendente e sovrana?". Nella consultazione votarono circa 5 milioni di cittadini, che si espressero a favore del quesito.[5] Anche all'interno della Lega non mancarono i contrasti e nel settembre del 1996 Irene Pivetti venne espulsa dal partito in quanto contraria al progetto di secessione.[6]
Dal punto di vista giuridico, la dichiarazione d'indipendenza non ebbe alcun effetto, tuttavia segnò l'iniziò del periodo secessionista della Lega, che portò il 26 ottobre 1997 alle prime elezioni padane[7] e alla creazione di un governo provvisorio padano.
Tale dichiarazione non è mai stato riconosciuto ufficialmente da nessun paese.[5] Negli anni successivi poi la politica secessionista della Lega Nord venne accantonata a seguito dell'elezione di una dirigenza del partito a guida salviniana.[8]
Nella cultura di massa
modificaLa dichiarazione d'indipendenza, assieme alla manifestazione preliminare alle sorgenti del Po, viene raccontata nel film Aprile del regista Nanni Moretti.[9]
Note
modifica- ^ AA.VV., Digesto delle discipline pubblicistiche, con al collaborazione dell'Associazione italiana di diritto comparato e della International Academy of Comparative Law, vol. 13, UTET, 1997, p. 197. URL consultato il 28 aprile 2025.
- ^ Padri Fondatori della Padania - Art.6 dello Statuto del partito Lega Nord per l’indipendenza della padania, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, 28 ottobre 2014.
- ^ Lega Nord, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Statuto del movimento politico "Lega per Salvini premier", iscritto nel registro dei partiti politici, ai sensi dell’articolo 4, comma 5, del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, convertito con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 13. (PDF), su parlamento.it. URL consultato il 9 settembre 2021.
- ^ a b Che fine ha fatto il referendum per l'indipendenza della Padania, su today.it.
- ^ XIII Legislatura della Repubblica italiana - dal 9 maggio 1996 al 29 maggio 2001, su storia.camera.it, Camera dei deputati - portale storico. URL consultato il 29 aprile 2025.
- ^ Enrico Deaglio, Patria 1978-2010, Il saggiatore, 2010, p. 492, ISBN 9788856502138. URL consultato il 28 aprile 2025.
- ^ Enrico Letta, Anima e cacciavite - Per ricostruire l'Italia, Solferino, 2021, ISBN 9788828207672. URL consultato il 28 aprile 2025.
- ^ La vittoria dell’Ulivo e Aprile di Moretti, vent’anni fa, in Rivista Studio, 21 aprile 2016. URL consultato il 29 aprile 2025.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a dichiarazione di indipendenza della Padania
Collegamenti esterni
modifica- DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA E SOVRANITA' DELLA PADANIA, su caparini.com.