Dompé
Dompé farmaceutici S.p.A. è un'azienda biofarmaceutica italiana, fondata nel 1940 a Milano. Si concentra sullo sviluppo e la produzione di farmaci di medicina generale, nel settore biotecnologico e nella ricerca di terapie per la cura di malattie rare. I progetti vengono sviluppati nel polo dell'Aquila, mentre la sede centrale è a Milano. L'azienda è presente anche a Napoli, Boston, San Francisco e Tirana.[2]
Dompé farmaceutici | |
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Stato | ![]() |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1940 a Milano |
Fondata da | Franco Dompé |
Sede principale | Milano |
Persone chiave |
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Settore | Farmaceutico e biotecnologico |
Prodotti | Medicinali |
Fatturato | 1,234 miliardi di €[1] (2024) |
Dipendenti | 950[1] (2024) |
Sito web | www.dompe.com/ |
Storia
modificaGli inizi
modificaLe prime attività della famiglia Dompé nel settore farmaceutico risalgono a Gian Antonio Dompé (1843-1917), proveniente da Bene Vagienna (Cuneo)[3] e appassionato di "scienze chimico-farmaceutiche"[4] e attivo nello studio dell'erboristeria, della botanica e della farmacia.[5]
Le passioni erano condivise dal figlio Onorato (1868-1960), che conseguì lauree in Chimica, Chimica farmaceutica e in Farmacia presso la Regia Università degli Studi di Torino,[6] specializzandosi poi a Londra.[7]
Appena dopo la laurea a Torino, nel 1890 fondò con un socio il laboratorio di produzione farmaceutica Dompé-Adami, a Milano[8] (in Corso San Celso, l'attuale Corso Italia), dove si attrezzò con macchinari moderni per la produzione dei medicinali, che realizzava secondo gli standard britannici.[9][2][10][11] Tra questi figuravano la "Creosotina", ottenuta dal creosoto di faggio e utile per dolori alle vie respiratorie, raffreddori e catarro,[12][11] e il "Ferro Indoloro Dompé", utilizzato per l'anemia.[13]
Nel 1895, Onorato acquistò una farmacia in piazza della Scala[14] e fu affiancato dal padre nella gestione dell'attività.[15]
Negli anni successivi l'attività si ampliò con la creazione di una catena di farmacie tra Milano (1908-1922)[14] Palermo (1902-1910)[16] e Ponte Chiasso.[17] Progressivamente, Onorato vendette poi le sue farmacie, come avvenne anche per quella in piazza della Scala nel 1902, e nel 1905 trasferì i laboratori produttivi in via Pantano, vicino all'Ospedale Maggiore di Milano della Ca' Granda, all'epoca il più importante nel panorama cittadino.[18]
Probabilmente a causa dell'annunciata destinazione dell'edificio della Ca' Granda nella neonata Università degli Studi di Milano, Onorato decise successivamente di trasferire la sede dell'azienda in un grande stabilimento in via San Martino 12.[19][20][21] Morto il socio Adami, continuò la sua attività fino al 1943, quando la società venne acquisita da un nuovo proprietario che lo estromise in poco tempo. Nonostante la Seconda Guerra Mondiale e la perdita dell'azienda, fondò altri piccoli laboratori – la Novopharm, la General Farma – cui si dedicò nell'ultima parte della sua vita.[22]
Franco Dompé – La Dompé farmaceutici
modificaIl secondogenito di Onorato, Franco Dompé (nato nel 1911) ereditò dal padre la passione per l'ambito farmaceutico si laureò in Chimica e Farmacia all'Università di Pavia nel 1937[23], seguendo fra gli altri le lezioni di Giulio Natta, futuro Premio Nobel per la Chimica.[24] Proseguì poi il percorso di studi divenendo cultore della materia, attività che esercitò in università fino al 1938. Quell'anno, mentre disputava una gara di bob a Cortina d'Ampezzo gli accadde un incidente molto grave che interruppe la sua carriera accademica.[25] L'esperienza lo portò a maturare una vera e propria “missione socio-sanitaria, impostata umanamente con spirito di servizio” che agevolasse il lavoro dei medici e alleviasse il dolore dei pazienti.[26]
Il primo nucleo della Dompé farmaceutici venne registrato ufficialmente il 20 novembre 1940 a Milano,[27] con Franco Dompè risultante amministratore unico della “Farmaceutici dottor Dompé” – come si intitolò l'impresa nella fase iniziale.[28] Franco Dompé esordì nella produzione proprio a partire dai farmaci del padre, che rese però più efficaci: è il caso della vecchia Creosotina, che fu evoluta in Guaiacalcium.[29]
In questo periodo, riuscì a guadagnare velocemente la fiducia di “massimi enti bellici quali l'Ansaldo Artiglierie, la FIAT, Silurificio di Baia-Bacoli, la Navalmeccanica, le Industrie Meccaniche Aeronautiche Meridionali, Officine Galileo” e, solo in Lombardia, di “80 Ospedali e Sanatori […] nostri sicuri clienti”,[30] cui forniva i suoi preparati. Nel 1945 i suoi prodotti risultano nove: Artrosil, Artrosil Vitamina B1, Tribenzoica, Sparto-Canfol, Vi-LActis (Lacto-Vital P.P.), Guaiacalcium,[27] Guaiacalcium Efedina, Calcio Canfo-Magnesina semplice e arsenicale.[31][10]
Nel 1946 spostò la sede nello stabile acquistato da Onorato in via San Martino e, passando rapidamente per il nome Istituto Parenterapico Dompé, ribattezzò definitivamente l'azienda Dompé farmaceutici. Da lì si attrezzò con nuovi macchinari e si preoccupò a sue spese della ricostruzione dell'edificio, fortemente bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale.[32] Lo stabilimento rinnovato venne inaugurato nel 1951 sotto nuove vesti razionaliste, con all'interno un laboratorio di 15.000 m² per la realizzazione di medicinali in fiale.[20]
Durante gli anni Cinquanta e Sessanta l'azienda crebbe di pari passo con il boom economico di quel periodo, così come testimoniato da una lettera di Franco Dompé del 1962.[33] Tuttavia, con la frenata del Paese e di gran parte dell'economia occidentale, col passare degli anni anche l'azienda rallentò e patì in particolar modo i primi anni Settanta. Oltre alla crisi energetica del 1973 e ad altre contingenze esterne, che avevano grosse ricadute sul piano economico-sociale italiano, si aggiunse un fattore proprio nell'ambito farmaceutico, ovvero il blocco dei prezzi dei medicinali che il CIP (Comitato Interministeriale Prezzi) manteneva da vent'anni, a fronte di una crescita molto alta dei costi della vita. La situazione divenne talmente grave che uno scritto di Franco Dompé a Giulio Andreotti, appena reduce dal secondo mandato come Presidente del Consiglio, risalente al 1973 annuncia il rischio di cassa integrazione, e altri del 1974 riportano la possibilità della chiusura dell'azienda.[34]
Lo sviluppo dagli anni '80
modificaLa quarta generazione della famiglia, rappresentata da Sergio Dompé, è entrata nell'azienda a metà degli anni ‘70.[35] A partire dagli anni ‘80 Dompé ha avviato lo sviluppo di alleanze con altre imprese biofarmaceutiche. In questo contesto è nata nel 1988 la società Dompé Biotech, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo delle biotecnologie in medicina in Italia.[20][2] In questo periodo hanno avuto origine anche le collaborazioni con Amgen e Biogen. Con la prima furono introdotti i fattori di crescita per i globuli bianchi e rossi per patologie molto gravi; con la seconda fu portata in Italia la prima terapia specifica per la sclerosi multipla.[20]
In seguito, nel 1993 l'azienda ha dato vita al polo di produzione e ricerca dell'Aquila, che negli anni successivi verrà poi ampliato con nuove strutture dedicate allo sviluppo di principi biotecnologici. In particolare, nel 2000 l'azienda ha realizzato un impianto per la produzione del fattore di crescita nervoso ricombinante umano, la proteina scoperta da Rita Levi Montalcini che le valse il riconoscimento del Premio Nobel.[20]
Nel 2005 e nel 2008 la società ha preso parte alla creazione di due joint venture con Biogen[36] e Amgen,[37] finalizzate rispettivamente alla ricerca di soluzioni per la cura della sclerosi multipla e allo sviluppo di farmaci in ambito oncologico e nefrologico. Successivamente, nel 2012 Dompé ha completato l'acquisizione di Anabasis, società di ricerca impegnata nello studio di NGF in ambito oftalmico;[38] nel 2016 ha poi acquisito la divisione Farma del gruppo Bracco.[39]
Dopo averne acquisito nel 2010 i diritti per lo sviluppo e la messa in commercio, dal 2017 l’azienda ha avviato la produzione del principio biotecnologico basato sul fattore di crescita nervoso ricombinante umano.[20] Grazie a questo prodotto Dompé ha ottenuto da parte della Food and Drug Administration in USA lo status di procedura prioritaria (fast track) e quello di Breakthrough Therapy Designation e Priority Review. Nel luglio 2017 EMA[40] in Europa e nell'agosto 2018 FDA negli Stati Uniti hanno autorizzato la commercializzazione del farmaco, denominato Cenegermin. La nuova terapia è rivolta al trattamento della cheratite neurotrofica, una malattia rara dell'occhio, fino ad allora orfana di cura.[41] Nell'agosto 2018 ha poi aperto una sede a San Francisco,[42] che è diventata il quartier generale commerciale delle attività del gruppo negli Stati Uniti per la commercializzazione del Cenegermin.
Nel 2019 la società di robotica della riabilitazione Movendo Technology, controllata da Dompé, ha siglato un accordo con Generali per la prevenzione di caduta delle persone anziane.[43] Inoltre, l'azienda ha proceduto a un'opera di recupero e valorizzazione del suo patrimonio storico, consistente ora in un museo e in un archivio storico. Rientra nel circuito Museimpresa, l'associazione italiana dei musei e degli archivi d'impresa, promossa da Assolombarda e Confindustria.[44]
A partire dal 2020 Dompé ha coordinato il consorzio pubblico privato europeo Exscalate4Cov per le attività di supercalcolo intelligente per accelerare lo sviluppo di nuovi farmaci contro il Covid-19.[45] In merito al progetto, Ursula von der Leyen ha dichiarato che "la piattaforma Exscalate4Cov è strategica perché aggrega i supercomputer dell'Europa".[46] Dalla ricerca di Exscalate4Cov è emersa la molecola Raloxifene e nel 2020 l'AIFA ha autorizzato uno studio clinico di fase 3 per valutare l'efficacia e la sicurezza in pazienti adulti paucisintomatici affetti da COVID-19.[47] Sempre nel 2020 è nata la Fondazione Dompé con il duplice scopo di valorizzare la storia dell'azienda e promuovere la ricerca scientifica.[48] Nel 2021 l'azienda ha siglato un accordo con Leonardo per la realizzazione del primo nucleo di infrastruttura nazionale di sicurezza sanitaria digitale con architettura cloud.[49]
La quinta generazione della famiglia è rappresentata da Nathalie Dompé, direttore operativo e amministratore delegato di Dompé Holdings.[50]
Produzione, ricerca e sviluppo
modificaL'azienda ha il proprio quartier generale a Milano, mentre il polo di produzione è all'Aquila. Le attività di ricerca e sviluppo si articolano in una rete di collaborazioni a livello nazionale e internazionale che, insieme all’Aquila e a Napoli[51] (dove è in essere un accordo di collaborazione con il CNR),[52] interconnette circa 200 centri e Università.[53] Fra queste rientrano Harvard Houston Methodist, Stanford, Columbia University, Karolinska Institutet in Svezia, National Institute of Health, con le quali sono stati condotti nel tempo diversi studi clinici.[54]
L’attività di Dompé si concentra nel settore biotecnologico e nei farmaci di medicina generale. Le aree terapeutiche in cui l’azienda è attiva sono oftalmologia, dolore e infiammazione, prevenzione, sistema respiratorio, cardio-metabolico, gastroenterologia.[55][20]
Il sito dell'Aquila
modificaIl polo Dompé dell'Aquila è uno dei principali centri di ricerca e produzione farmaceutica del Centro-Sud Italia[56][57] ed è specializzato nella produzione di farmaci di sintesi e di principi attivi biotecnologici.[56] Per la divisione di farmaci di medicina generale ha una capacità produttiva di circa 700 milioni di dosi e 45 milioni di confezioni all'anno.[55] Nel tempo ha richiesto investimenti per oltre 200 milioni di euro,[58] di cui 41,5 milioni di euro avviati nel 2014.[59]
Lo stabilimento fu realizzato da Foster Wheeler e inaugurato nel 1993[60] alla presenza del presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro.[61] Nel 1996 venne realizzato il primo impianto biotecnologico di produzione pilota,[62] seguito da nuovi impianti per produzione su scala industriale fra il 2012 e il 2014. Nel 2018 venne ultimato l'ampliamento per la realizzazione delle nuove linee produttive.[62][53] I laboratori di ricerca, la produzione, il magazzino, gli impianti, i servizi generali e gli uffici amministrativi occupano un'area coperta complessiva di oltre 170 mila m2.[63]
Biotecnologie
modificaNel settore biotecnologico le attività di ricerca e sviluppo si concentrano sulle malattie rare, in particolare in oftalmologia. L'azienda ha sviluppato nel polo dell'Aquila Cenegermin (Oxervate, gocce oculari), primo trattamento autorizzato a base di NGF ricombinante umano (rhNGF) e primo trattamento topico biotecnologico in ambito oculistico.[64][53] Cenegermin è l'ingrediente attivo del farmaco orfano, indicato per pazienti affetti da cheratite neurotrofica, rara malattia neurodegenerativa dell'occhio che colpisce 250.000 persone nel mondo.[65] Il trattamento mira a ristabilire l'innervazione dell'area corneale (la cornea è l'organo più innervato in assoluto),[66][67][68] che può essere compromessa da cause patologiche, interventi chirurgici, infezioni erpetiche, traumi, ustioni, e a consentire un recupero della funzione visiva.[69]
Il processo per la produzione industriale di NGF ricombinante umano (rhNGF) prevede il trasferimento di materiale genetico umano nel batterio Escherichia coli, che diventa in grado di produrre NGF completamente umanizzato.[53][70] Il risultato finale si ottiene in due fasi: fermentazione e purificazione. La prima consente di produrre proNGF, mentre nella seconda si raggiunge la molecola finale.[71][72][53] La proteina ottenuta è molto simile a quella prodotta dal corpo umano, la quale favorisce lo sviluppo e la salute delle cellule nervose.[70]
Farmaci di medicina generale
modificaDompé sviluppa e distribuisce farmaci etici e di automedicazione, dispositivi medici e integratori di vitamine e minerali.[20] La società commercializza i suoi prodotti in circa 40 paesi e in Italia è presente in oltre 13.000 farmacie.[20][68]
Fondazione Dompé
modificaLa Fondazione Dompé è un ente senza scopo di lucro con sede a Milano istituito nel 2020 da Sergio Dompé. Si pone l’obiettivo di sostenere l’accesso equo all’alta formazione universitaria e promuovere lo sviluppo delle carriere scientifiche nelle discipline STEM, con particolare attenzione alle scienze della vita, al fine ultimo di contribuire al progresso scientifico.[73][74][75]
La fondazione eroga borse di studio e assegni di ricerca a favore di studentesse e studenti selezionati sulla base del merito accademico e della condizione socioeconomica. L’attività si sviluppa in collaborazione con diversi atenei italiani e internazionali.[74][76][77] Dal 2020 al 2025 sono state erogate oltre 180 borse di studio a studentesse e studenti impegnati in corsi universitari e post-dottorato, per un ammontare complessivo pari a circa 11 milioni di euro.[73][48]
La fondazione è inoltre responsabile della gestione dell’Archivio Storico Dompé, che custodisce e valorizza la documentazione storica sull’industria farmaceutica italiana e sulla storia di Dompé farmaceutici.[78][44]
Note
modifica- ^ a b Sibilla Di Palma, Più ricavi per Dompé, al via nuovi studi clinici, in la Repubblica, 3 giugno 2025. URL consultato il 20 giugno 2025.
- ^ a b c Fabrizio Onida, L’industria intelligente. Per una politica di specializzazione efficace, Egea, 2017, ISBN 9788823815131.
- ^ Archivio Storico Dompé - Documento “1890-1990 Cent’anni di vita professionale”.
- ^ Archivio Storico Dompé - Curriculum Dott. F. Dompé
- ^ Archivio Storico Dompé - L'archivio conserva i libri di botanica e medicina appartenuti a Gian Antonio Dompé.
- ^ Archivio Storico Dompé - Attestati degli esami finali sostenuti da Onorato Dompé presso la Regia Università degli Studi di Torino, conseguiti in Chimica (1888), in Chimica farmaceutica (1889) e Farmacia (1890).
- ^ Bruno P. Pieroni, Sanità - Nuovo potere. Fatti e personaggi degli ultimi 30 anni raccontati da un inviato nel mondo della salute, Springer, 2004, p. 255, ISBN 9788847002500.
- ^ Leonardo Frezza, Impresa Farmaceutica e Organizzazioni. Governance, struttura e ruoli delle imprese farma in Italia, Edra, 2022, ISBN 9788821457456.
- ^ Archivio Storico Dompé - Lettera 27 gennaio 1957, “Lettere varie, Dott. Onorato Dompé a Dott. Franco Dompé”
- ^ a b Francesco Costantini, Uomini e pillole. Storie dell’Industria farmaceutica italiana e dei suoi protagonisti, Edra, 2015, ISBN 9788821440823.
- ^ a b Vittorio A. Sironi, Le officine della salute. Storia del farmaco e della sua industria in Italia dall'Unità al mercato unico europeo (1861-1992), Roma-Bari, Laterza, 1992, pp. 29-30.
- ^ Carlo Pedrazzini, La farmacia storica ed artistica italiana, Milano, Vittoria, 1934, pp. 551-552.
- ^ Archivio Storico Dompé - Pubblicità sulla “Gazzetta Medica di Milano” del settembre 1902.
- ^ a b Archivio Storico Dompé - Certificato della Prefettura di Milano del 30 aprile 1951.
- ^ Archivio Storico Dompé - Lettera all’Ing. Ferrari “Facendo seguito alla mia lettera”.
- ^ Archivio Storico Dompé - Certificato dell’Ufficio Provinciale di Sanità Pubblica di Palermo del 9 gennaio 1952.
- ^ Archivio Storico Dompé - Certificato della Prefettura di Como del 17 dicembre 1951.
- ^ Archivio Storico Dompé - Dal “Catalogo Generale Illustrato della ditta Dompé-Adami”.
- ^ Archivio Storico Dompé - Certificato della Prefettura di Milano del 27 dicembre 1951.
- ^ a b c d e f g h i L'evoluzione di Dompé nella primary & specialty care (PDF), in iFarma Focus, ottobre 2022. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ Archivio Storico Dompé - Lettera All'alto commissariato per l'igiene e la sanità pubblica. Roma, Febbraio 1954, “F4 officina farmaceutica Dompé via S. Lucia, 3, 1944-1953”
- ^ Archivio Storico Dompé - Lettera del 14 maggio 1945
- ^ Archivio Storico Dompé - Anno Accademico 1936-1937. Tesi di laurea di Franco Dompé dal titolo “Teoria e pratica della preparazione del malto e fabbricazione della birra”, relatore il Prof. Ernesto Bertarelli.
- ^ Archivio Storico Dompé - Minuta 6.1.91, “Scritti Dott. Dompé”. “Nostro grande Maestro di Chimica Fisica all'università e Premio Nobel, mago ricercatore e inventore di inedite genialissime nuove molecole chimiche di sintesi”
- ^ Archivio Storico Dompé - Lettera del 19 ottobre 1940 per la richiesta del riconoscimento di stato di mutilato sportivo “Al Grand’Uff. Galbusera. Presidente Provinciale del C.O.N.I.”.
- ^ Archivio Storico Dompé - Minuta della lettera a Luigi Lucchini “Sono 48 anni che lavoro”
- ^ a b Maria Emilia Bonaccorso (a cura di), La medicina giusta. Viaggio fotografico nell’industria farmaceutica in Italia (PDF), ANSA, 2012.
- ^ Archivio Storico Dompé - Documento Costituzione di società anonima, 14 novembre 1940 “,
- ^ Archivio Storico Dompé - Autorizzazione della Prefettura di Milano a produrre e commerciare specialità medicinali del 23 ottobre 1940 e Autorizzazione del Ministero dell’Interno Modifica della composizione della specialità medicinale Guaiacalcium del 26 luglio 1944
- ^ Archivio Storico Dompé - Lettera del 14 maggio 1945 al Comitato di Liberazione Nazionale di Milano.
- ^ Archvio Storico Dompé - Lettera Siamo fornitori in Lombardia di 80 Ospedali e Sanatori, “F2 Laboratorio ‘Farma' via Bocconi 9, Milano, sett. 1944-maggio 1945”
- ^ Archivio Storico Dompé - Quaderno Perizia stragiudiziale estimativa
- ^ Archivio Storico Dompé - Lettera a Fernando Villa del 6 febbraio 1962
- ^ Archivio Storico Dompé - Lettera a Giulio Andreotti del 22 giugno 1974.
- ^ Alessandra Bussi Moratti e Alessandro Galano, Good Practices e made in Italy: quattro casi di eccellenza. Logica d'impresa e passaggi generazionali, FrancoAngeli, 2020, ISBN 9788835104728.
- ^ Paolo Fiore, Pharma, il gruppo Dompé esce dalla joint venture con Biogen Idec, in MF Milano Finanza, 7 settembre 2011. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ Giovanna Mancini, Sciolta l’intesa Amgen-Dompé, in Il Sole 24 Ore, 25 gennaio 2014. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ Dompé acquisisce il 100% di Anabasis, azienda biofarmaceutica italiana specializzata nel trattamento delle patologie oculari, in Business Wire, 29 febbraio 2012.
- ^ Luigi Grassia, Dompé e Bracco cambiano la farmaceutica made in Italy, in La Stampa, 27 novembre 2016. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ (EN) New medicine for rare eye disease, su ema.europa.eu, 19 maggio 2017. URL consultato il 3 luglio 2025 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2018).
- ^ Dompé, approvato negli Usa il collirio biotech per la cheratite neurotrofica, in AboutPharma, 23 agosto 2018. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ Dompé, una donna al comando. Ora la sfida Usa, in Corriere della Sera, 24 settembre 2018. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ Sergio Bocconi, Il robot? È in polizza. Accordo fra Generali e Movendo (Dompé), in Corriere della Sera, 4 luglio 2019. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ a b Archivio Storico Dompé, su museimpresa.com. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ Using European supercomputing to treat the coronavirus, su digital-strategy.ec.europa.eu. URL consultato il 22 aprile 2021.
- ^ EC AV PORTAL, su audiovisual.ec.europa.eu. URL consultato il 26 aprile 2021.
- ^ Sperimentazioni cliniche - COVID-19 | Agenzia Italiana del Farmaco, su aifa.gov.it. URL consultato il 26 aprile 2021.
- ^ a b Sara Tirrito, Fondazione Dompé, dalla scuola alla ricerca passando per le imprese, in Corriere della Sera, 17 giugno 2025. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ Fabio Savelli, Supercomputer Leonardo per la sanità: con i dati la prevenzione di epidemie (e diabete), su Corriere della Sera, 21 aprile 2021. URL consultato il 22 aprile 2021.
- ^ Alessandra Puato, Nathalie Dompé: «Un miliardo di ricavi, i due terzi dagli Usa: presto altre acquisizioni», in Corriere della Sera, 6 novembre 2023. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ Nicola Saldutti, Dompé: «Il biotech italiano può competere nel mondo ma serve lavoro di squadra», in Corriere della Sera, 9 giugno 2024. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ High Performance Computing, a Napoli l’hub da 50 milioni di euro, in Corriere Comunicazioni, 11 settembre 2023. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ a b c d e Jacopo Giliberto, Dompé, arriva il via libera dalla FDA americana per il farmaco salvavista, in Il Sole 24 Ore, 24 agosto 2018. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ Dompé: completato ciclo di investimenti per l’ampliamento del sito di produzione e ricerca e sviluppo dell’Aquila, in TecnoMedicina, 22 giugno 2018. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ a b Da Piazza della Scala al mondo: biotech di frontiera firmato Dompé, in Il Sole 24 Ore, 16 dicembre 2024.
- ^ a b Margherita Lopes, L’Abruzzo del pharma: 4 big per un export da 800 mln, in Fortune, 21 aprile 2023. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ Marzio Bartoloni, Farmaci, alleanza strategica con l’Ateneo dell’Aquila, in Il Sole 24 Ore, 5 giugno 2023. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ Dompé: «In Abruzzo da 25 anni Per noi il futuro resta qui», in Corriere della Sera, 22 giugno 2018. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ Farmaceutica: Invitalia e Dompé firmano Contratto di Sviluppo da 41,5 milioni di euro, in Adnkronos, 20 novembre 2014. URL consultato il 7 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2018).
- ^ Alessia Centi Pizzutilli, Dompé si allarga e festeggia 25 anni all’Aquila con il farmaco della Montalcini, in AbruzzoWeb, 21 giugno 2018. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ Alessandra Puato, Sergio Dompé: «Raddoppiamo biotech ma aiutate chi innova», in Corriere della Sera, 18 aprile 2023. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ a b Dompé completa il contratto di sviluppo del sito dell’Aquila, in Notiziario Chimico Farmaceutico, 21 giugno 2018. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ Dompé Farmaceutici in Abruzzo cresce, forma talenti e tutela il territorio, in AboutPharma, 11 giugno 2025. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ La FDA ha approvato cenegermin per la cheratite neurotrofica, in Notiziario Chimico Farmaceutico, 24 agosto 2018. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ Per il farmaco della Montalcini metto in gioco tutta l'azienda, in La Repubblica Affari & Finanza, 22 ottobre 2018.
- ^ Cosa è la malattia degli occhi che si cura grazie al 'collirio Montalcini', in AGI, 28 gennaio 2018. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ Cristina Marrone, In commercio il farmaco contro la cecità di Rita Levi Montalcini, in Corriere della Sera, 26 gennaio 2018. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ a b Jacopo Giliberto, Via libera al farmaco di Rita Levi Montalcini. Si produrrà all’Aquila, in Il Sole 24 Ore, 25 gennaio 2018. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ Enrico Orzes, Cheratite neurotrofica, una patologia che può provocare seri danni alla vista, in Osservatorio Malattie Rare, 27 marzo 2024. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ a b Dompé annuncia la designazione di farmaco orfano per rhNGF nel trattamento della cheratite neurotrofica, in Osservatorio Malattie Rare, 25 luglio 2014. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ rhNGF per la cheratite neurotrofica, in Notiziario Chimico Farmaceutico, 29 novembre 2016. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ (EN) Australian Public Assessment Report for Cenegermin (rbe) (PDF), su tga.gov.au, novembre 2019. URL consultato il 23 luglio 2025.
- ^ a b Sibilla Di Palma, Fondazione Dompé rafforza la collaborazione con l’Università di Pavia, in la Repubblica, 12 giugno 2025. URL consultato il 28 luglio 2025.
- ^ a b Maria Elena Viggiano, Fondazione Dompé, nuovi bandi per le borse di studio: così si trattengono i talenti della ricerca scientifica, in Corriere della Sera, 25 novembre 2024. URL consultato il 28 luglio 2025.
- ^ Camilla Golzi Saporiti, Scienza, investimenti, formazione. Così Dompé scommette sul futuro, in il Giornale, 28 giugno 2025. URL consultato il 31 luglio 2025.
- ^ Fondazione Dompé: raddoppiati i finanziamenti per le borse di studio in neuroscienze e neurobiologia (negli Usa), in AboutPharma, 21 giugno 2023.
- ^ Alessandra Puato, Fondazione Dompé: 2 milioni all’anno in borse di studio per giovani talenti, in Corriere della Sera, 21 gennaio 2021. URL consultato il 28 luglio 2025.
- ^ Fondazione Dompé rafforza la sua collaborazione con l’Università di Pavia, in unipv.news, 11 giugno 2025. URL consultato il 28 luglio 2025.
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su dompe.com.
- Fondazione Dompé