Duranusite
La duranusite (simbolo IMA: Du[10]) è un raro minerale appartenente alla famiglia dei "solfuri e solfosali" con composizione chimica As4S.[2]
Duranusite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 2.FA.05[1] |
Formula chimica | As4S[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | ortorombico[3] |
Parametri di cella | a = 3,576(2) Å, b = 6,759(2) Å, c = 10,074(5) Å, V = 243,49 ų, Z = 2[4] |
Gruppo spaziale | Pmna (nº 53)[5] |
Proprietà fisiche | |
Densità calcolata | 4,50[6] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2[7] |
Colore | grigio-nero, rosso scuro traslucido quando in schegge molto piccole[8] |
Lucentezza | metallica[6] |
Opacità | opaca[6] |
Striscio | nero[9] |
Diffusione | rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Etimologia e storia
modificaLa duranusite prende il nome dalla sua località tipo, il piccolo paesino di Duranus (Francia); il nome è stato dato dagli studiosi Zdenek Johan, Claude Laforêt, Paul Picot e Jean Feraud nel 1973.[4]
Classificazione
modificaLa classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[11] la duranusite è elencata nella classe "2. Solfuri e solfosali" e nella sottoclasse "2.F Solfuri d'arsenico, alcali; solfuri con alogeno, ossido, idrossido, H2O"; questa viene ulteriormente suddivisa in base alla composizione del minerale, in modo che la duranusite possa essere trovata nella sezione "2.FA Con As, (Sb), S", dove è l'unico membro del sistema nº 2.FA.05.[12]
Tale classificazione viene mantenuta anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat.[1]
Anche nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la duranusite si trova nella classe dei "solfuri e solfosali" e da lì nella sottoclasse dei "solfuri con carattere non metallico", questa viene più finemente suddivisa e la duranusite si trova nella sezione dei "solfuri di arsenico" dove insieme a alacránite, anorpimento, bonazziite, dimorfite, laphamite, orpimento, pararealgar, realgar e uzonite forma il sistema nº II/F.02.[13]
La classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, elenca la duranusite nella famiglia dei "solfuri e solfosali"; qui è nella classe dei "solfuri – compresi seleniuri e tellururi – con composizione AmXp, con m:p > 3:1" dove è l'unico membro del sistema nº 2.1.4.[14]
Abito cristallino
modificaLa duranusite cristallizza nel sistema ortorombico con il gruppo spaziale Pmna (gruppo nº 53) con i parametri reticolari a = 3,576(2) Å, b = 6,759(2) Å, c = 10,074(5) Å, oltre ad avere 2 unità di formula per cella unitaria,[4] anche se altra fonte[5] riporta per la duranusite i parametri di cella a = 3,611(5) Å, b 6,755(8) Å e c = 10,10(1) Å.
Chimica
modificaAnalisi con microsonda elettronica hanno evidenziato che la duranusite (As4S) è composta dal 90,0% circa da arsenico (As) e dal 10,3% circa da zolfo (S).[4]
Origine e giacitura
modificaLa duranusite è stata trovata in venature di calcite nelle marne e nei calcari silicei; qui è in paragenesi con arsenico nativo, calcite, orpimento, quarzo, realgar, rodocrosite, sfalerite e stibnite.[8][15]
La duranusite è un minerale piuttosto raro ed è stato trovato in pochi siti sparsi per il mondo. Oltre alla sua località tipo, la miniera di "Eguisse" (43.88286°N 7.28029°E ) presso Duranus (Francia),[16] il minerale è stato rinvenuto a Sailauf e Mühltal (Germania); nel distretto minerario di Laurio (Grecia); presso Krupanj (Serbia); presso Gračanica (Kosovo); nella regione di Liberec (Repubblica Ceca); a Madžarovo (Bulgaria); a Lipkovo (Macedonia del Nord).[17][18]
Fuori dall'Europa la duranusite è stata trovata nell'oblast' di Sverdlovsk (Russia); nella miniera "monte Washington" presso Comox (Columbia Britannica, Canada); nel distretto minerario "Capillitas" (nel dipartimento di Andalgalá, Argentina).[17][18]
Forma in cui si presenta in natura
modificaLa duranusite si presenta in grani policristallini, con dimensioni fino a 0,2mm di diametro, con fibre orientate casualmente, e in aggregati metallici.[8]
La lucentezza del minerale è metallica e il colore è grigio-nero, che diventa rosso scuro traslucido quando la duranusite si presenta in schegge molto piccole. Il colore del suo striscio è nero.[6]
Note
modifica- ^ a b (EN) Strunz-mindat (2025) Classification - With As, (Sb), S, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 1º marzo 2025.
- ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, gennaio 2025. URL consultato il 1º marzo 2025.
- ^ (EN) Florencia Màrquez-Zavalìa, James R. Craigs e Todd N. Solbergs, Duranusite, Product of Realgar Alteration, Mina Capillitas, Argentina (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 37, 1999, pp. 1255-1259. URL consultato il 2 marzo 2025.
- ^ a b c d (FR) Zdenek Johan, Claude Laforêt, Paul Picot e Jean Feraud, La duranusite, As4S, un nouveau minéral, in Bulletin de Minéralogie, vol. 96, n. 2, 1973, pp. 131-134, DOI:10.3406/bulmi.1973.6794. URL consultato il 1º marzo 2025.
- ^ a b (EN) Paola Bonazzi, Giovanni Lepore e Luca Bindi, Molecular versus layered structure in arsenic sulphide minerals: the case of duranusite, As4S, in European Journal of Mineralogy, vol. 28, n. 1, 2016, pp. 147-151, DOI:10.1127/ejm/2015/0027-2474. URL consultato il 2 marzo 2025.
- ^ a b c d (EN) Duranusite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 2 marzo 2025.
- ^ (EN) Duranusite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 2 marzo 2025.
- ^ a b c (EN) Duranusite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 2 marzo 2025.
- ^ (DE) Duranusite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 2 marzo 2025.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 1º marzo 2025.
- ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 1º marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
- ^ (DE) Strunz 9 Classification - 2 Sulfide und Sulfosalze (Sulfide, Selenide, Telluride, Arsenide, Antimonide, Bismutide, Sulfoarsenide, Sulfoantimonide, Sulfobismuthide) - 2.F Sulfide, Arsenide, Alkaide; Sulfide mit Halogeniden, Oxiden, Hydroxiden (H2O) - 2.FA mit As, (Sb), S, su mineralienatlas.de. URL consultato il 1º marzo 2025.
- ^ (DE) Lapis Classification - II SULFIDE UND SULFOSALZE (Sulfide, Selenide, Telluride, Arsenide, Antimonide, Bismutide) - II/F Sulfide mit nichtmetallischem Charakter, su mineralienatlas.de. URL consultato il 1º marzo 2025.
- ^ (EN) Dana Classification 8th edition - AmXp, with m:p > 3:1, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 1º marzo 2025.
- ^ (EN) Michael Fleischer e Joseph A. Mandarino, New Mineral Names (PDF), in American Mineralogist, vol. 60, n. 9-10, 1975, pp. 945-947. URL consultato il 2 marzo 2025.
- ^ (EN) L'Eguisse Mine, Duranus, Nice Arrondissement, Alpes-Maritimes, Provence-Alpes-Côte d'Azur, France, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 2 marzo 2025.
- ^ a b (EN) Localities for Duranusite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 2 marzo 2025.
- ^ a b (DE) Duranusite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 2 marzo 2025.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Duranusite
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Duranusite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy.