Eckermannite

minerale

L'eckermannite (simbolo IMA: Eck[8]) è un raro minerale del supergruppo dell'anfibolo, all'interno del quale viene collocato nel "gruppo degli anfiboli con W(OH,F,Cl)-dominante" e da lì al sottogruppo degli anfiboli di sodio dove occupa un posto nel "gruppo contenente la radice eckermannite nel nome"; essendo un anfibolo, appartiene agli inosilicati e pertanto alla famiglia minerale dei "silicati", e possiede composizione chimica NaNa2(Mg4Al)Si8O22(OH)2.[2]

Eckermannite
Classificazione Strunz (ed. 10)9.DE.25[1]
Formula chimicaNaNa2(Mg4Al)Si8O22(OH)2[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico[3]
Sistema cristallinomonoclino[3]
Classe di simmetriaprismatica[4]
Parametri di cellaa = 9,8087(7) Å, b = 17,845(1) Å, c = 5,2905(4) Å, β = 103,660(1)°, [3] V = 899,8 ų, Z = 2[5]
Gruppo puntuale2/m[4]
Gruppo spazialeC2/m (nº 12)[4]
Proprietà fisiche
Densità calcolata3,02[5] g/cm³
Durezza (Mohs)5 - 6[5]
Sfaldaturaperfetta secondo {110}[6]
Coloreblu-verde[7]
Lucentezzavitrea[4]
Opacitàtrasparente[6]
Strisciobianco-verdastro[7]
Diffusionerara
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L'eckermannite è definita con:[5]

Etimologia e storia

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Il minerale è stato approvato dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) nel 2014 con un nuovo olotipo proveniente nell'area delle miniere di giada nello Stato Kachin (in Birmania)[3] perché quello descritto nel 1942 si è scoperto essere realtà fluoro-leakeite.[9]

Il nome è stato attribuito in onore del professor Harry von Eckermann (1886 - 1969), industriale, mineralogista e petrologo svedese per le sue indagini nell'area di Alnö in Svezia.[10]

Classificazione

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La classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[11] elenca l'eckermannite nella classe "9. Silicati (germanati)" e da lì nella sottoclasse "9.D Inosilicati"; questa viene ulteriormente suddivisa in base alla struttura del minerale, in modo tale che l'eckermannite possa essere trovata nella sezione "9.DE Inosilicati con catene doppie di periodo 2, Si4O11; clinoanfiboli" dove forma il sistema nº 9.DE.25.[12]

Tale classificazione viene mantenuta invariata anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß l'eckermannite si trova nella classe dei "silicati" e nella sottoclasse degli "inosilicati"; qui il minerale si trova nella sezione di quelli che hanno struttura "[Si4O11] a due bande 6-; gruppo degli anfiboli; anfiboli alcalini" dove forma il sistema nº VIII/F.08.[13]

Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, elenca l'eckermannite nella famiglia dei silicati; qui è nella classe degli "inosilicati: catene doppie non ramificate, W=2" e nella sottoclasse degli "inosilicati: catene doppie non ramificate, configurazione anfibolo W=2" dove forma il "gruppo 4, anfiboli di sodio" con il numero di sistema 66.01.03c.[14]

Abito cristallino

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L'eckermannite cristallizza nel sistema monoclino nel gruppo spaziale C2/m (gruppo nº 12) con i parametri reticolari a = 9,8087(7) Å, b = 17,845(1) Å, c = 5,2905(4) Å e β = 103,660(1)°, oltre ad avere 2 unità di formula per cella unitaria.[5]

Origine e giacitura

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L'eckermannite è stata trovata in rocce probabilmente formatesi in condizioni di facies a scisti blu; la paragenesi è con albite e giadeite.[6]

Il minerale è piuttosto raro ed è stato trovato solo in pochi siti sparsi per il mondo;[15] qui si ricorda solo la sua località tipo, presso Hpakant (nello Stato Kachin, Birmania).[16]

Forma in cui si presenta in natura

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L'eckermannite si presenta come cristalli prismatici allungati di dimensioni fino a 1 mm.[6] Il minerale è trasparente[6] con lucentezza vitrea;[5] il colore è blu-verde, mentre quello del suo striscio è bianco-verdastro.[7]

  1. ^ a b (EN) Strunz-Mindat (2025) Classification - Inosilicates with 2-periodic double chains, Si4O11; Clinoamphiboles, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 29 giugno 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al, The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: May 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, maggio 2025. URL consultato il 29 giugno 2025.
  3. ^ a b c d Oberti, p. 553.
  4. ^ a b c d (EN) Eckermannite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 29 giugno 2025.
  5. ^ a b c d e f (EN) Eckermannite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 29 giugno 2025.
  6. ^ a b c d e (EN) Eckermannite (PDF), su handbookofmineralogy.org, Mineralogical Society of America. URL consultato il 29 giugno 2025.
  7. ^ a b c (DE) Eckermannit (Eckermannite), su mineralienatlas.de. URL consultato il 29 giugno 2025.
  8. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 29 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
  9. ^ (EN) Eckermannite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 29 giugno 2025.
  10. ^ Adamson, p. 334.
  11. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 29 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  12. ^ (EN) Nickel-Strunz Silicates Classification, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 29 giugno 2025.
  13. ^ (DE) Lapis-Systematik - VIII SILIKATE - VIII/F Ketten- und Bandsilikate, su mineralienatlas.de. URL consultato il 29 giugno 2025.
  14. ^ (DE) Dana 8 Systematik - 66 Inosilicates Inosilicate Double-Width Unbranched Chains, W=2 - 66.01 Inosilicates Inosilicate Double-Width Unbranched Chains, W=2 with P=2 amphibole configuration, su mineralienatlas.de. URL consultato il 29 giugno 2025.
  15. ^ (EN) Localities for Eckermannite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 29 giugno 2025.
  16. ^ (EN) Hpakant-Tawmaw Jade Tract, Hpakant Township (Hpakan; Phakant; Phakan), Mohnyin District, Kachin State, Myanmar, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 29 giugno 2025.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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