Edwin Fischer

pianista e direttore d'orchestra svizzero

Edwin Fischer (Basilea, 6 ottobre 1886Zurigo, 24 gennaio 1960) è stato un pianista e direttore d'orchestra svizzero.

Edwin Fischer nel 1932.

Biografia

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Edwin Fischer ritratto da Emil Orlik, 1929.

Dopo gli studi pianistici iniziati a Basilea con Hans Huber, divenne allievo di Martin Krause al Conservatorio Stern di Berlino, dove fu poi a sua volta insegnante per nove anni (1905-1914).[1] Dal 1914 fu docente all'Istituto per stranieri di Potsdam, presso il quale la sua influenza su giovani concertisti giunti da tutte le parti del mondo fu decisiva.[2][3] Fischer diresse una propria orchestra di musica da camera, fondata nel 1932, a Lubecca e a Monaco di Baviera, con la quale fece rivivere la pratica della direzione dalla tastiera.[1] Tornato in Svizzera, si dedicò all'insegnamento di allievi scelti (fra questi, Alfred Brendel[4]).[3]

Stile musicale

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Edwin Fischer ritratto da Fritz Tennigkeit, 1938.

La fama di concertista di Fischer si affermò durante la prima guerra mondiale.[3] Come pianista, fa parte del gruppo relativamente ristretto d'interpreti in grado di unire l'elevata tecnica a una profonda interpretazione musicale, il che lo rende un esecutore dei classici indimenticabile.[2] La sua resa del repertorio tedesco è di spirito romantico[1] e possiede "una forte impronta personale per uno stile stupendamente sicuro e grandioso".[3] Ha inciso, fra l'altro, tutto Il clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach e pubblicato un saggio sullo stesso autore. Notevoli sono considerate anche le sue cadenze per i concerti di Wolfgang Amadeus Mozart.[1]

Di lui è stato scritto dalla critica nel 1950:

Vi è qualcosa di leonino in Edwin Fischer quando esegue Bach e quando lo dirige. Per dare il segnale d'inizio all'orchestra alza le sue braccia poderose; scuote la folta criniera grigia; al pianoforte attacca la tastiera con dita forti e decise, riproducendo la musica di Bach con potente intensità.[3]

Considerato uno dei maggiori interpreti di Mozart, Ludwig van Beethoven e Johannes Brahms, eseguì come pianista tutti i concerti di Bach e Mozart con la propria orchestra. Formò un celebre trio cameristico con il violoncellista Enrico Mainardi e il violinista Georg Kulenkampff.[4]

Bibliografia

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  • (EN) Eric Blom (a cura di), Grove's Dictionary of Music and Musicians, Scott Goddard, voce Edwin Fischer, II, V edizione, Londra etc., The Macmillan Press LTD, 1975 [1954], pp. 142-143, SBN 333088832.
  • Le Garzantine – Musica – Dizionario della musica e dei musicisti, Milano, Garzanti-Corriere della Sera, 2006, p. 309, ISBN 9771828050140.
  • Il Mondo della Musica – Enciclopedia alfabetica con ampie trattazioni monografiche, Milano, Garzanti, 1956, p. 895, SBN IT0140678.
  • (EN) Stanley Sadie e Alison Latham (a cura di), The Grove Concise Dictionary of Music, Londra, The Macmillan Press LTD, 1994 [1988], pp. 276-277, ISBN 0333432363.

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Collegamenti esterni

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