Elektraglide
Elektraglide o Elektra Glide[1] è un videogioco simulatore di guida pubblicato nel 1985 per Atari 8-bit e nel 1986 per Amstrad CPC e Commodore 64 dalla English Software. In America fu pubblicato dalla Mastertronic, che aggiunse una schermata introduttiva e il sottotitolo The First Fantasy Racing Epic (poco pertinente al gioco[2]) nella schermata e in copertina.
Elektraglide videogioco | |
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Piattaforma | Amstrad CPC, Atari 8-bit, Commodore 64 |
Data di pubblicazione | |
Genere | Simulatore di guida |
Tema | Fantascienza |
Origine | Regno Unito |
Sviluppo | DJL Software (conv. CPC) |
Pubblicazione | English Software (Europa), Mastertronic (USA) |
Design | Adam Billyard |
Programmazione | Adam Billyard (Atari, C64) |
Musiche | Yekao (Atari), David Whittaker (C64, CPC) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Joystick |
Supporto | Cassetta, dischetto |
Requisiti di sistema | Atari: 48k |
Il titolo fa riferimento all'Electra Glide, uno storico modello di motocicletta Harley-Davidson, ma si pilota un veicolo futuristico non meglio identificato e non ci sono le caratteristiche di una simulazione motociclistica[3]. Solo nell'edizione Mastertronic la confezione e l'introduzione fanno esplicito riferimento a un motociclista.
Modalità di gioco
modificaElektraglide è un simulatore di guida con visuale tridimensionale in prima persona, su percorsi stradali lineari, con curve e con suolo piatto. Il controllo del mezzo consiste solo nelle quattro direzioni del joystick, per sterzare, accelerare e frenare. Si inizia all'interno di una galleria, poco dopo si esce e il panorama è costituito solo dalla strada e dalle montagne di sfondo, con paesaggio piatto ai lati. Occasionalmente si passano insegne o alberi a bordo strada. Ogni percorso giocabile è costituito da circa cinque sezioni[4], intervallate senza interruzioni da altre gallerie, e lo scopo del gioco è percorrere ogni sezione entro lo scadere del tempo. Se si riesce si riceve tempo supplementare per la sezione successiva, altrimenti è game over.
Non ci sono altri veicoli, ma sulla carreggiata si incontrano uno alla volta, come ostacoli, surreali oggetti geometrici tridimensionali: prismi rotanti sospesi in aria e sfere saltellanti. Se ci si scontra con gli ostacoli il mezzo si ferma immediatamente e non subisce danni, ma deve ripartire e pertanto perde tempo prezioso. Gli oggetti hanno un'ombra sulla verticale che aiuta a capirne la posizione[5]. Le sfere possono essere evitate anche passandoci sotto, al momento opportuno[6]. Occasionalmente un velivolo supera il mezzo sfrecciando e scarica sulla strada una serie più fitta di "colonne elettrostatiche", ossia altri ostacoli da evitare. Anche lo scontro con i bordi della strada rallenta il mezzo. Verso la fine dei percorsi si incontrano bivi dove prendere strade alternative[7].
Sotto la visuale è presente un cruscotto futuristico dell'imprecisato mezzo del giocatore, che contiene indicatori della velocità, del tempo rimasto e del punteggio; quest'ultimo non è presente nel gioco originale per Atari 8-bit perché non c'è affatto un punteggio di gioco, aggiunto solo nelle conversioni[4]. Altri elementi tecnologici del cruscotto, in parte animati, sono solo decorativi.
L'introduzione ha effetti grafici particolari per l'epoca, con immagini vettoriali delle parole "Elektra" e "Glide" che si trasformano l'una nell'altra[6]. Il menù iniziale contiene soltanto due selezioni, anch'esse raffigurate con sagome che si trasformano. Un'opzione è la scelta del percorso tra i tre disponibili: Gran Bretagna, USA e Australia. Dal punto di vista estetico i tre percorsi hanno gli stessi sfondi e differiscono solo per i colori[4] e gli oggetti a bordo strada[8]. Non vengono date indicazioni sulla difficoltà dei percorsi, il più facile potrebbe essere Gran Bretagna[8] o Australia[6] mentre il più difficile è USA[7]. L'altra selezione è tra tre tipi di sterzo del mezzo, da quello più duro e più preciso a quello più morbido[9].
Sviluppo
modificaElektraglide fu sviluppato inizialmente per Atari 8-bit da Adam Billyard, che dovette realizzare effetti 3D non comuni per l'epoca e per il sistema. Insolitamente non utilizzò la veloce grafica a caratteri, ma la risoluzione bitmap 160x96 pixel. L'obiettivo era animare velocemente oggetti grandi (la strada) con la limitata potenza del sistema. Billyard usò i Display List Interrupt (DLI) dell'ANTIC ogni due linee di scansione per avere un controllo fine. La strada curva e si sposta sullo schermo facendo scorrere in orizzontale ogni linea di scansione nella display list dell'ANTIC. I DLI permettono anche il fluire dei colori alternati sui bordi della strada.[10] Gli oggetti che si incontrano sulla strada vennero disegnati grandi da Billyard e ricampionati a varie dimensioni inferiori con un programma da lui scritto, per avere una sequenza fluida di immagini da mostrare per simulare l'oggetto in avvicinamento.[10]
La conversione per Amstrad CPC (sviluppata dalla DJL Software[11]) richiese un tempo particolarmente lungo. L'originale sfruttava le capacità specifiche dei circuiti video dell'Atari e del Commodore 64, nonché la relativa velocità del loro processore MOS 6502, cose che non erano disponibili sull'Amstrad, ma alla fine si riuscì ugualmente a ottenere un buon risultato tecnico.[4]
Una versione prevista per ZX Spectrum non uscì mai[12].
Accoglienza
modificaElektraglide ottenne giudizi molto variabili dalla critica in tutte le versioni. L'originale per Atari 8-bit fu considerato un capolavoro dalla rivista Computer Gamer[6] e ottimo anche da Computer and Video Games[13]. Tilt invece diede giudizi moderati[14] e Aktueller Software Markt, pur apprezzando molto la fluida grafica 3D, ritenne il gioco pessimo come interesse e giocabilità[15].
La conversione per Commodore 64 fu un gioco molto anticipato sulla stampa, ma non fu all'altezza delle aspettative e non offuscò ad esempio Pitstop II che all'epoca era il punto di riferimento dei simulatori di guida sul C64[16]. Anche qui si andò da giudizi buoni[9][8] a medi[17][16] e a negativi nel caso di Zzap! (38%), che criticava la monotonia e la carenza di elementi nel gioco[7].
Su Amstrad CPC ci fu ancora grande apprezzamento da Computer Gamer (90%)[4], ma Amstrad Action dava un giudizio medio per via dello sterzo poco reattivo[2]. Tilt stavolta lo ritenne mediocre in quanto ormai sorpassato[18] e diverse altre riviste furono più o meno negative[19].
Elektraglide per Atari ebbe un buon successo commerciale in Europa, vendendo tra le 40 e le 50 000 copie, cifra notevole per l'epoca[10].
Note
modifica- ^ Il titolo in due parole appare solo nell'edizione English Software e non sempre, ad es. non su manuali e dischi/cassette.
- ^ a b Amstrad Action 17.
- ^ Zzap! 2.
- ^ a b c d e Computer Gamer 23.
- ^ Tra i suggerimenti dati dal manuale.
- ^ a b c d Computer Gamer 10.
- ^ a b c Zzap! 2.
- ^ a b c Computer Gamer 13.
- ^ a b MCmicrocomputer 55.
- ^ a b c (EN) James Hague, Adam Billyard, in Halcyon Days, 1997.
- ^ CPC-Power.
- ^ ZXDB.
- ^ Computer and Video Games 52.
- ^ Tilt 29, Tilt 32.
- ^ Aktueller Software Markt 5.
- ^ a b Commodore User 31.
- ^ Your Commodore 20.
- ^ Tilt 39.
- ^ (EN) Elektra Glide (Amstrad CPC), su uvlist.net.
Bibliografia
modifica- Elektra Glide (JPG), in Zzap!, anno 1, n. 2, Milano, Edizioni Hobby, giugno 1986, p. 34, OCLC 955306919.
- Elektra Glide (JPG), in MCmicrocomputer, n. 55, Roma, Technimedia, settembre 1986, p. 118, ISSN 1123-2714 .
- (EN) Elektra Glide (JPG), in Commodore User, n. 31, Londra, EMAP, aprile 1986, pp. 12-13, ISSN 0265-721X .
- (EN) Elektraglide (JPG), in Your Commodore, n. 20, Londra, Argus Specialist Publications, maggio 1986, p. 50, ISSN 0269-8277 .
- (EN) Elektraglide (JPG) (Atari), in Computer Gamer, n. 10, Londra, Argus Specialist Publications, gennaio 1986, pp. 10-11.
- (EN) Elektraglide (JPG) (C64), in Computer Gamer, n. 13, Londra, Argus Specialist Publications, aprile 1986, p. 70.
- (EN) Elektraglide (JPG) (CPC), in Computer Gamer, n. 23, Londra, Argus Specialist Publications, febbraio 1987, p. 32.
- (EN) Elektra Glide (JPG), in Computer and Video Games, n. 52, Peterborough, EMAP, febbraio 1986, p. 24, ISSN 0261-3697 .
- (EN) Elektra Glide (JPG), in Amstrad Action, n. 17, Somerton, Future, febbraio 1987, p. 53, ISSN 0954-8068 .
- (FR) Elektraglide (JPG), in Amstar, n. 5, Bruz, SORACOM, gennaio 1987, p. 34, ISSN 0298-654X .
- (FR) Elektra Glide (JPG) (Atari), in Tilt, n. 29, Parigi, Editions Mondiales, marzo 1986, p. 25, ISSN 0753-6968 .
- (FR) Elektra Glide (JPG) (Atari), in Tilt, n. 32, Parigi, Editions Mondiales, giugno 1986, p. 124, ISSN 0753-6968 .
- (FR) Elektra Glide (JPG) (CPC), in Tilt, n. 39, Parigi, Editions Mondiales, febbraio 1987, p. 29, ISSN 0753-6968 .
- (DE) Elektra Glide (JPG), in Aktueller Software Markt, n. 5, Eschwege, Tronic Verlag, maggio 1986, p. 13, ISSN 0933-1867 .
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Elektraglide, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- Roberto Nicoletti, Elektra Glide, su Ready64.org.
- (EN) Kim Lemon, Elektra Glide, su Lemon64.com.
- (EN) Elektra Glide, su SpectrumComputing.co.uk.
- (FR) Elektra Glide, su CPC-power.com.
- (EN) Elektra Glide, su Atarimania.com.