Fondazione europea per la scienza
La Fondazione europea per la scienza, meglio nota con la denominazione inglese di European Science Foundation (ESF), è un’associazione regolata dal diritto locale alsaziano-mosellano. Nel 2025 l’associazione conta 10 membri provenienti da 8 paesi: Belgio, Bulgaria, Francia, Ungheria, Lussemburgo, Romania, Serbia e Turchia. L'ESF ha sede a Strasburgo. Dal 1991 al 1993 fu presieduta dall'italiano Umberto Colombo.
Esternalizzazione della valutazione della ricerca
modificaNel quadro della valutazione delle domande di finanziamento, l’ESF gestisce un sistema di revisione tra pari in cui il vero lavoro intellettuale di valutazione scientifica è esternalizzato.[1] La valutazione viene effettuata da studiosi esterni, mentre l’ESF fornisce la cornice amministrativa (contatto diretto via e-mail per reclutare revisori, portale di presentazione, scadenze).[2] I revisori di solito lavorano a titolo volontario o ricevono un onorario dall’ESF, un compenso una tantum e relativamente modesto.[3][4] L’ESF stessa riceve invece una commissione dall’organizzazione che ha richiesto la valutazione.[5]
Cambiamenti nel finanziamento della ricerca europea e conseguenze per l’ESF
modificaNel 2008, gli EUROHORCs (European Heads of Research Councils; sciolti nel 2011 quando i loro membri fondarono Science Europe) pubblicarono una roadmap per uno Spazio europeo della ricerca più competitivo.[6] L’ESF agì come agenzia di attuazione per gli strumenti di finanziamento e coordinamento degli EUROHORCs, che furono progressivamente chiusi tra il 2011 e il 2014 quando le organizzazioni di ricerca nazionali si ritirarono dal modello comune dell’ESF. A livello ESF non venne istituito nessun meccanismo intergovernativo equivalente.
Nello stesso periodo, tuttavia, il finanziamento della ricerca dell’UE fu concentrato nei programmi quadro della Commissione europea, in particolare nel programma Horizon 2020. Quest’ultimo fu lanciato nel 2014 con un bilancio di quasi 80 miliardi di euro (circa 30 miliardi in più rispetto al precedente Settimo Programma Quadro, FP7). Il programma era destinato a riunire le iniziative di ricerca e innovazione dell’UE in un unico quadro, rafforzare la competitività globale dell’Europa e affrontare le grandi sfide sociali attraverso un finanziamento coordinato a livello dell’Unione.[7]
L’ESF non svolge più il suo precedente ruolo di gestione dei programmi di finanziamento per conto degli EUROHORCs. Invece di sciogliersi, continua ad operare come associazione secondo il diritto locale dell’Alsazia–Mosella (una regione nel nord-est della Francia con un regime giuridico particolare), fornendo principalmente servizi amministrativi di progetto e candidandosi a partecipare a progetti dell’UE per ottenere finanziamenti.[8][9] Di conseguenza, l’ESF odierna è molto diversa dall’organizzazione che un tempo coordinava i programmi di ricerca europei, pur continuando a utilizzare lo stesso nome.
Contestazioni alle liste ERIH (2008–2011)
modificaL’European Reference Index for the Humanities (ERIH) fu avviato dalla European Science Foundation (ESF) nel 2002 attraverso lo Standing Committee for the Humanities come indice di riferimento delle riviste di area umanistica.[10] Dal 2008, la classificazione iniziale A/B/C di ERIH suscitò critiche da parte di redattori e società scientifiche, che avvertirono del possibile uso improprio nelle valutazioni della ricerca; la stampa di settore riportò proteste coordinate e richieste di esclusione.[11][12] Nel gennaio 2009 l’ESF abbandonò i voti in lettere e li sostituì con categorie descrittive.[11]
Nel 2014 la responsabilità di ERIH passò dall’ESF al NSD – Norwegian Centre for Research Data (Norvegia), e l’indice fu rilanciato ed esteso come ERIH PLUS per includere anche le scienze sociali.[13][14]
Discussioni su trasferimento e governance a Strasburgo (2012–2014)
modificaLa stampa locale di Strasburgo segnalò, alla fine del 2012, timori che la European Science Foundation (ESF) potesse essere sciolta o trasferita a Bruxelles nel contesto della concentrazione di organismi a livello europeo, riportando al contempo la preferenza dichiarata dell’ESF a rimanere a Strasburgo. La stessa copertura evidenziò la diminuzione degli organici dell’epoca e indicò un’assemblea generale di fine novembre 2012 come momento decisionale.[15] Nel dicembre 2012, i membri dell’ESF rinviarono ogni decisione finale sul futuro dell’organizzazione fino alla fine del 2014.[16]
Successione da parte di Science Europe (2011)
modificaNell’ottobre 2011, la maggioranza delle organizzazioni membri della European Science Foundation (organismi nazionali di finanziamento e di esecuzione della ricerca) crearono Science Europe, un’associazione con sede a Bruxelles destinata a rappresentare i loro interessi comuni e a coordinare la politica della ricerca a livello europeo.[17][18] Ciò rappresentò uno spostamento strategico rispetto ai ruoli tradizionali dell’ESF — gestione di programmi e distribuzione dei finanziamenti — verso una piattaforma dedicata all’advocacy e all’allineamento delle politiche con le istituzioni dell’Unione europea.[19]
Science Europe assunse molte delle funzioni di coordinamento e strategiche in precedenza svolte dall’ESF, ma non fu concepita per gestire direttamente strumenti di finanziamento.[19] Tra il 2011 e il 2015, l’ESF ridusse progressivamente le proprie attività di networking della ricerca e trasferì a Science Europe alcune funzioni di politica e rappresentanza.[19]
A seguito di questa transizione, l’ESF opera come associazione soggetta al diritto locale dell’Alsazia–Mosella, non detenendo più lo status giuridico di fondazione, e prosegue come una più piccola organizzazione di servizi scientifici, concentrandosi su attività quali la peer review, la valutazione della ricerca e l’hosting di piattaforme scientifiche.[20][21] Science Europe è diventata il principale organismo di advocacy per gli enti nazionali di finanziamento e di esecuzione della ricerca in Europa.[17]
Valutazione delle unità di ricerca in Portogallo (2013–2015)
modificaL’agenzia nazionale portoghese FCT affidò all’ESF un supporto per una valutazione in due fasi delle unità nazionali di R&S.[22] Il processo e i risultati furono contestati da parte della comunità scientifica portoghese; nell’aprile 2015, Science definì l’esercizio politicamente controverso nel riferire sui cambi al vertice della FCT.[23] Nell’ottobre 2014, Nature pubblicò una rubrica World View di Amaya Moro-Martín che parlava di «un processo di valutazione viziato sostenuto dall’ESF»; l’ESF chiese una rettifica e minacciò azioni legali, come riportato da Retraction Watch; in seguito l’ESF dichiarò di non avere intenzione di procedere «in questa fase».[24][25]
Sopravvivenza al voto di eliminazione (2014)
modificaNel dicembre 2014, Physics World riportò che l’ESF era «sopravvissuta a un voto di eliminazione» da parte dei suoi membri, mentre il suo ruolo futuro rimaneva incerto poiché i programmi storici e le funzioni di politica scientifica venivano progressivamente chiusi.[26] L’allora direttore esecutivo Martin Hynes riconobbe che molte delle principali organizzazioni nazionali membri si stavano ritirando – in particolare in Francia, Germania e Regno Unito – e che l’ESF avrebbe potuto continuare con una base associativa più ridotta.
«La domanda è se ci saranno abbastanza membri per portare avanti l’organizzazione con credibilità», dichiarò Hynes, aggiungendo che le organizzazioni private avrebbero potuto essere ammesse grazie a statuti rivisti.[26]
Peter Fletcher dello Science and Technology Facilities Council (STFC) del Regno Unito affermò che lo STFC e gli altri consigli di ricerca britannici erano in procinto di dimettersi, descrivendo la creazione di Science Europe come «un’opportunità positiva per la scienza europea».[26] I membri dell’ESF approvarono modifiche agli statuti dell’organizzazione per consentire nuove categorie di adesione, comprese le organizzazioni private – misure che Hynes ritenne necessarie per evitare una dissoluzione de facto.[26]
Nota: nel 2025 l’ESF conta dieci membri, ma nessuna organizzazione privata ne fa parte.
Programma COST della Commissione europea: indipendenza dall’ESF ed espansione successiva (2014)
modificaIl programma intergovernativo COST (European Cooperation in Science and Technology) – a lungo amministrato dall’ESF – divenne giuridicamente indipendente come COST Association di diritto belga. Assumendo il contratto COST con la Commissione europea, la nuova associazione intendeva garantire la stabilità e la continuità della missione di networking di COST; tale separazione fu ampiamente percepita come una riduzione visibile del portafoglio dell’ESF.[27]
Dalla sua indipendenza, COST ha ampliato le proprie attività: il rapporto annuale 2024 indica più di 40 organizzazioni membri, 324 Azioni COST attive e oltre 60 000 ricercatori e innovatori coinvolti – circa un terzo in più dall’inizio di Horizon Europe.[28] Le Azioni COST sono concepite per finanziare la collaborazione (riunioni, scuole di formazione, missioni scientifiche di breve durata) piuttosto che la ricerca in quanto tale, e si collocano nella famiglia di politiche europee «Widening participation»; nel quadro di Horizon 2020, COST ha destinato il 50% del proprio bilancio ai ricercatori provenienti dai paesi cosiddetti «widening» per diffondere l’eccellenza e rafforzare l’inclusione nello Spazio europeo della ricerca.[29][30]
Riduzione del personale e riorientamento operativo (2015–2017)
modificaNell’aprile 2017 la stampa regionale riportò che l’ESF aveva confermato la propria permanenza a Strasburgo «su basi diverse», descrivendo una riduzione del personale da circa 120 a 19 dipendenti dopo tre piani di esubero (due volontari e uno obbligatorio).[31]
Successivamente l’ESF ha iniziato a offrire servizi amministrativi sotto il marchio Science Connect.[32] Nel 2025, pur mantenendo il proprio nome, l’ESF è apparsa nuovamente con una nuova identità di marca.
Membri
modificaLe seguenti organizzazioni membri sono elencate sul sito della European Science Foundation:[33]
- Belgio: Fonds de la Recherche Scientifique
- Bulgaria: Българска академия на науките
- Francia: Institut français de recherche pour l’exploitation de la mer
- Ungheria: Magyar Tudományos Akadémia
- Lussemburgo: Fonds National de la Recherche
- Romania: Consiliul Național al Cercetării Științifice
- Serbia: Српска академија наука и уметности
- Turchia: Türkiye Bilimsel ve Teknolojik Araştırma Kurumu
Struttura dell’organizzazione
modificaL’Assemblea generale è l’organo decisionale dell’ESF: elegge il/la Presidente e l’Executive Board, approva il bilancio e i conti e ammette nuovi membri. I delegati all’Assemblea sono designati dalle organizzazioni membri dell’ESF. L’Executive Board definisce la strategia generale dell’ESF e ne supervisiona l’attuazione; è composto dal/la Presidente e da 3–8 rappresentanti delle organizzazioni membri e si riunisce due volte l’anno. Il/La Presidente rappresenta ufficialmente l’ESF verso l’esterno e nei rapporti con altre organizzazioni. Il/La Chief Executive è responsabile della gestione della segreteria dell’ESF e dell’attuazione delle decisioni dell’Assemblea generale e dell’Executive Board. Dal 2019 questa funzione è ricoperta da Nicolas Walter, con mandato a tempo indeterminato.[34] Sebbene l’ESF promuova pubblicamente un piano per la parità di genere, finora solo una donna ha ricoperto tale incarico: Marja Makarow (2008–2011).[35]
Note
modifica- ^ Research Assessment & Grant Evaluation Solutions, su esf.org, European Science Foundation. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ College of Expert Reviewers, su esf.org, European Science Foundation. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ Guidelines for ESF Reviewers (PDF), su esf.org, European Science Foundation, 7 gennaio 2025. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ Pool of Reviewers (archivio), su archives.esf.org, European Science Foundation. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ ESF Research Assessment & Grant Evaluation – Brochure (PDF), su esf.org, European Science Foundation, 2023. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ The EUROHORCs and ESF Vision on a Globally Competitive ERA and their Road Map for Actions to Help Build It (PDF), su esf.org, EUROHORCs e European Science Foundation, 2009. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ Horizon 2020 – EU research and innovation funding programme (2014–2020), su research-and-innovation.ec.europa.eu, Commissione europea – Research & Innovation. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ Statuts de la Fondation européenne de la science (PDF), su esf.org, European Science Foundation, 2 marzo 2016. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ ESF – Science Connect: Strategy (PDF), su esf.org, European Science Foundation, 17 maggio 2023. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ (EN) ERIH PLUS Background (PDF), su Norwegian Directorate for Higher Education and Skills, 10 maggio 2017. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ a b (EN) Index of journals scraps controversial grades, in Times Higher Education, 22 gennaio 2009. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ (EN) Zoë Corbyn, Outraged European academics resent 'rankings', in The Guardian, 27 giugno 2011. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ (EN) European Reference Index for the Humanities (ERIH), su European Science Foundation Archives, 15 dicembre 2016. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ (EN) ERIH PLUS, su Norwegian Directorate for Higher Education and Skills. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ (FR) Le transfert à Bruxelles en question : la Fondation européenne de la science veut rester à Strasbourg, in Les Dernières Nouvelles d’Alsace, 23 ottobre 2012.
- ^ (FR) Didier Rose, Quel avenir pour la Fondation européenne de la science ? Deux années décisives, in Les Dernières Nouvelles d’Alsace, 8 dicembre 2012.
- ^ a b Our Vision, Mission, and Strategy, su Science Europe. URL consultato il 13 agosto 2025.
- ^ About us, su Science Europe. URL consultato il 13 agosto 2025.
- ^ a b c Martin Hynes, The European Science Foundation; death or mid-life crisis? (PDF), in Europhysics News, vol. 46, n. 1, 2015, pp. 23–27, DOI:10.1051/epn/2015104. URL consultato il 13 agosto 2025.
- ^ Statutes of the European Science Foundation (PDF), su esf.org, European Science Foundation, 2 marzo 2016. URL consultato il 13 agosto 2025.
- ^ About ESF, su esf.org, European Science Foundation. URL consultato il 13 agosto 2025.
- ^ (PT) Relatório de Atividades 2014 (PDF), Fundação para a Ciência e a Tecnologia (FCT), 2014. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ (EN) Head of Portuguese science foundation leaves under a cloud, in Science, 17 aprile 2015. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ (EN) Amaya Moro-Martín, A call to those who care about Europe’s science, in Nature, vol. 514, 8 ottobre 2014, p. 141, DOI:10.1038/514141a. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ (EN) European Science Foundation demands retraction of criticism in Nature, threatens legal action, su Retraction Watch, 12 ottobre 2014. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ a b c d (EN) European Science Foundation survives elimination vote, su Physics World, 17 dicembre 2014. URL consultato il 19 settembre 2025.
- ^ (EN) The COST Association is up and running, su COST Association, 19 settembre 2014. URL consultato il 19 settembre 2025.
- ^ (EN) COST Annual Report 2024 (PDF), su COST Association, 2025, pp. 6–7. URL consultato il 19 settembre 2025.
- ^ (EN) COST Strategic Plan 2018–2021 (PDF), su COST Association, 2018, p. 13. URL consultato il 19 settembre 2025.
- ^ (EN) Widening participation and spreading excellence (Horizon Europe), su Commissione europea. URL consultato il 19 settembre 2025.
- ^ La Fondation européenne de la science va rester à Strasbourg, su dna.fr, Dernières Nouvelles d’Alsace, 26 aprile 2017. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ ESF Science Connect – Strategy (PDF), su esf.org, European Science Foundation, 2023. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ Membership, su esf.org, European Science Foundation. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ ESF Governance, su esf.org, European Science Foundation. URL consultato il 26 settembre 2025.
- ^ History of ESF, su esf.org, European Science Foundation. URL consultato il 26 settembre 2025.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fondazione europea per la scienza
Collegamenti esterni
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