Fabio (martire)

martire cristiano
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San Fabio (Nicomedia, III secoloCures Sabini, 305) fu un discepolo di sant'Antimo. Viene venerato come santo e martire dalla Chiesa cattolica. La sua vita è accomunata con quella di altri santi. Di loro si parla nella Passio Sancti Anthimi.

San Fabio

Martire

 
NascitaIII secolo, Nicomedia
Morte305, Cures Sabini
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza11 maggio
Attributipalma

San Fabio nacque probabilmente nel III secolo, in una località identificata come "Nicomedia" , o zone limitrofe dell’Impero romano[1].

Secondo il racconto della Passio, Fabio fu discepolo di sant’Antimo, vescovo e martire cristiano perseguitato durante le repressioni volute dall’imperatore Diocleziano. In quegli anni, il proconsole dell'Asia Minore era Faltonio Piniano. Quando Cheremone, consigliere anticristiano di Piniano, denunciò Antimo e i suoi seguaci, Fabio fu imprigionato con il suo maestro. Il punto di svolta arrivò quando Piniano, già gravemente malato, accettò di incontrare Antimo per cercare guarigione[2]. A condizione che si convertisse, Antimo lo guarì e lo battezzò. Fu così che anche Fabio, con gli altri, venne liberato. Poco dopo, richiamato a Roma, Piniano decise di portare con sé Antimo e i suoi discepoli, tra cui Fabio[2]. Una volta giunti nella capitale, per proteggerli dalle persecuzioni, il proconsole li allontanò affidandoli a due sue proprietà: Fabio fu inviato nella zona sabina di Curi assieme ad Antimo, Massimo e Basso[3]. Nascosti ma non inattivi, presero a evangelizzare le campagne circostanti. Dopo un miracolo di Antimo verso un sacerdote pagano, la notizia si diffuse e il gruppo venne arrestato. Dopo torture e interrogatori, loro si rifiutarono di rinnegare il cristianesimo e di offrire sacrifici agli dei pagani, il gruppo venne martirizzato (tramite decapitazione)[3]. Fabio fu l'ultimo ad essere giustiziato, molto probabilmente lungo la via Salaria oppure a Cures Sabini (antica città della valle del Tevere)[2][1][4].

Agiografia

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Le scarse notizie sulla vita di san Fabio provengono dalla Passio Sancti Anthimi,[1] un testo agiografico redatto tra il V e il IX secolo. Il suo martirio, in quanto discepolo di sant’Antimo, è raccontato insieme a quello di altri santi: Massimo, Basso, Sisinnio, Dioclezio e Fiorenzo.[5][6]

La memoria liturgica è fissata l'11 maggio. Fabio, inoltre, è festeggiato il 27 maggio a Vienna, dove il suo corpo è venerato dalle Carmelitane Scalze. Il monastero, dedicato a san Giuseppe, fu eretto il 22 ottobre 1633 e raccoglie più di 200 reliquie. Il bollandista Daniel Papebroech confermò la santità dei corpi e credette che uno di questi fosse il corpo di san Fabio. Permangono tuttavia parecchi dubbi sull'identificazione di tali reliquie. Francesco Lanzoni ritiene a sua volta che le reliquie del santo si trovino in un monastero del Sud Italia, dove sono venerate numerose reliquie di santi africani.

Voci correlate

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  1. ^ a b c San Fabio e compagni, su santiebeati.it. URL consultato il 5 maggio 2025.
  2. ^ a b c Il Santo del Giorno - 11 Maggio san Fabio e compagni martiri in Sabina | Facebook, su www.facebook.com. URL consultato il 5 maggio 2025.
  3. ^ a b Santi del 11 Maggio - Istituto Aveta, su www.istitutoaveta.it. URL consultato il 5 maggio 2025.
  4. ^ San Fabio e compagni, su SantoDelGiorno.it. URL consultato il 5 maggio 2025.
  5. ^ https://www.bastione.education/battesimo/santi/fabio1.pdf
  6. ^ Tutti i Santi giorni, 11 maggio: Sant’Antimo, San Fabio e San Basso, su ilcapoluogo.it, 11 maggio 2022. URL consultato il 5 maggio 2025.

Collegamenti esterni

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  • Fabio, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.