Federico Ignazio Nedbal (in tedesco Friedrich Ignatius Nedbal; in ceco Frederick Ignác Nedbal; in ungherese Frigyes Ignác Nedbal; Český Krumlov, 7 ottobre 1825Udine, 8 aprile 1891) è stato un generale e funzionario boemo con cittadinanza austriaca naturalizzato italiano decorato di Medaglia d'oro al Valor Militare durante la Terza guerra d'indipendenza italiana, Comandante della Provincia di Messina durante la Dittatura di Garibaldi in Sicilia e ufficiale superiore dell'Armata Rivoluzionaria Ungherese durante la Rivoluzione ungherese del 1848.

Federico Nedbal

Comandante della Provincia di Messina
Durata mandato1860
MonarcaVittorio Emanuele II di Savoia
PresidenteGiuseppe Garibaldi
Capo del governoFrancesco Crispi
Giuseppe Sirtori
Agostino Depretis
Antonio Mordini
PredecessoreIntendente della Provincia di Messina
SuccessoreMassimo Cordero di Montezemolo come Luogotenente generale del Re per le provincie Siciliane
LegislaturaPrimo governo dittatoriale della Sicilia
Secondo governo dittatoriale della Sicilia
CoalizioneDittatura di Garibaldi

Dati generali
Prefisso onorificoColonnello
ProfessioneMilitare

Biografia

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Originario della Boemia era figlio di Wenzel Nedbal ed Elisabeth Wildner. Nel 1848 disertò l’esercito austriaco, nel quale serviva con il grado di capitano, per unirsi all'Armata rivoluzionaria ungherese durante la rivoluzione del 1848-1849 ove raggiunse il grado di tenente colonnello.

Dopo la repressione della rivolta, si rifugiò prima a Londra, ad Algeri ed in fine in Italia, dove nel 1860 si arruolò nell’Esercito volontario dell’Italia meridionale guidato da Giuseppe Garibaldi. Con il grado di colonnello di stato maggiore, fu nominato comandante della provincia di Messina.

In seguito alla proclamazione del Regno d’Italia, fu integrato nell’Esercito regolare italiano mantenendo il suo grado. Nel 1863 assunse il comando del 28º Reggimento fanteria[1], con cui partecipò alla terza guerra d’indipendenza italiana. Operando in Valsugana sotto la 15ª Divisione del generale Giacomo Medici, guidò l’avanguardia nella marcia su Trento venendo insignito della medaglia d'oro al valor militare[2]. Durante i combattimenti di Borgo e Levico, il suo reggimento si distinse per un audace attacco alla baionetta contro le truppe austriache del generale Kühn, ottenendo la medaglia d’oro al valor militare alla bandiera. A seguito della guerra è stato membro della commissione per la concessione delle onorificenze[3].

Promosso maggior generale nel 1868, fu posto al comando della brigata Valtellina e successivamente della 2ª brigata di fanteria. Si ritirò dal servizio attivo nel 1877, concludendo la carriera militare[4].[5]

Federico Nedbal
Nascita  Český Krumlov, 7 ottobre 1825
Morte  Udine, 8 aprile 1891 (65 anni)
EtniaBoema
Dati militari
Paese servito  Impero austriaco (fino al 1848)
  Ungheria (1848 - 1860)
  Regno di Sardegna (1860 - 1861)
  Italia (dal 1861)
Forza armata  Esercito imperiale austriaco
  Armata rivoluzionaria ungherese
  Esercito Meridionale
  Regio Esercito
SpecialitàCavalleria
UnitàLegione ungherese
Anni di servizio1848 - 1877
Grado  Maggior Generale
ComandantiGiuseppe Garibaldi
GuerreTerza guerra d'indipendenza italiana
Rivoluzione ungherese del 1848
CampagneSpedizione dei Mille
Invasione del Trentino
BattaglieBattaglia di Borgo Valsugana
Battaglia di Levico Terme
Comandante di  28º Reggimento "Pavia"
Decorazioni 
     
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Onorificenze

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«Essendo in avanguardia ebbe il suo reggimento impegnato nei fatti d'armi di Borgo e Levico in val Sugana il 23 luglio 1866. Si distinse a Borgo per sommo coraggio attaccando alla testa del suo reggimento il paese e per l'intelligenza ed il sangue freddo con cui riordinava le sue colonne, riattaccava il nemico successivamente e finiva per metterlo in rotta. Nell'assalto di notte a Levico fu sempre dove più vivo era il fuoco nemico animando i suoi soldati a caricar sempre alla baionetta senza mai dar fuoco, facendo così scrupolosamente eseguire l'ordine ricevuto che fruttò la vittoria di quella notte.»
— 6 dicembre 1866[6]
«Su proposta del Ministro della Guerra»
— 30 agosto 1863[7]

Onorificenze straniere

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«Per avere preso parte ai moti per l’indipendenza ungherese»
— 1849[4]
  1. ^ I comandanti, su iverdidigorizia.com.
  2. ^ NEDBAL Federico, su movm.it.
  3. ^ Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia numero 5 del 5 gennaio 1867 (PDF), su gazzettaufficiale.it, 5 gennaio 1867, p. 1. URL consultato il 15 giugno 2025.
  4. ^ a b NEDBAL Federico, su combattentiliberazione.it, 15 dicembre 2015. URL consultato il 15 giugno 2025.
  5. ^ (HU) NEDBAL, FRIGYES IGNÁC (FEDERICO IGNACIO), su arcanum.com.
  6. ^ Presidente della Repubblica Italiana, NEDBAL Federico, su quirinale.it, 6 dicembre 1866. URL consultato il 15 dicembre 2025.
  7. ^ Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia numero 212 del 7 settembre 1863 (PDF), su gazzettaufficiale.it, 7 settembre 1863, p. 1. URL consultato il 15 giugno 2025.