Flanders F.2
Il Flanders F.2 fu un aereo da collegamento monoposto monoplano realizzato dell'azienda britannica L. Howard Flanders Limited negli anni dieci del XX secolo e rimasto allo stadio di prototipo.[3]
Flanders F.2 | |
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Descrizione | |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | 8 agosto 1911 |
Data ritiro dal servizio | 1912 |
Utilizzatore principale | Royal Flying Corps |
Esemplari | 1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 9,68 m (31 ft 9 in) |
Apertura alare | 10,67 m (35 ft 0 in) |
Superficie alare | 18,58 m² (200 ft²) |
Peso a vuoto | 454 kg (1 000 lb)[1] |
Peso carico | 567 kg (1 850 lb) |
Propulsione | |
Motore | uno in linea Green Engine Co. |
Potenza | 60 CV (45 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 97 km/h (60 mph, 52 kn) |
Velocità di crociera | 75 km/h[1] |
i dati sono estratti da British Aircraft 1809-1914[2] | |
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Storia del progetto
modificaRichard Leonard Howard-Flanders fu uno dei primi assistenti di Alliott Verdon Roe, dopo averlo raggiunto quando il pioniere dei triplani stava effettuando i suoi primi voli a Lea Marshes durante l'estate del 1909.[3] In seguito Flanders accompagnò Roe al Blackpool Meeting del 1909, insieme a EVB Fisher, e poi si unì a John V. Neale a Brooklands, progettando per lui il piccolo monoplano Pup.[3] Il 1° agosto 1910, iniziò a elaborare i piani di progetto per un suo monoplano su cui doveva essere installato il motore ABC da 120 CV.[3] La costruzione della cellula iniziò il 1° ottobre e continuò fino al 26 maggio 1911, quando i lavori si fermarono a causa del mancato arrivo del motore specificato.[3]
Il giorno dopo, il 27 maggio, fu avviato un nuovo progetto, basato sul propulsore Green a quattro cilindri da 60 CV. La costruzione iniziò il 6 giugno 1911 e la macchina fu terminata due mesi dopo, il 6 agosto, effettuando il suo primo volo l'8 agosto 1911.[3] I test del Flanders F.2 furono effettuati a Brooklands da Ronald Campbell Kemp.[3]
Il Flanders F.2 era un velivolo monomotore, monoplano monoposto.[3] L'ala era posta in posizione mediana ed era rinforzata da cavi e montanti. Il carrello di atterraggio fisso con ruote tipo bicicletta e un pattino centrale che sporgeva in avanti da tra le ruote.[3] Il pattino centrale serviva a impedire all'aereo di sbandare su terreni accidentati.[3] Il propulsore era un motore a 4 cilindri in linea Green D.4 erogante la potenza di 60 CV (45 kW) ed azionante un'elica bipala.[3]
Lo F.2 nell'ottobre 1911 fu ricostruito per partecipare alle gare per le British Empire Michelin Cups No. 1 e 2, in entrambe le quali fu pilotato da Kemp, ma non riuscì a registrare alcun successo.[3] La macchina fu ribattezzata F.3 e le modifiche includevano l'installazione di una secondo abitacolo di pilotaggio per trasportare un passeggero posto davanti a quello del pilota, una apertura alare più grande 12,80 m (42 piedi), e una superficie alare di 240 ft².[3] Fu mantenuto lo stesso motore Green D.4 da 60 CV che azionava un'elica Regy da 8 ft di diametro.[3] Il peso a vuoto dell'aereo era salito a 1.100 libbre.[2] Fu installato un silenziatore e la coppia di radiatori funzionava su ciascun lato anteriore della cabina di pilotaggio.[3] Inizialmente lo F.3 volò senza la pinna, ma una piccola superficie fissa fu aggiunta dopo che Ronald Kemp e Edward Victor Beauchamp Fisher avevano effettuato dei collaudi.[3] La carriera dello F.3 andò avanti per alcuni mesi fino a quando l'aereo non precipitò al suolo a Brooklands il 13 maggio 1912, uccidendo sia il pilota Fisher che il suo passeggero americano Victor Mason.[2][4]
Note
modificaBibliografia
modifica- (EN) J.M. Bruce, The Aeroplanes of the Royal Flying Corps (Military Wing), London, Putnam, 1982.
- (EN) Peter Lewis, British Aircraft 1809-1914, London, Putnam, 1962.
- Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Flanders F.2, su Flyingmachines. URL consultato il 2 marzo 2025.
- (RU) Flanders F.2 (F.3), su Airwar. URL consultato il 2 marzo 2025.