Floors Castle

edificio di Kelso

Il Floors Castle è uno storico edificio situato nei pressi della cittadina scozzese di Kelso, nell'area amministrativa degli Scottish Borders: realizzato tra il 1718/1721 e il 1725/1726 e rimodellato tra il 1837/1838 e il 1845/1849, rispettivamente su progetto degli architetti William Adam e William Playfair, è la residenza dei duchi di Roxburghe.[1] [2][3][4][5] Si tratta del più grande castello abitato della Scozia[3][5][6] ed è classificato come castello di categoria A.[1][4]

Floors Castle
Localizzazione
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Regione/area/distrettoScozia
LocalitàKelso
Coordinate55°36′17.19″N 2°27′36.36″W
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1718 (o 1721)-1725 (o 1726); 1837 (o 1838)-1845 (o 1849)
Stileelisabettiano
Realizzazione
ArchitettoWilliam Adam e William Playfair
Proprietarioduchi di Roxburgh
Veduta panoramica di Floors Castle
Facciata del castello
Un'ala del palazzo con il giardino circostante

Il terreno in cui sorge il castello, in origine di proprietà dei monaci dell'abbazia di Kelso[2], venne ceduto dopo la Riforma protestante da re Giacomo VI di Scozia a Sir Robert Ker, futuro primo conte di Roxburghe.[2] La costruzione del castello venne ordinata nel 1718[2] o 1721[1][5] da John Ker, I duca di Roxburghe[2], che affidò l'incarico a l'architetto William Adam[1][2][3][5], padre del più celebre Robert Adam.[2] William Adam realizzò un palazzo neoclassico, ispirandosi allo stile di John Valburgh (progettista di Blenheim Palace)[2] e dei giardini circostanti[2]: la costruzione durò circa cinque anni.[1]

In seguito, l'edificio fu oggetto di varie opere di ristrutturazione[2], prima che nel 1837[1][2] o 1838[3] venisse completamente rimodellato dall'architetto William Playfair su incarico del VI duca di Roxburgh.[1][2][3][5] La ricostruzione durò circa otto anni[1]: ad ispirare il progetto Playfair fu lo Heriot's Hospital di Edimburgo[2] e il nuovo edificio, ornato di pinnacoli e torrette, venne definito dallo scrittore Sir Walter Scott (che dimorava nella vicina Abbotsford House) come il "la dimora ideale per Oberon e Titania".[2][5]

Nel 1867 venne poi realizzata nel parco del castello una residenza estiva per ricevere la regina Vittoria.[4] In seguito, nel corso del XX secolo, Floors Castle venne ereditato dalla statunitense Mary Goelet, VIII duchessa di Roxburghe, che arredò gli interni del castello con la sua ricca collezione di arazzi del XVII secolo.[2]

Nel 1953, Floors Castle fu teatro di un movimentato episodio che vide coinvolti il IX duca di Roxburghe e la moglie, la quale, non volendo lasciare l'edificio dopo che i due avevano litigato a causa dei tradimenti di lui, venne lasciata senz'acqua ed elettricità.[3] Floors Castle balzò quindi nuovamente alle cronache il 19 luglio 2022, quando il termometro segnò in loco 35,1° C, vale a dire la temperatura più alta mai registrata in precedenza in Scozia.[3]

Architettura

modifica

Floors Castle si erge lungo il corso del fiume Tweed[4][5], di fronte alle rovine di Roxburgh Castle.[5]

Negli interni del castello, si trovano dipinti di artisti quali Gainsborough, Henri Matisse, Pablo Picasso e Raerburn.[2][5]

Nella cultura di massa

modifica

Floors Castle fu una delle ___location del film del 1984, diretto da Hugh Hudson e con protagonista Christopher Lambert, Greystoke - La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie.[3][7]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Floors Castle, su British Listed Buildings. URL consultato il 25 ottobre 2025.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (EN) David Ross, Floors Castle, su Britain Express. URL consultato il 25 ottobre 2025.
  3. ^ a b c d e f g h (EN) Floors Castle, su Scottish Places Info. URL consultato il 25 ottobre 2025.
  4. ^ a b c d (EN) Floors Castle, su Historic Houses. URL consultato il 25 ottobre 2025.
  5. ^ a b c d e f g h i (EN) Floors Castle, su Discover Britain. URL consultato il 25 ottobre 2025.
  6. ^ (EN) Floors Castle, su Visit Scotland. URL consultato il 25 ottobre 2025.
  7. ^ (EN) Greystoke, the Legend of Tarzan, Lord of the Apes (1984), su Movie Locations. URL consultato il 25 ottobre 2025.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica