Il foliot è una sorta di bilanciere a barra orizzontale, utilizzato nei primi orologi completamente meccanici, accoppiato ad un scappamento a verga, con funzione di regolatore della velocità. Fu introdotto in Europa intorno al 1300 da parte di un ignoto inventore, senza luogo e data certa; la sua invenzione, grazie alla sua semplicità ed efficienza, fu importante per lo sviluppo e la diffusione degli orologi meccanici.

Foliot e scappamento a verga dell'orologio a torre di De Vick, costruito a Parigi nel 1379

Il nome foliot, tuttora in uso, fu introdotto dallo scrittore francese Jean Froissart nel 1368 nella descrizione fatta nel poema allegorico Li Orloge amoureus (L'Orologio innamorato), in cui egli confrontava le parti dell'orologio agli attributi amorosi. [1]

Il foliot è costituito da un'asta con dentellature in prossimità delle sue estremità dove sono agganciati due pesi in posizione modificabile (vedere figura). L'asta, disposta orizzontalmente, è appesa al centro ed è fissata ad uno scappamento ad asta verticale che ne consente e regola l'oscillazione alternativa in avanti e indietro attorno al suo asse. La variazione della posizione dei due pesi, rispetto all'asse, modifica la velocità dell'oscillazione e quindi consente il miglioramento della precisione dell'orologio: spostando i pesi verso l'esterno si ha rallentamento e viceversa verso l'interno accelerazione.

La precisione dei primi orologi a verga e foliot si stima fosse dell'ordine di una o due ore al giorno, precisione migliorata nel corso dei secoli fino a 15 minuti al giorno. La scarsa precisione non era dovuta allo scappamento in sé quanto all'oscillazione irregolare del foliot. Quando nel XVII secolo fu introdotto il pendolo, il sensibile miglioramento della precisione comportò la progressiva modifica dei meccanismi dei vecchi orologi, tanto che oggi sono introvabili orologi invariati rispetto alla loro conformazione originaria a verga e foliot.

Galleria d'immagini

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Le immagini riportate si riferiscono a moderne riproduzioni di antichi orologi con meccanismo foliot.

  1. ^ F.J.Britten, Storia degli orologi, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1980, p. 35.

Bibliografia

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  • (EN) Eric Bruton, OLD CLOCKS AND WATCHES & THEIR MAKERS, 3ª ed., London, B.T.Batsford, 1911, pp. 27-34.
  • Beresford Hutchinson, Orologi antichi, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1982, pp. 12-17, 61.

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