La Footwork FA17 è una monoposto di Formula 1 costruita dalla scuderia Footwork per partecipare al campionato mondiale di Formula 1 1996.

Footwork FA17
Descrizione generale
CostruttoreRegno Unito (bandiera)  Footwork
CategoriaFormula 1
Produzione1996
SquadraFootwork Arrows
Progettata daAlan Jenkins
SostituisceFootwork FA16
Sostituita daArrows A18
Descrizione tecnica
Meccanica
TelaioMonoscocca in fibra di carbonio
MotoreHart 830 72 V8

Cilindrata: 2996 cc Alimentazione: benzina Potenza: 680 cv

TrasmissioneArrows/Hewland a 6 rapporti
Dimensioni e pesi
Lunghezza2925 mm
Peso595 kg
Altro
CarburanteCastrol benzina
PneumaticiGoodyear
Risultati sportivi
DebuttoGran Premio d'Australia 1996
Piloti16. Ricardo Rosset
17. Jos Verstappen
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
16 0 0 0

La vettura era una diretta evoluzione della sua diretta antenata, la FA16, di nuovo spinta da un poco competitivo motore Hart V8 e per tutto l'anno si dimostrò una delle vetture più lente del lotto, complici anche le difficoltà economiche del team che non ne consentirono lo sviluppo e che resero necessario l'ingaggio di due piloti paganti, ovvero l'esordiente brasiliano Ricardo Rosset e l'olandese Jos Verstappen. Proprio quest'ultimo fu autore delle migliori prestazioni del team conquistando l'unico punto della stagione grazie al 6º posto in Argentina. Sempre Verstappen si rese protagonista poi di uno spettacolare incidente in Belgio, fortunatamente senza conseguenze. La stagione terminò con un deludente 9º posto in classifica e solo 1 punto all'attivo.

Sviluppo

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La Footwork fu acquistata da Tom Walkinshaw da uno dei fondatori originali del team Arrows, Jackie Oliver, all’inizio della stagione. Il 1996 divenne così quasi un anno di transizione, poiché il team concentrò i suoi sforzi sul 1997. Questa situazione fu una certa delusione, dato che la FA17 era competitiva all’inizio dell’anno nelle mani di Jos Verstappen. Il direttore tecnico Alan Jenkins lasciò il team all’inizio della stagione per trasferirsi alla Stewart Grand Prix.[1] Walkinshaw lo sostituì con Frank Dernie, proveniente dalla Ligier insieme a lui.[2] La mancanza di sviluppo e la scarsa potenza del motore V8 Hart portarono il team nelle retrovie entro la fine della stagione. Hart aveva pianificato la costruzione di un V10, ma non disponeva di fondi sufficienti.[3] I progressi furono ulteriormente rallentati dal contratto di test del team con Bridgestone, che si stava preparando al debutto in F1 nel 1997. La FA17 fu la prima Arrows guidata da Damon Hill dopo la firma con il team in vista della stagione 1997.[4]

Stagione 1996

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Durante la stagione, Verstappen si dimostrò decisamente il pilota più veloce della Footwork, ma la sua affidabilità era scarsa: completò una sola gara nella prima metà della stagione (a Buenos Aires, classificandosi sesto).[5] Subì numerosi guasti meccanici, tra cui un acceleratore bloccato che causò un grave incidente al GP del Belgio a Spa, procurandogli lesioni permanenti al collo. Causò inoltre un serio spavento a Imola quando uscì prematuramente dai box, strappando il tubo del carburante e versando benzina infiammabile nella garage.[6]

Al contrario, Rosset si dimostrò sorprendentemente costante per un pilota esordiente, completando metà delle gare, ma risultando chiaramente più lento del compagno di squadra.[7] Alla fine, nessuno dei due piloti fu confermato per il 1997; il campione del mondo Damon Hill prese sorprendentemente la decisione di unirsi al team dopo essere stato lasciato dalla Williams, mentre Pedro Diniz, grazie ai suoi sponsor, fu scelto come numero due.

Il team terminò la stagione al nono posto nella classifica costruttori, con un punto.

Dopo la Formula 1

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Il pilota austriaco Fritz Glatz utilizzò una Footwork FA17 nella serie EuroBOSS del 2002. Durante la gara a Most, a seguito di una collisione, la vettura decollò e si ribaltò. Glatz, che guidava con lo pseudonimo Frederico Careca, morì a causa di emorragie interne e gravi lesioni vertebrali.

  1. ^ Alan Jenkins, su grandprix.com. URL consultato il 19 gennaio 2020.
  2. ^ Jos and the New Hart at Arrows, su atlasf1.autosport.com. URL consultato il 19 gennaio 2020.
  3. ^ The Arrows-Hart FA17 joins the party, su grandprix.com. URL consultato il 14 gennaio 2020.
  4. ^ Unraced Projects of the 1996 season, su unracedf1.com, 30 novembre 2018. URL consultato il 14 gennaio 2020.
  5. ^ Dan Thorn, 6 Races Which Show Jos Verstappen Was Pretty Awesome Too, su WTF1, 7 febbraio 2017. URL consultato il 19 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2020).
  6. ^ 8W - Who? - Jos Verstappen, su 8w.forix.com. URL consultato il 19 gennaio 2020.
  7. ^ Ricardo Rosset: Better than you thought!, su sniffermedia.com. URL consultato il 19 gennaio 2020.
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