Forza navale speciale Sepah
La Forza navale speciale Sepah (in persiano نیروی ویژه دریایی سپاه), nota anche come Unità speciale della NEDSA (in persiano یگان ویژه ندسا), è l'unità di forze speciali navali della Marina del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica dell'Iran.
Forza navale speciale Sepah | |
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نیروی ویژه دریایی سپاه | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 2006 - oggi |
Nazione | ![]() |
Servizio | Marina del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica |
Tipo | Forze speciali navali |
Ruolo | Sommozzatori Azione diretta Sabotaggio Ricognizione speciale Antiterrorismo VBSS |
Dimensione | 500 o 600 uomini |
Quartier generale | Isola di Faror |
Battaglie/guerre | Pirateria somala Guerra civile siriana Intervento militare contro lo Stato Islamico |
Comandanti | |
Comandante attuale | Sadegh Amoui |
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Creato nel 2005, il reparto è addestrato a condurre un'ampia gamma di operazioni speciali in ambiente navale, dalla ricognizione speciale al sabotaggio, dall'abbordaggio di natanti alle operazioni antiterrorismo e di liberazione ostaggi. Elementi dell'unità sono stati impiegati nella protezione dei mercantili iraniani dagli attacchi della pirateria somala, come pure in vari episodi di abbordaggio o sabotaggio di mercantili appartenenti a nazioni ostili nelle acque del Golfo Persico; membri del reparto hanno partecipato alla guerra civile siriana e all'intervento militare contro lo Stato Islamico.
Organizzazione
modificaLa Forza navale speciale Sepah venne creata nel 2006 come prima unità di forze speciali del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica specificamente addestrata alle operazioni in ambiente navale; il reparto è parte della comunità delle unità di forze speciali delle Forze armate dell'Iran, collettivamente note come Takavar (in persiano تکاور).
Con un organico di 500 o 600 uomini, il reparto ha la sua base principale e centro di addestramento sull'isola di Faror nel Golfo Persico, a poca distanza dall'imboccatura occidentale dello strategico stretto di Hormuz; distaccamenti del reparto sono dislocati alla bisogna in altre località iraniane del Golfo Persico e oltre. Non si conosce praticamente alcuna notizia su come sia organizzato internamente il reparto; dal 2018 il comando dell'unità è affidato al contrammiraglio Sadegh Amoui[1].
La Forza navale speciale Sepah accetta nei suoi ranghi unicamente volontari provenienti dalle altre branche delle Guardie della rivoluzione iraniana (pasdaran), che abbiano esperienza di combattimento. Il corso di addestramento delle forze speciali navali dura circa due anni, e comprende l'acquisizione per le reclute di varie specializzazioni tra cui quelle di sommozzatore, tiratore scelto, paracadutista militare, discesa rapida a elicotteri e pilotaggio di imbarcazioni. La gamma di operazioni a cui l'unità è addestrata comprende l'azione diretta, il sabotaggio in ambiente navale (anche subacqueo), la ricognizione speciale, le attività di antiterrorismo e soccorso ostaggi, l'assalto anfibio e le operazioni VBSS (Visit, board, search, and seizure, ovvero abbordaggio e ispezione di natanti in mare)[1][2]. L'unità sarebbe inoltre addestrata alle operazioni con mezzi subacquei, quali i sommergibili tascabili della classe Ghadir o i veicoli di propulsione subacquea tipo Al-Sabehat ed Al-Ghavasi, impiegati per l'avvicinamento occulto di sommozzatori e per missioni di raccolta informazioni[3].
Operazioni
modificaTra le attività della Forza navale speciale Sepah vi è anche quella di proteggere i mercantili iraniani in navigazione in acque pericolose da assalti esterni: distaccamenti del reparto sono stati quindi impiegati nella zona del Corno d'Africa in missioni di contrasto agli attacchi della pirateria somala[2]. All'opposto, il reparto è stato varie volte coinvolto in attacchi e abbordaggi a navi e imbarcazioni nel Golfo Persico: così, il 12 gennaio 2016 un distaccamento del reparto catturò due imbarcazioni leggere della United States Navy con dieci marinai a bordo, dopo che queste erano entrate in acque iraniane nei pressi dell'isola di Farsi non è chiaro se a causa di un guasto o di un errore di navigazione; i marinai statunitensi vennero poi rilasciati il giorno successivo dopo brevi trattative diplomatiche tra Washington e Teheran[4][5].
Il reparto è stato varie volte ritenuto implicato in attacchi e sabotaggi a petroliere e grandi mercantili in transito nello stretto di Hormuz, in particolare durante il periodo di forti tensioni diplomatiche dovuto all'imposizione di sanzioni economiche all'Iran per via del suo programma nucleare; molte di queste azioni hanno preso di mira navi connesse in qualche modo a Israele: il 13 aprile 2024 menbri dell'unità trasportati in elicottero hanno abbordato e sequestrato nelle acque dello stretto di Hormuz la portacontainer MSC Aries, battente bandiera portoghese ma di proprietà di una società controllata da un imprenditore israeliano[5][6].
Membri dell'unità sono stati segnalati in azione in Siria nell'ambito degli scontri della guerra civile siriana, come parte dell'intervento militare iraniano a sostegno del regime di Bashar al-Assad; il reparto è stato inoltre impegnato anche in Iraq nell'ambito dell'intervento militare contro lo Stato Islamico. La Forza navale speciale Sepah e la sua base sull'isola di Faror sono inoltre impiegate per l'addestramento delle milizie e organizzazioni armate spalleggiate dall'Iran nella regione del Medio Oriente[5]
Note
modifica- ^ a b Shapira, p. 20.
- ^ a b Defense Intelligence Agency, p. 77.
- ^ Shapira, pp. 33-35.
- ^ (EN) Sarah N. Lynch, U.S. sailors captured by Iran were held at gunpoint - U.S. military, su reuters.com. URL consultato il 20 settembre 2025.
- ^ a b c Shapira, p. 21.
- ^ Irgc sequestra nave israeliana nel Golfo Persico, su ilfarosulmondo.it. URL consultato il 20 settembre 2025.
Bibliografia
modifica- (EN) Defense Intelligence Agency, Iran military power (PDF), U.S. Government Publishing Office, 2019.
- (EN) Boaz Shapira, Islamic Revolutionary Guard Corps - Navy (IRGCN) (PDF), Alma Research and Education Center, 2024.
Voci correlate
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