Francesco Fineschi
Francesco Fineschi (Rio nell'Elba, 1764 – Rio nell'Elba, 1831) è stato un giudice e militare italiano.
Francesco Fineschi | |
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Podestà di Castel del Piano | |
Durata mandato | 1822-1830 |
Predecessore | Ferdinando Casabianca |
Successore | Giuseppe Corsini |
Podestà di Prata | |
Durata mandato | 1816-1822 |
Predecessore | Giuseppe Martelli |
Successore | Leonardo Boccacci |
Governatore di Suvereto | |
Durata mandato | 1805-1807 |
Governatore di Scarlino | |
Durata mandato | 1800-1805 |
Governatore di Buriano | |
Durata mandato | 1795-1800 |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in Legge |
Università | Università degli Studi di Siena |
Professione | Giudice e militare |
Firma | ![]() |
Francesco Fineschi | |
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Nascita | Rio nell'Elba, 1764 |
Morte | Rio nell'Elba, 1831 |
Religione | Cristiano Cattolica Romana |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() ![]() |
Forza armata | ![]() ![]() ![]() |
Corpo | Cavalleria |
Grado | ![]() ![]() |
Campagne | Campagna d'Italia (1796-1797) |
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Biografia
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Di nobile famiglia del Principato di Piombino[1], nacque nel 1764 a Rio, piccolo centro urbano, che nel 1590, Jacopo VII Appiano, aveva eretto a capitale dell’Elba[2]; figlio di Girolamo, medico, stato ministro di Marina e sopraintendente delle miniere di ferro dell'Elba[3], presidente del Tribunale di Longone e giudice di pace[4] e di Fiore di Lorenzo Taddei Castelli, sorella di Lazzaro, Governatore generale dello stato[5]. Il fratello, Teofilo[6], fu Tesoriere Generale del Principato[7][8] e suo figlio, il col. Lorenzo Fineschi, fu l’ultimo Capo di stato maggiore del Granduca Leopoldo II di Toscana.
Laureatosi in Legge presso l’Università degli studi di Siena, esercitò la professione di avvocato e di notaio[9] e successivamente di Giudice, al servizio del principe Antonio II Boncompagni Ludovisi. Fu nominato governatore di Buriano nel 1795 ed ebbe il grado di capitano ed il comando di uno squadrone volontario di Cavalleria di piombinesi, in appoggio alle truppe austriache, contro quelle del generale Napoleone Bonaparte ed i sostenitori della rivoluzione francese. Fu governatore di Scarlino nel 1800, con autorità sulle Torri costiere[10]. Nel 1805, viene trasferito a Suvereto[11] come governatore e anche a Piombino come giudice vicario Regio provvisorio.
Con la concessione dello stato di Piombino alla principessa Elisa, da parte di suo fratello Napoleone I, Imperatore dei Francesi, unito a Lucca con il titolo, conferito a lei e suo marito Felice Baciocchi, di Principi di Lucca e Piombino, viene incaricato quale 1° giudice auditore presso il tribunale di Piombino, nel 1807, ricevendo anche il brevetto di capitano della Guardia Nazionale e della Guardia d'Onore. Nel 1808, viene nominato Procuratore Imperiale, col titolo di Commissario del principe[12]. Con la fine dell'epoca napoleonica, è avvocato regio e commissario di governo, presso il tribunale di prima istanza e d'appello di Piombino. Con la nuova amministrazione granducale toscana, è nominato Podestà di Prata nel 1816[13] e successivamente di Castel del Piano, sul monte Amiata, dal 1822 al 1830[14].
Muore a Rio nell'Elba nel 1831[15], ove nacque 67 anni prima.
Note
modifica- ^ Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, Roma, Collegio Araldico, 2000-2004.
- ^ Giovanni Berri, Enciclopedia Popolare Italiana o Tesoro Universale di Utili Cognizioni, Milano, Tipografia Editrice Dante Alighieri di Enrico Politti, 1873.
- ^ Lorenzo Taddei Castelli, Descrizione Istoriografa dell'Isola dell'Elba dedicata a Sua Eminenza il Sig Cardinale Conte Anton Felice Chigi Zondadari Arcivescovo di Siena, Firenze, Stamperia del Giglio, 1814.
- ^ Un révolutionnaire franc-comtois, Pierre-Joseph Briot., Paris, Presses Universitaires de Franche-Comté - Le Belles Lettres, 1979.
- ^ G. Vanagolli, Di Lazzaro Taddei Castelli Ragguaglio sul soggiorno di Napoleone all'Elba al Principe di Piombino, Roma, Il Foglio Letterario Edizioni, 2022.
- ^ nato a Rio nell'Elba 1766, morto a Piombino 1830
- ^ Almanacco di Corte, Lucca, Presso Francesco Bertini Stampatore di S.A.I., 1811-12.
- ^ Fonti per la storia d'Italia pubblicate dall'Istituto Storico Italiano per l'Età moderna e Contemporanea nn. 28-29, Roma, Istituto Storico Italiano per l'Età Moderna e Contemporanea, 1956.
- ^ Francesco Fineschi Notaio (PDF), su archiviodistatofirenze.cultura.gov.it.
- ^ anche la Torre Hidalgo, nella odierna Punt'Ala
- ^ Gabriella Garzella Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Populonia e Piombino in Età Medievale e Moderna - Convegno di studi : Populonia, 28- 29 maggio 1993, Pisa, Pacini Editore, 1996.
- ^ Compendio Storico sul Principato di Piombino di Francesco Fineschi Commissario del Principe 1808 (PDF), su www-next.consiglio.regione.toscana.it.
- ^ Almanacco Toscano, Firenze, Tipografia Granducale, 1817.
- ^ Almanacco Toscano, Firenze, Tipografia Granducale, 1823.
- ^ Morte Francesco Fineschi Rio 1831, su antenati.cultura.gov.it.
Bibliografia
modifica- Almanacco Toscano, Firenze, Tipografia Granducale, 1817.
- Almanacco Toscano, Firenze, Tipografia Granducale, 1829.
- Almanacco di Corte, Lucca, Presso Francesco Bertini Stampatore di S.A.I., 1811-12.
- Archivio di Stato di Lucca, Regesto del Carteggio Privato dei Principi Elisa e Felice Baciocchi, 1803-1814, Roma, Ministero dell’Interno Pubblicazioni degli Archivi di Stato, 1963.
- ASSOCIAZIONE LIVORNESE DI STORIA LETTERE E ARTI, NUOVI STUDI Livornesi - Vol. XIV, Livorno, Media Print Editore, 2007.