Glutatione perossidasi

enzima
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La glutatione perossidasi è un enzima appartenente alla classe delle ossidoreduttasi, che catalizza la seguente reazione:

glutatione perossidasi
Modello tridimensionale dell'enzima
Modello tridimensionale dell'enzima
Numero EC1.11.1.9
ClasseOssidoreduttasi
Nome sistematico
glutatione:idrogeno-perossido ossidoreduttasi
Altri nomi
GSH perossidasi; selenio-glutatione perossidasi; glutatione ridotto perossidasi
Banche datiBRENDA, EXPASY, GTD, PDB (RCSB PDB PDBe PDBj PDBsum)
Fonte: IUBMB
2 glutatione + H2O2 glutatione disolfuro + 2 H2O

L'enzima è una proteina contenente un residuo di selenocisteina. Steroidi e lipidi idroperossidi, ma non i prodotti di reazione della lipossigenasi numero EC 1.13.11.12[1] sui fosfolipidi, possono agire come accettori, ma più lentamente di H2O2 (cf. numero EC 1.11.1.12[2] fosfolipide-idroperossido glutatione perossidasi).

Isoenzimi

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Vi sono diversi isoenzimi codificati da diversi geni, che variano nella localizzazione cellulare e nella specificità di substrato. La Glutatione perossidasi 1 (GPx1) è la versione più abbondante, presente nei citoplasmi di quasi tutti i tessuti di mammiferi, che ha come substrato preferenziale il perossido di idrogeno. La Glutatione perossidasi 4 (GPx4) ha un'alta preferenza per gli idroperossidi lipidici; viene espressa in quasi ogni cellula di mammiferi, anche se a livelli molto più bassi. La Glutatione perossidasi 2 è un enzima intestinale ed extracellulare, mentre la glutatione perossidasi 3 è extracellulare, specialmente abbondante nel plasma.[3] Fino ad oggi, sono state identificati negli umani otto differenti iso-forme di glutatione perossidasi (GPx1-8).

Gene Locus Enzima
GPX1 Chr. 3 p21.3 glutatione perossidasi 1
GPX2 Chr. 14 q24.1 glutatione perossidasi 2 (gastrointestinale)
GPX3 Chr. 5 q23 glutatione perossidasi 3 (plasma)
GPX4 Chr. 19 p13.3 glutatione perossidasi 4 (idroperossidasi dei fosfolipidi)
GPX5 Chr. 6 p21.32 glutatione perossidasi 5 (nell'epididimo, correlata agli androgeni)
GPX6 Chr. 6 p21 glutatione perossidasi 6 (olfattiva)
GPX7 Chr. 1 p32 glutatione perossidasi 7
GPX8 Chr. 5 q11.2 glutatione perossidasi 8 (putativa)

Struttura

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Le proteine GPx1, GPx2, GPx3, e GPx4 dei mammiferi sono enzimi contenenti selenio, mentre la GPx6 è una selenioproteina negli umani con proteine omologhe contenenti cisteina nei roditori. GPx1, GPx2, e GPx3 sono proteine omo-tetrameriche, mentre la GPx4 ha una struttura monomerica. Mentre l'integrità delle membrane cellulari e subcellulari dipende fortemente dalla glutatione perossidasi, il sistema protettivo antiossidativo della stessa glutatione perossidasi dipende fortemente dalla presenza di selenio.

Ruolo nelle malattie

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I polimorfismi genetici negli enzimi della glutatione perossidasi e le loro espressioni alterate e attività sono associati con il danno ossidativo al DNA e di conseguenza alla suscettibilità individuale al cancro.[4]

Scoperta

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La glutatione perossidasi venne scoperta nel 1957 da Gordon C. Mills.[5]

  1. ^ (EN) 1.13.11.12, in ExplorEnz — The Enzyme Database, IUBMB.
  2. ^ (EN) 1.11.1.12, in ExplorEnz — The Enzyme Database, IUBMB.
  3. ^ Muller FL, Lustgarten MS, Jang Y, Richardson A, Van Remmen H, Trends in oxidative aging theories, in Free Radic. Biol. Med., vol. 43, n. 4, agosto 2007, pp. 477-503, DOI:10.1016/j.freeradbiomed.2007.03.034, PMID 17640558.
  4. ^ Khan MA, Tania M, Zhang D, Chen H, Antioxidant enzymes and cancer, in Chin J Cancer Res, vol. 22, n. 2, 2010, pp. 87-92. URL consultato il 19 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
  5. ^ MILLS GC, Hemoglobin catabolism. I. Glutathione peroxidase, an erythrocyte enzyme which protects hemoglobin from oxidative breakdown, in J. Biol. Chem., vol. 229, n. 1, novembre 1957, pp. 189-97, PMID 13491573. URL consultato il 22 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2020).

Bibliografia

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  • Chaudiere, J. and Tappel, A.L., Purification and characterization of selenium-glutathione peroxidase from hamster liver, in Arch. Biochem. Biophys., vol. 226, 1983, pp. 448-457, Entrez PubMed 6227287.
  • Grossmann, A. and Wendel, A., Non-reactivity of the selenoenzyme glutathione peroxidase with enzymatically hydroperoxidized phospholipids, in Eur. J. Biochem., vol. 135, 1983, pp. 549-552, Entrez PubMed 6413205.
  • Nakamura, W., Hosoda, S. and Hayashi, K., Purification and properties of rat liver glutathione peroxidase, in Biochim. Biophys. Acta, vol. 358, 1974, pp. 251-261.