Gaspare Giacinto Martinengo Colleoni

Gaspare Giacinto Martinengo Colleoni, marchese di Pianezza, (Ferrara, 1641Brescia, 1698/1701) è stato un nobile italiano.

Stemma nobiliare della famiglia Martinengo Colleoni

Biografia

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Nato a Ferrara nel 1641 da Gerardo Martinengo Colleoni e da Flavia Bonelli d'Altamura, il giovane Gaspare Giacinto, facente parte della nobile famiglia dei Martinengo Colleoni e, più in particolare, del ramo dei marchesi di Pianezza, fu educato tra Parma e Bologna ricevendo fondamenti sia di letteratura che di scienza. La tradizione è unanime nel descriverlo come un cavaliere "compitissimo e generoso", avendo inoltre modo di ricoprire il ruolo di gentiluomo di Camera presso la corte di Casa Savoia.[1]

Sposò nel 1659, quindi in giovanissima età, la contessa e nobildonna Chiara Camilla Porcellaga, ultima ereditiera del conte Pietro Porcellaga: poiché appunto ultima figlia di un ramo familiare assai prestigioso e ricco della famiglia bresciana dei Porcellaga, il conte Gaspare Giacinto ebbe modo di ricevere in dote dalla moglie una gran quantità di proprietà a Brescia, tra cui alcune casupole facenti parte della quadra di San Giovanni su cui poi avviò, a partire dal 1671, la costruzione di palazzo Martinengo Colleoni di Pianezza.[1][2]

Lo studioso Paolo Guerrini è certo nel datare la morte del marchese al luglio 1698, quando aveva circa 57 anni.[3]

Discendenza

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Dalla moglie e contessa Chiara Camilla Porcellaga, Gaspare Giacinto ha avuto tre figli maschi:[4]

  • Gerardo, morto in giovane età nel 1691, quando era appena entrato sotto il servizio di casa Savoia;[4]
  • Francesco Amedeo (1666-1693), morto a Torino a soli 27 anni nel palazzo Martinengo di Pianezza di piazza Castello;[4]
  • Pietro Emanuele (1670-1746), soprannominato il Buon Marchese, ultimo discendente della famiglia Martinengo Colleoni di Pianezza.[3]

Ha inoltre avuto dalla stessa contessa Porcellaga sette figlie femmine:[4]

  • Chiara, (1678-) divenuta religiosa come Carmelitana nel monastero di san Girolamo;[4]
  • Maria, (1680-) divenuta anch'essa religiosa carmelitana come la sorella nello stesso monastero;[4]
  • Ippolita, (1681-) allo stesso modo fattasi monaca nello stesso ordine e monastero delle due sorelle Chiara e Maria;[4]
  • Emilia, sposa del nobile Venceslao Martinengo delle Palle;[4]
  • Margherita, anch'essa fattasi religiosa;[4]
  • Beatrice, sposatasi nel 1698 con il conte di Vicenza Alessandro Poiana;[4]
  • Marzia, sposa del conte Scipione Provaglio e morta nel 1691.[4]

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Bartolomeo Martinengo Colleoni Gerardo III Martinengo Colleoni  
 
Grandila di Cervato  
Francesco Martinengo Colleoni  
Paola di Gianpietro da Ponte ?  
 
?  
Gerardo IV Martinengo Colleoni  
Giovanni Tommaso Langosco ?  
 
 
Beatrice Langosco  
Delia Roero  
 
 
Gaspare Giacinto Martinengo Colleoni  
...  
 
 
?  
...  
 
 
Flavia Bonelli d'Altamura  
?  
 
 
...  
?  
 
 
 
  1. ^ a b Guerrini, pp. 373-374.
  2. ^ Antonio Fappani (a cura di), MARTINENGO COLLEONI Gaspare GiacintoEnciclopedia bresciana
  3. ^ a b Guerrini, pp. 375-376.
  4. ^ a b c d e f g h i j k Guerrini, p. 374.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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